Bellissimo post Alberto
Il mio incontro coi Maiden avvenne per caso, un Sabato pomeriggio dell'Autunno 1986.
Ero solito registrare su cassetta un programma di dediche e richieste alla radio, registravo interi lati di una cassetta per poi passare su un'altra cassetta solo i pezzi che più mi piacevano ed ottenere così le mie compilation preferite.
Nessuno sulla faccia della terra aveva ancora coniato la parola "PlayList", io di fatto l'avevo materialmente inventata.
Durante una di queste registrazioni, venne presa dentro "Revelation".
Per di più anche tagliata, non intera.
Tanto bastò per farmi innamorare dei Maiden, di lì a poco iniziai a frequentare la Dimar, negozio storico di dischi (già chiuso da diversi anni) in pieno centro a Rimini.
La mia vita cambiò.
Mi sputtanavo la paghetta settimanale tra una musicassetta e il solito mezzo chilo di bigattini col quale "ci facevo due volte" nei giorni seguenti, a cavedani qua da me nel Marecchia (a pescare andavo in bici).
Contemporaneamente, nei negozi di dischi conoscevo persone, a scuola (1° superiore, a Rimini) mi imbattevo in tipi vestiti in modo bizzarro.
L'anno seguente ero vestito anche io in modo bizzarro, avevo il chiodo.
Ce l'ho ancora, in soffitta. Quello "bello", inglese, con l'interno a rombi neri.
Da quel primo incontro coi Maiden all'avere la scrivania piena di musicassette (metà originali, metà registrate da amici e conoscenti) passarono veramente pochi mesi.
Oltre ai Maiden comunque ne scoprii quasi immediatamente anche tanti altri.
Il primo stereo serio arrivò nel 1990, il mio primo CD ovviamente fu No Prayer For The Dying.
Ascoltavo già tanta musica da piccolo, ma dall'incontro col Metal a fine 86 venni sparato immediatamente su un altro pianeta; ovviamente circa tre anni dopo arrivò anche la prima chitarra elettrica.
Una Yamaha rossa, economica, sulla quale tentavo di strimpellare di tutto.
Ce l'ho ancora anche quella, anzi, ha una storia molto particolare; dopo essere stata chiusa per anni in una scatola, smontata e completamente carteggiata, l'ho restaurata completamente ed è più in forma di quando l'avevo comprata (1989).
Nel frattempo sono passati un altro bel po' di anni; credo che la maturità mi abbia portato anche un po' di sale in zucca, oltre a una 20ina di chitarre che oramai prendo in mano solo per accordarle e far loro la manutenzione essenziale, e quasi 700 titoli tra CD, vinili, MC, DVD, videocassette (che non riesco più a guardare) e BluRay.
Ho espanso i miei interessi musicali, un'altra tappa fondamentale nel mio percorso musicale fu la scoperta della chitarra classica e tutto il repertorio ad essa collegato.
Ma la musica, se ci dà emozione, è bella, indipendentemente dal genere.
Nelle forme musicali più moderne però non mi ci riconosco più, i suoni sono cambiati, ed in generale mi sembra di vedere che non sia più tutto così genuino come allora.
I Maiden però già dal periodo Blaze Bailey li avevo lasciati un po' andare (e li ho visti anche con lui
), salvo in parte solo Brave New World.
Se devo essere sincero al momento non sarei nemmeno interessato ad andare ai concerti, nonostante da due anni oramai siamo tutti in quasi totale astinenza.
--- AI MIEI TEMPI ERA MEGLIO ---....la mitica frase che da ragazzino odiavo sentir dire dai grandi, ma che mi rendo conto di aver detto - negli ultimi anni - più di una volta ai più giovani....