COLMIC Fiume XXT 180 [Recensione]

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 22/3/2011, 11:26
Avatar

HARRY LA CAROGNA

Group:
Moderatore di Sezione
Posts:
17,251
Location:
Ho speso tutti i mie soldi in donne alcool e canne da pesca, il resto li ho sperperati.

Status:


Image Hosted by ImageShack.us
By massimo_zelli at 2011-03-22

L’ho ricevuta un paio di settimane fà ed ho avuto modo di pescarci un po.

E’ la miglior bolognese di colmic quest’anno nel segmento delle canne ad azione media.

Il core blank è basato su una vecchia gloria di colmic, la Corvette.

La vecchia corvette è un attrezzo che ha fatto conoscere, più di altri, il concetto di equilibrio di prestazioni in una bolognese. Di certo un attrezzo che a suo tempo stupiva per diametro rapidità affidabilità e potenza.

Ebbi a suo tempo modo di accostarla alla mai troppo aggettivata daiwa AW V e le differenze non erano poi molte, tolto che, la daiwa con qualche decimo di conicità in più performava meglio quando le taglie si facevano fuori target per una canna media.

La canna che ho in mano oggi mi pare leggermente più grossa della vecchia corvette, forse mezzo millimetro o uno. L’idea che può dare da un punto di vista dei pesi è di un attrezzo di certo molto equilibrato.

Il down force, nonostante la placca portamulinello piuttosto bassa per i miei standard è abbastanza contenuto per una canna tuttavia sottile.

Il materiale ustilizzato manifesta una lavorazione in cui la nastratura di contenimento degli elementi è piuttosto larga. Questo fa ben intendere che la compattezza intrinseca delle fibre è piuttosto elevata poichè questo genere di lavorazione non può essere applicata laddove sul mandrino deve essere applicata una alta tensione alla fasciatura del pezzo per rendere inesistenti i difetti al livello dell’incollaggio dei tessuti in prepreg.

Questo è un dato che salta subito all’occhio per chi si intende un poco di carbonio e mi rende subito ben disposto nei confronti della canna.

Ho provato la canna sabato scorso in prova e domenica in gara, pescando cavedani. La canna nasce per quello e ci sono pochi giri da farci intorno. Se c’è da pescare tra un grammo e 10 si tratta di un attrezzo decisamente adatto. Credevo che una canna di quella leggerezza non passasse la prova del cavedano in corrente, laddove ferrare su molti metri d’acqua e con grammature importanti mette sempre alla prova la reattività dell’attrezzo e la sua capacità di arrivare a segno.

In verità poi riflettendoci la canna non è affatto leggera, passa i 250 grammi di grezzo ma è ben bilanciata e non si avverte.

La compattezza del materiale nei pezzi e notevole, ho provato a schiacciare leggermente ed il sovrabase come anche il quinto pezzo hanno consistenze davvero notevoli.

E’ un attrezzo dove il materiale non manca.
In gara ho dovuto forare soltanto 4 pesci, le temperature non aiutano di certo in questo periodo, e l’acqua di neve rende tutto più difficile. Tuttavia sono 4 pesci che mi fruttano un primo, e sono 4 pesci di taglia media che vanno cercati con precisione e portati a casa tutti.

E’ stato un’azzardo usare una canna che non avevo mai usato, ma mi sono fidato ed a fine giornata la differenza tra le mie oramai supercollaudate daiwa e questa new entry non l’ho notata.

La particolarità di questa canna rispetto ad alcune daiwa di nuova concezione è nel modo di curvare.

Ho parlato con il progettista della canna A.Collini, lungamente: quello che è venuto fuori è che , alla fine, è che una canna riceve sempre l’impronta di chi la pensa , specie se questo qui è un pescatore.

Andrea ha dotato la canna di un’azione particolarmente rotonda. Lo scarico della tensione nel basso del grezzo è molto continuo e parabolico andando verso i pezzi più grossi.

Alcune delle ultime daiwa sono più impalate sul fusto e più sensibili di cima.

Sono due modi di progettare che sono figli di modi di pescare diversi, non ce n’è uno migliore ed uno peggiore. Ad ogni pescatore serve la sua canna e deve lui capire di cosa ha bisogno.

Personalmente della colmic mi piace la spiccata vocazione ad ammazzare il pesce grosso, senza per questo perdere di rapidità

Canne con azioni rotonde a volte sono troppo lente, questa non lo è, è molto rapida e rigida ma quando piega lo fa con forza e progressione.

Mi fiderei ad andare a barbi con del 20 anche con una canna come questa.

Luca Lodi, lo ha fatto con la corvette, si può fare anche con questa che è migliore come materiali usati e globalmente anche come canna.


Il secondo test non è andato bene, non s’è preso pesce a sufficenza.

Sono andato in un carpodromo ed ho affidato la canna alle sapienti mani del Farina nazionale.

Gli ho chiesto esplicitamente di forzare la canna controvento (all’inglese si pescava bene ma con grammatura importanti, alla bolognese era una tragedia).

Se fosse scoppiata sarebbe stato semplicemente normale per una canna rigida e leggera.... invece.

La canna è ancora nel mio fodero intera e dalle immaggini potete anche vedere che “il piccolo” farina c’ha picchiato come un fabbro....

Il test continuerà con altre prove , ma per ora è 10 pieno e meritato.

Poi provate a chiedere il prezzo di questa canna... sarà la volta buona che restate sorpresi in positivo da una canna davvero buona.



Lascio la parola a sergio....


In piega (scusate ero in gara, ho fatto una foto a cazzo controsole e ho dovuto correggerla perchè non si vedeva nulla)


jpg
By massimo_zelli at 2011-03-22


Sergio versione SURF CASTING....



jpg
By massimo_zelli at 2011-03-22


LINK ALLA RELATIVA DISCUSSIONE: https://pescainromagna.forumfree.it/?t=54688049

Edited by barbus1 - 15/12/2011, 18:04
 
Top
0 replies since 22/3/2011, 11:26   6996 views
  Share