ho 36 anni, pesco da tanto tempo davvero, le gare alle trote sono 7 anni dopo un apprendistato durato 2-3 anni in cui non sapevo se ero "carne o pesce"... di sicuro mi piace SAPERE con cosa pesco, il che prevede tutta la storia che c'è dietro una canna, le sue legature e come arriva nelle mie mani Dopo aver girato un pò di canne sono arrivato alla conclusione che per il mio modo di pescare le Soffritti sono quello che più mi si addice, mi vanto di conoscere chi le produce (Mirco Venturelli in particolare) ed avere un artigiano che le lega che è un fenomeno ed in primis perchè ci pesca! dopo aver usato, poco o tanto, alcune delle canne più popolari che ci sono a giro penso che un’idea abbastanza obiettiva me la son fatta, in più votata alla mera parte agonistica magari per voi non è così attinente alla discussione….
PRO delle 3 pezzi: -quasi impossibile non trovarle in spina ed anelli ovviamente in linea -sulla lunga distanza sono quasi insuperabili rispetto alle tele per precisione, leggerezza, VELOCITA’ sensibilità e restano canne esili anche oltre la soglia dei 20gr che a parer mio è quella più critica, oltre la quale le tele per forza iniziano a metter su conicità e “ciccia nel carbonio” (la taglia 45 delle Daiwa per capirsi) -precise nel lancio, in particolare sulle bombarde oltre i 15-20 gr -solitamente son più ricercate nel montaggio, pur essendo “di fabbrica” montano anelli e placche di valore -con la pratica si aprono e chiudono in 2 secondi -generalmente meno fragili (per ovvi motivi avendo più punti critici e più sezioni) -solitamente molto bilanciate ma va detto che è perché hanno calci più generosi delle tele CONTRO: -poco personalizzabili, altezza placca ed anellature, impugnature che non sempre posson piacere -nelle misure corte il costo non giustifica i vantaggi, specialmente la pesca a piombino -ingombro
PRO delle tele: -personalizzabili ad ogni “ragionevole” richiesta col taglia e cuci di un bravo artigiano -trasporto -costo solitamente inferiore -nelle misure corte da piombino non hanno nessuno svantaggio rispetto alle 3pezzi CONTRO -vanno aperte e valutate bene singolarmente -macchinose da aprire per stendere in fila anche 13 anelli (l’abitudine ti porta a non pensarci ma è così) -più fragili -bilanciate spesso con pesi aggiuntivi più grossi di quel che si pensa, senza si rischia che ci sia la sensazione del “tirano in punta” -conicità marcate dai 20gr in su -più lente nelle misure lunghe -personalizzarle e montarle con componenti di alta/altissima qualità costa! -meno precise via via che si cresce con le grammature
Considerazione puramente personale: reputo la soglia dei 25gr come quella che realmente mette uno stop alle telescopiche perché diventano grosse ed ingombranti, spesso tirano avanti, questo non vuol dire che non si usano, lo si fa e va bene così ma hanno più contro, e sono evidenti anche per chi non ha interesse nel cercare sempre la soluzione migliore ma pesca e basta! non uso le daiwa perché mi piacciono canne paraboliche e “pastose” di regola daiwa ha sempre avuto canne con azioni “secche” e di punta, del resto il mercato è diviso in 2: Daiwa e Soffritti SECONDO ME Daiwa e chi lavora per loro piano piano si stà accorgendo che sulla pesca attuale, pesci piccoli, bocche piccole, mancanza di “denti”, rifiuti dell’esca, spesso la canna parabolica ha più senso perché accompagna senza farsi sentire, oltre ad essere più facile da usare se si pesca “impiccati”, mentre una canna ad azione di punta secondo me diventa ancora più sorda. Immagino che questa parabolicità dalle Specialist bianche in poi (e sulle Luvias più accentuata) ed il fatto che le canne siano realmente rotonde come un dito, le faccia essere goduriose per la passata in ambienti che lo consentono, oltre secondo me ad una innata velocità nelle misure considerate più rigide e se montate con pochi anelli come una bolognese Avendo bene in mente come sono queste canne, nelle azioni morbide, onestamente credo che non facciano fatica ad essere usate con finali MOLTO sottili anche da chi è più “rozzo” Di contro so cosa possono fare spingendosi in alto e pur essendo, tutto sommato, fatte con carbonio pregiato le tolleranze sono molto ampie ed 0.20 è un filo ipoteticamente utilizzabile senza doversi trattenere
PS Una volta in negozio da Checco, lo stesso Casini, mi disse che per i cavedani a galla con l’inglese una 39 morbida (equiparabile alle attuali 40) era una canna che aveva molti più vantaggi di quanti se ne possa pensare, pescando corto e sulle mangiate “a vista”… voleva farmi capire che pur essendo una Pro Match (giusto per dirne una) una di quelle canne che ti fanno star bene, non è detto che le soluzioni per certi versi alternative siano meno valide Mi tirò fuori dall’usato una Shimano Speedmaster azione 2 se non sbaglio, io non ci avrei pensato perché non vedevo la cosa nel suo insieme e perché col tempo ho maturato paletti mentali da superare Paletti che da ragazzino non avevo… e, nell’ingenuità totale, godevo solo della cattura e del piacere di pescare con “quella canna” che mi faceva tirar fuori i pesci come dicevo io! Senza saperlo usavo una canna per molti alternativa ma divertente da morire
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