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Vuol dire che si ha la consapevolezza di come viene tirata la merce giù dai camion, di come viene stivata, i pacchi sono l'uno sopra l'altro in un fugone pieno zeppo, il corriere alla destinazione in un mescolio di pacchi franati deve trovare quello giusto, spesso sale con i piedi sopra altri pacchi per raggiungere altri. Quindi dato che adesso abbiamo la visione della realtà si deve scegliere se la merce che dobbiamo spedire possa essere sottoposta a tali stress e fare un imballo a prova di tutto.
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visto che anche io lavoro con la grande distribuzione, vedo come si comporta la mia azienda con i trasportatori:
fino al carico siamo noi i responsabili della merce ma dal momento in cui il camionista carica i pallet sul semirimorchio e fino allo scarico diventa lui il responsabile. questo significa che il camionista si controlla la stabilità del singolo pallet e si rifiuta di caricare la merce ritenuta non conforme, per cui se un camion non viene caricato i
[email protected] nostri ma se viene caricato ed allo scarico ci sono problemi i
[email protected] del trasportatore. questo sistema responsabilizza sia noi che i camionisti.
di certo l'azienda non si mette a fasciare i pallet con kg di film estensibile perché il camionista deve fare le corse o ha la guida sportiva, l'azienda non spende soldi in più solo perché il camionista non è capace di guidare, caricare o scaricare. noi realizziamo un prodotto, lo fasciamo in maniera adeguata per stabilizzarlo per condizioni di "stress" normali e poi paghiamo un trasportatore per portare a destino la merce.
è pacifico che questo sia un modo corretto di operare. la differenze tra il nostro trasportatore ed il corriere è che noi siamo individui privati, un'azienda per una consegna del genere farebbe un buco in petto al trasportatore (visto che ha le leve adeguate allo scopo).