| Il tratto di costa della Provincia di Rimini si estende per 33 km lungo il territorio dei comuni di Bellaria Igea Marina, Rimini, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica confinando a nord con la provincia di Forlì - Cesena ed a sud con la provincia di Pesaro - Urbino (Regione Marche). Il litorale è sabbioso, caratterizzato dal lento digradare del fondo marino e da bassi valori di profondità dell'acqua.
Nei tratti di mare immediatamente antistanti la costa dei comuni di Bellaria - Igea Marina, Rimini (limitatamente alla porzione di territorio a nord del porto canale), Misano Adriatico e Cattolica sono posizionate scogliere frangiflutti, collocate in direzione parallela alla costa nei primi due e nel quarto comune, perpendicolare nel terzo. Alcune barriere sono situate, in posizione sommersa, nel tratto di mare antistante la costa del comune di Riccione, a ridosso del confine con il comune di Misano Adriatico. Queste barriere artificiali poste a protezione della spiaggia, con l'intento di contrastare l'erosione della costa, sono però un ostacolo al flusso naturale delle correnti che garantirebbero un migliore rimescolamento delle acque.
Procedendo da nord verso sud si incontrano nell'ordine Bellaria Igea Marina, Rimini, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica. La spiaggia è interrotta o rimodellata in corrispondenza dello sbocco a mare dei corsi d'acqua e nelle zone edificate a porto (zone vietate permanentemente alla balneazione) che, nell'ordine, sono:
1. il porto-canale di Bellaria Igea marina, realizzato sulla foce del Fiume Uso; 2. il rio Pircio; 3. il Canale Pedrera Grande; 4. il porto di Viserba di Rimini; 5. la foce del deviatore del Fiume Marecchia, canale artificiale per mezzo del quale è stata spostata verso nord la porzione terminale del corso naturale; 6. il porto-canale di Rimini, costruito sfruttando il tratto terminale del letto naturale del Fiume Marecchia; 7. la foce del torrente Marano; 8. il rio dell'Asse; 9. il porto-canale di Riccione che sorge in corrispondenza della foce del Rio Melo; 10. il rio Alberello; 11. il rio Agina; 12. il porto di Portoverde; 13. la foce del fiume Conca; 14. la foce del rio Ventena; 15. il porto di Cattolica realizzato sulla foce del torrente Tavollo.
Altri scarichi a mare esistenti in passato sono stati eliminati e le rispettive acque convogliate nella rete fognaria generale. Nei casi di precipitazioni intense, quando la portata di questi corsi d'acqua supera la capacità di ricezione delle fognature, l'acqua in eccesso si riversa direttamente in mare, in prossimità della battigia (salvo a Cattolica dove una condotta forzata allontana le acque di scarico a 500 metri circa dalla costa).
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