Siglato un accordo per il recupero ambientale, paesaggistico e naturalistico del lago di Quarto
Sarsina (FC) - Valorizzare il lago di Quarto attraverso l’avvio delle azioni necessarie al suo recupero ambientale, paesaggistico e naturalistico, in accordo con quanto previsto dai piani regionali e locali in materia di tutela delle acque e gestione delle risorse idriche. Questo è l’obiettivo dell’”Accordo di programma integrativo per la tutela del lago di Quarto” sottoscritto oggi a Sarsina dai rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Forlì Cesena, dei Comuni di Sarsina, Verghereto, Bagno di Romagna, dell’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli e dell’Enel. Il Programma prevede il parziale recupero funzionale della capacità di invaso del lago e la riqualificazione e dell’area attraverso un piano di interventi con al centro il dragaggio e una diversa dislocazione dei sedimenti rinvenuti, oltre alla sistemazione ambientale del luogo tramite tecniche di ingegneria naturalistica. Spetterà all’Enel effettuare l’analisi dei sedimenti dal punto di vista chimico, fisico, microbiologico e granulometrico e progettare il dragaggio e il ripristino parziale dell’invaso e i successivi interventi di ingegneria naturalistica, oltre a una consulenza durante l’esecuzione dei lavori previsti dal primo lotto mentre il Comune di Sarsina sarà titolare dei finanziamenti stanziati dal Ministero dell’Ambiente e dalla Regione Emilia Romagna per l’esecuzione dei lavori del primo lotto di interventi che avverrà nel 2005. Il lago di Quarto è un corpo idrico artificiale situato nei pressi dell’abitato di Quarto, frazione del Comune di Sarsina, in provincia di Forlì – Cesena. Il lago artificiale è il risultato di una diga realizzata nel 1925 sul fiume Savio sul colmo di una ostruzione naturale originatasi da una frana avvenuta all’inizio del 1800. Le acque vengono sfruttate nella sottostante centrale Enel di Quarto che produce annualmente circa 13 milioni di kWh, pari al fabbisogno di circa 5 mila famiglie. Il bacino idrografico del fiume Savio alla sezione di Quarto ha una superficie di 212,52 kmq. Il corso d’acqua principale trae origine dal Monte Castelvecchio (1254 m) con nome di Fosso Grosso e solo dopo aver raccolto il fosso Valchereggia assume la denominazione di fiume Savio. Lungo i 28 km di percorso dalla sorgente alla diga di Quarto, il Savio riceve numerosi affluenti tra i quali il torrente Fossatone ed il torrente Para. La confluenza tra il fiume Savio ed il torrente Para avviene immediatamente a monte della diga. Il lago artificiale di Quarto possiede una caratteristica forma a V; il ramo di destra si estende nell’alveo del torrente Para, mentre il ramo di sinistra nell’alveo del fiume Savio. Già dai primi anni di esercizio il serbatoio è stato soggetto a consistenti fenomeni di interrimento e pertanto è stato frequentemente monitorato con rilievi batimetrici. Nel 1925, al termine della costruzione della diga, il lago artificiale, al livello di massimo invaso, aveva una estensione dello specchio liquido di 0.87 km2 ed un volume d’acqua di
4,47 milioni di m3 .La caratteristica composizione delle rocce, in particolare marne, riscontrabili soprattutto nel bacino del fiume Savio, ha portato il lago di Quarto ad un rapido interrimento. Attualmente il lago artificiale, al livello di massimo invaso, ha una estensione dello specchio liquido di 0.11 km2 ed un volume d’acqua di
0,30 milioni di m3 Le sponde del bacino solo nella zona più prossima allo sbarramento mostrano affioramenti rocciosi, mentre in tutta la restante parte sono ricoperte da un’abbondante proliferazione di canna lacustre (Phragmites australis) che occupa il 70% dell’area totale.
Edited by sampei85 - 11/1/2007, 22:12