Leggendo l'ultimo report di Euri su Ostellato e ammirando le sue splendide foto mi sono soffermato a pensare a quello che c'è "dietro" a quelle bellissime catture.
Il primo pensiero è che il CF sia un mondo a sè, un universo parallelo, rispetto alle altre tecniche di pesca.
Passata, ledgering e spinning (giusto per citare le più diffuse) sono improntate al risultato immediato, al "mordi e fuggi", al movimento continuo dato dall'innescare, lanciare, recuperare, e l'azione di pesca è comunque intensa, praticamente senza tempi morti e condensata nel breve volgere di poche ore.
All'apparenza potrebbero sembrare tecniche particolarmente indicate per soggetti frenetici e comunque pragmatici, ma sappiamo bene che non è così.
Il CF viaggia su altri binari...
Tutto viene pianificato con scrupolo: dalla logistica (tre giorni in tenda non sono uno scherzo!) alla preparazione quasi maniacale di pasture, canne, rod pod, esche, alimenti, vestiario...
Dallo stadio progettuale alla realizzazione della pescata a volte passano settimane, perchè spesso bisogna pasturare il posto e organizzare tutto al meglio!
E poi la pesca vera e propria, fatta anche di lunghe attese solitarie, con in testa un unico obbiettivo: il bestione!!!
Come il capitano Achab alla ricerca di Moby Dick, i praticanti di CF sono disposti anche a grossi sacrifici pur di vedere premiata la loro costanza con la cattura della carpa da record!
Però.... pensandoci bene... una cosa che si fa per pura passione non è mai un grosso sacrificio!
Diciamo allora che sono disposti a sottoporsi a grossi disagi!...
Respect!!!
Non ho mai fatto Carp Fishing... ma l'emozione di agganciare un piroscafo di 20 kg immagino che mi farebbe salire la pressione a 200!
Sarà meglio che continui coi barbi....