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| Premetto che ho ripreso a pescare a passata con un minimo di continuità da poco tempo e dopo tanti anni, con alterne fortune.
Dato che mi sono perso il periodo più vivace del forum, lasciatemi la curiosità e il piacere di ascoltare qualche parere e opinione di passatisti ben più esperti e capaci di me e mi perdoni chi troverà ripetitivo l'argomento, ma ritengo la situazione abbastanza particolare.
Venendo al dunque, mi è capitato di affrontare qualche volta, diciamo da metà autunno in poi, un ambiente per me sui generis e che ben si presta a sperimentare.
Corso d'acqua di pianura, molto breve e di piccole dimensioni (larghezza mediamente entro gli 8-12 m), principalmente di risorgiva e alimentato anche da acque di raccolta/bonifica. Profondità molto bassa, dai 60 ai 90 cm, salvo alcune buchette in cui si va dai 2 ai quasi 3 m, e su queste richiedo la vs attenzione.
La poca corrente passa dall'essere quasi nulla (uno 0,50 praticamente non si muove), specialmente nei mesi caldi, a richiedere pesi dallo 0,20 allo 0,75 per passate generalmente lentine e blande. Fin qui nulla di strano, tratto comune ad esempio a molti canali di pianura. La prima particolarità riguarda la corrente: mediamente è davvero molto "forte" in superficie e quasi nulla man mano che si scende, proprio per effetto delle acque di raccolta che creano fasi intermittenti di maggiore corrente/movimento, con i conseguenti assestamenti.
Verrebbe da usare la classica lenza scalata aperta verso il basso, invece, mediamente, a me risulta troppo morbida e regala un'infinità di lisci, senza considerare che se la si fa abbastanza chiusa aiuta un po' coi lisci essendo più pronta ma il rovescio della medaglia è il poco piombo verso l'alto e quindi galleggiante davanti alla lenza, ovvero necessità di trattenuta/richiami continui non sempre graditi.
Bottoni di camicia direi meglio, ma rimane il problema del poco peso in alto. Ho provato con bottoni di camicia in basso e bulkettino a metà lenza o addirittura abbastanza vicino al galleggiante, talvolta meglio talvolta si vedono quasi solo mezze mangiate, con esito spesso negativo se ferrate.
Ovviamente, si tratta di cavedani, anche di buona taglia, con pasturazione parca a fionda (anzi a mano), nei pressi del fondo almeno in questo periodo (dal preciso al poco appoggiato, almeno nei miei tentativi).
Che idea vi siete fatti e come affrontereste la pescata? Per me è una situazione un po' particolare data la buona profondità e al contempo la necessità di pescare molto leggeri, pena il tagliare fuori i cavedani e aspettare le carpe, non proprio ideali da "stoppare" in un posto del genere con finali sottili. Un dover pescare leggeri (0,75 è quasi sempre già troppo) che forse non offre chissà quali possibilità di giocare con la lenza.
A voi!
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