Tornare indietro nel tempo non è semplice, tante piccole cose devono essere al loro posto e spesso alcuni piccoli dettagli rompono una magia che sembrava potersi materializzare.
Stavolta tutto è al proprio posto, un amico che ti dice, dai vien a passare qualche giorno da me, il luogo, il posto dove da giovincello hai passato giorni indimenticabili, il lago con i suoi colori sempre magnifici, quell’odore di natura e camino che ti accompagnano costantemente, il tavolo al bar con i locali impegnati in partite di briscola e tresette strappamutande, la mente torna inevitabilmente indietro di oltre trent’anni, si materializza di nuovo quella partita a terziglio dove un tavolo volò giù per il lago, immaginate un giocatore che chiama la solissima con un venticinque settimo, trovando un asso terzo…….sorvolo sulle invocazioni rivolte a nostro Signore, sua madre, e tutti i Santi che in ogni tempo gli furono graditi. Godere di piccole cose come parcheggiare l’auto e lasciare tutta l’attrezzatura nel porta bagagli e sui sedili, qui non tocca nulla nessuno, anche lasciando la macchina aperta !!
Le ferite lasciate dal terremoto del 2016 purtroppo sono ancora presenti, alcune cose sono state sistemate ma altre, purtroppo, ancora sono molto evidenti. Ciò che in qualche modo consola è che anche quello che è andato distrutto, sarà ricostruito con le medesime attività. Faccio un parallelo con Roma, ci abitavo, ora sono più di vent’anni che mi sono trasferito in una realtà molto più piccola vicino al mare, ed ogni volta che torno nel mio quartiere, dove abitano i miei vecchietti, è una coltellata, dove c’era un negozio di scarpe ora c’è una pizzeria, dove c’era una cartoleria ora c’è un ristorante indiano, dove c’era un negozio di dischi e strumenti musicali adesso c’è Burger King, per farla breve niente è più al proprio posto, anche la gente non è più quella di una volta, la maggior parte dei volti è asiatica e orientale, nessun razzismo da parte mia, ci mancherebbe, ma fa male, impossibile pensare di trovare quella magia e quelle situazioni che ti faranno tornare indietro nel tempo.
Facendo invece un parallelo piscatorio le cose invece sono cambiate, la tecnica con cui ho affrontato il lago è molto diversa da quella utilizzata in gioventù, non perché del tutto sbagliata e fuori luogo (vedi pesca con uva, more, grilli) ma per una mera questione di tempo che, purtroppo o per fortuna ho dovuto sfruttare al meglio, quindi, al posto di bolo/inglese con i relativi tappi, ho preferito affrontare il lago esclusivamente a method.
L’aria è bella frizzante al mattino, la mia signora e quella del mio amico si delizieranno con passeggiate montane, noi invece ci faremo una bella tre giorni dal mattino a partire dalle 9.30 fino alle 18. Non c’è motivo di fare levatacce in quanto i pesci si muovono nelle ore centrali e verso sera ( info da chi pesca in loco)
Il lago è molto alto, svariati posti buoni sono impraticabili, vuoi per il livello, vuoi per la presenza di altri pescatori che hanno occupato alcuni scampoli di posti rimasti praticabili, ma non è un problema, un posto si trova sempre.
Scelgo una pastura dolce, Sonubaits cioccolato e arancia e per esca mini boile oozing tutti i frutti sempre sonubaits montate su righ del 0,20 e 0,24. Peccato che queste boile da 8 mm le abbiano tolte dalla circolazione, forse hanno un difetto, funzionano !! Per fortuna qualcuna ancora ne ho. Ho provato ad usare anche altri tipi di boile, leggermente più grandi (10 e 12 mm) pop up e semi affondanti, ma senza risultati eclatanti.
La linea di pesca è sui 50/60 metri, distanza indispensabile proprio per il livello del lago molto alto che in posti in cui la sponda degrada ha aumentato la distanza del primo drop, con alcuni lanci stimo che il fondale in cui pescherò è intorno ai 6/8 metri. Filo clippato e marker in caso che qualche baffuta faccia saltare la clip. Le canne sono una Korum CS Serie e una Preston super Feeder entrambe da 12 ft a cui ho accoppiato due Shimano 4000D baitrunner. Ho anche usato una light (Tubertini Concept TBR) in accoppiata con l’ultimo acquisto di Shimano, un Aero XR 4000 pescando con method e bigattino incollato.
Devo dire che le scelte mi hanno pagato abbastanza, le catture non sono mancate, e quando le frizioni dei baitrunner cantano è sempre festa.
Una bella sorpresa me l’ha fatta la canna più light con il bigattino incollato, una tocca molto leggera, vetta che poi stara, ma che pian piano torna in tensione, ferrata robusta e canna chiusa 😊 dall’altra parte c’era una baffuta da 5.2 Kg.
Scusate per la foto ma avevo dimenticato il materassino in auto.
Un'altra bella sorpresa me l’ha fatta colui che mi ha fatto conoscere questo splendido lago, il mio compagno di banco che nonostante gli impegni lavorativi si è aggiunto a noi il sabato per poi ripartire alla volta di Milano la domenica, c’è stato anche lo spazio per una cattura condominiale, io ho ferrato una carpa ( sempre con la light) iniziando il combattimento, il mio compagno di banco ha svolto la parte centrale della lotta ed infine l’amico che mi ha ospitato ha concluso il combattimento portandola al guadino, queste cose si fanno solo tra AMICI, dove la condivisione è la soddisfazione massima.
Ho potuto apprezzare sia canna che mulo, la canna per essere una light ha una schiena niente male, il mulo invece merita qualche riga di descrizione.
Shimano Aero XR 4000, in materiale CI4, doppia bobina con riduttori per fare una bobina match, completo di antiritorno. L’impressione che mi ha dato è ottima, molto fluido nel recupero e la sensazione di solidità che mi ha dato nel recupero di un pesce discreto è stata ottima. Ho provato a vedere come lavora la frizione prima di aprire l’antiritorno e debbo dire che l’ho trovata fluida, precisa e senza alcun intoppo. Credo che si possa dire che si tratta di una gran bella evoluzione del vecchio Technium. Manca la prova con la bolo ma posso già dire che sarà un successo, visto che uso prevalentemente l’antiritorno, ma visto che siamo in fase di prova, alla prossima vediamo come si comporta la frizione sotto la bolo, tanto il test lo so con chi farlo ( cefalo) . Acquisto che mi ha soddisfatto in pieno, pagato 145€ da Carphunter. Due parole anche sul negozio….è il luna park dei carpisti ma anche dei pescatori a Feeder, negozio che ci passi tranquillamente un paio d’ore, fornitissimo e gestito da un ragazzo (carpista) competente a dir poco.
Oltre alle carpa la cannina si è anche adoperata per portare a riva uno dei cavedani più grandi di queste pescate 1.150 Kg
Alla fine di questi tre giorni conteremo 9 carpe la più piccola da 2.7Kg mentre le altre si attestano in media sui 4 kg, e la più grandicella come detto 5.2 Kg, cavedani svariati, non li ho contati, alcuni caduti sulla boile oozing, ed anche qualche bel persico reale ha ceduto alle lusinghe di un ciuffetto di bigattino.
C’è stato anche tempo per una bella passeggiata sui monti, ed anche lungo il corso del Fiastrone, mia moglie nelle sue escursioni ha incontrato anche dei caprioli oltre agli immancabili cinghiali.
La giornata perfetta è stata comunque venerdì, si torna da pesca, si posa l’auto e si scende al bar, ed in men che meno si è intorno ad un tavolo a giocare a briscola e tresette, si risale in casa, doccia e cena nell’agriturismo Agra Mater nei pressi di Tolentino ( lo consiglio vivamente, piatti particolari e gustosi, cito solo un antipasto che mi ha commosso, due mini panini con la lingua in salsa verde
rapporto qualità/prezzo notevoli).
Cinque giorni passati senza mai accendere il TV, dopocena chiacchiere e partita a burraco con le signore, sorseggiando un whisky single malt (laphroaig) che sembra di bere una vecchia traversina delle ferrovie.
Sapori, colori, odori, amici, aver vissuto di nuovo quei giorni che si vivevano trenta e passa anni fa lascia due stati d’animo, felicità e dubbi, dubbi su come vivo e forse viviamo gli altri 360 giorni, tanto è dovuto all’ambiente in cui si è immersi nel quotidiano, spesso però siamo anche noi che non facciamo nulla per scrollarci di dosso una routine che ti logora e divora pian piano, io per primo.
Spero di tornare presto indietro nel tempo, la strada la conosco ed un amico mi aspetta.
