I miei dubbi allora erano fondati.
Tutto si può fare, ma, fossi in te, pescherei a fondo senza pasturatore (che così eviti pure di vedere false mangiate date dai pesci che smusano sul pasturatore) ed eviterei di tenere troppo in tensione il filo; fai delle prove: alcune volte lo lasci appena appena in bando, altre lo metti in tensione, ma senza piegare il vettino, giusto un pelo. Va da sé che con il cimino in tensione vedrai abboccate più nette, ma di contro il pesce potrebbe mollare prima.
Altra cosa, adegua bene la tipologia e grandezza dell'amo con l'esca che usi: un bibi, intero ma anche a strisce, è un'esca sostanziosa che necessita di ami robusti e generalmente grossi, per intenderci, starei tra un numero 2-1 per strisce piccole o piccoli bibi e un 1/0-2/0 per i grossi bibi; per il coreano, invece, bastano ami più piccoli, tipo un 3 o un 4. Vanno bene i classici CHINU a punta d'aquila (beack).
Poi, sul "quando" ferrare, dipende sempre dall'esca; il bibi è un'esca voluminosa, l'orata potrebbe portarselo a spasso e sbocconcellarlo più volte, è bene attendere un po' prima di ferrare, mentre il coreano è come un verme qualsiasi, meglio ferrare quasi subito (io attendo sempre almeno la seconda tocca "di conferma").
Sul "come", ferra deciso ma non come se stessi andando a tonni.
Metti il filo in tensione e dai il colpo secco.