La Sfida
La Bestia certamente è risalita dentro queste fredde gole gonfie d’acqua, quasi un’ombra, grossa e lunga come la mia ombra, identica alla mia ombra, e quando si muove sul fondo tutte le trote s’intanano sotto I sassi e restano lì, fulminate dalla paura.
-Tim non raccontarti bugie, sei vecchio, questa è la storia, e non sai più pescare.
Ah, cretino, tu dici che non so più pescare?
-E’ la verità, quante trote hai preso?
-Quante, contale!
-E poi raccontati come traversavi quella golena; ti tremavano le ginocchia e il cuore ti martellava la gola…
No non è vero il passaggio lo posso rifare...ci vado scommettiamo?
...domattina, perchè adesso si fa buio e non va, sono anche stanco…
-Nega che non guardavi nemmeno sotto, come invece facevi spavaldo da giovane.
-Neppure parlavi a te stesso come fai qui nei momenti difficili.
-La paura è probabilmente qui, lo vuoi sapere?
-E’ qui.
-Paura e ridicolo orgoglio che nemmeno pensando osi confessare.
-Prima negli anni passati, la ascoltavi.
-La ascoltavi e la dimenticavi, così come si dimenticano al mattino I pensieri della notte, anche quelli
che ti stavano accarezzando enormi e vittoriosi.
-Oh povero pescatore.
-Hai anche freddo.
Ho freddo, chiunque avrebbe freddo al posto mio.
Niente più scatolame nel sacco.
Niente più sigarette.
Arrivo ancora a quel giro di corrente là dietro, e poi la pianto.
-Avanti smettiamola.
Ancora due colpi, due di numero, con due vermi nuovi…
bisogna che smonti la canna legandomela a tracolla sul sacco.
-Avanti.
-Le volpi cominciano ad abbaiare, Tim…
Liberamente copiato dal lavoro: “Ballata per Tim pescatore di trote” 1956 di Carlo Castelli ( Svizzera 1909-1982)
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Foto dall’archivio personale di Massimo Gigli risalita a pesca di trote nel
torrente Fegana (Orrido di Botri) Febbraio 1964
La sfida in realtà è sempre con se stessi, e non potrà mai essere infinita…
A.Z.