Fiume Sile, le coincidenze della vita: brevi riflessioni sull'origine di un luogo

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view post Posted on 10/2/2021, 15:57
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Pescatore Veneto

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Sono sempre stato curioso. In particolare le domande che fin da bambino mi capita più spesso di farmi sono le classiche “da dove viene sta cosa?” o “chissà come si fa/costruisce”.
Quando ero bimbo io non esisteva internet e le ricerche utili a far capire il “perché” delle cose (o anche solo l’origine di un nome) erano particolarmente difficoltose e laboriose (soprattutto per un bambino con la sola enciclopedia della biblioteca del paese, probabilmente edita a fine anni 70). Così spesso le mie domande rimanevano senza risposta.
Adesso è tutto davvero semplice e, al netto di talune deviazioni e di qualche leone da tastiera che spesso infesta i social, io credo che internet abbia realmente messo la conoscenza (nel senso di possibilità di rispondere alle domande di cui sopra) alla portata di tutti. Non può creare da solo cultura (ed in proposito non dimentico il tagliente pensiero di Eco al riguardo) ma, sicuramente, aiuta a trovare “l’origine” di tante cose.

Come alcuni di Voi già sapranno con il Sile alto per me è stato amore a prima vista. Non passa settimana che non tormenti CrazyMullet Federico o nattfodd Antonio per discutere di pescate, lenze, spot e per fare autocritica sugli errori di pesca appena commessi.

Anche tale amore per il nuovo giocattolo piscatorio non poteva quindi essere immune dalla curiosità.

Per cui ho cercato di trovare risposta a quesiti che, tutto sommato, sono semplici (chissà quale è la storia di sta specie di Molino Stucky, chissà se un tempo il saltatore dell’olio cuore è passato anche di qui… :bleh: chissà perché qui dalla Nea il fiume è così largo da sembrare un piccolo “mare”).
Così cercando nel web ho recuperato – in modo parziale visto che Google ne dà solamente un’anteprima – qualche libricino che chiarisse la storia di quei luoghi che già porto nel cuore e di cui, quasi settimanalmente, cerco di tener vivo il ricordo.

Le ricerche, per forza di cose, non potevano che portarmi alle attività umane degli ultimi 110 anni che hanno così pesantemente segnato e mutato l’aspetto del Sile.

Come moltissimi di Voi già sapranno l’attuale conformazione dell’amato fiume dipende in buona misura dall’attività (selvaggia e spesso realmente sregolata) di estrazione della ghiaia. La vena, ormai esaurita, era un tempo molto florida ed il salto di qualità dal punto di vista industriale fu fatto con le draghe a vapore/motori elettrici. Molto banalmente: dal metodo di estrazione arcaico (con delle specie di secchie su lunghe aste) si era passati a meccanismi molto più efficienti e produttivi che permisero di scavare e vagliare quantità di materiale inimmaginabile solo ai primi anni del ‘900.
La cosa, come immaginabile, rendeva molto bene. E i cavatori non si facevano certo scrupoli.
Del resto intorno agli anni 20 serviva materiale per la costruzione del Ponte Littorio (ora ponte della libertà) e per l’edificazione di un nuovo centro residenziale (Marghera) a servizio dell’allora “neonata” industria chimica. La richiesta era quindi enorme e buona parte del materiale impiegato in tali opere proveniva dall’estrazione di ghiaia lungo il Sile.

Fu così che l’alveo del fiume – nell’area tra Sile e Cendon – venne letteralmente sventrato. I nuovi macchinari davano la possibilità di scavare rapidamente e a rilevanti profondità: l’alveo del fiume in taluni tratti fu allargato dagli originari 15/20 metri ad oltre 80/100 metri.

Finito il materiale dall’alveo si continuava a scavare lungo i bordi. Per cui in talune zone si formarono vere e proprie voragini poi divenute “laghi” e/o, data la diversa sensibilità ambientale, addirittura riempite in parte con “ruinassi” (scarti/rifiuti di demolizione) provenienti dalla vicina Venezia.

E qui viene la cosa che più mi ha sorpreso e più mi ha fatto sorridere.
Nell’area che va tra l’attuale cimitero dei burci e si estende fin quasi a ridosso di Cendon (in pratica dove più spesso ho lasciato la migliore parte della mia passione alieutica) il cavatore più attivo era un certo Camillo Barina da Fiesso d’Artico (VE). La Sua impresa ebbe il “merito” di conformare il fiume – grazie a draghe davvero enormi per il tempo come la Sile o la Jole – dandogli l’aspetto che tutti ora conosciamo. La premiata ditta Barina ebbe svariati “meriti”: sembrerebbe essere in assoluto la più attiva del tempo (quanto meno quella che scavò i maggiori volumi di materiale: per esempio sua è la creazione della zona ove attualmente si trova il cimitero dei burci); nel periodo di massimo sviluppo dava lavoro a oltre 80 dipendenti e riuscì anche ad affrontare un primo passaggio generazionale (dal fondatore Camillo al figlio Umberto) per poi chiudere ogni attività sul finire degli anni 50.

Perché la cosa mi ha fatto sorridere?

Perché – pur non avendo alcun legame familiare a me noto – io di cognome faccio Barina ed abito a Fiesso d’Artico! Non so a quanti capiti di trovarsi in una simile coincidenza; peraltro il mio non è nemmeno un cognome molto diffuso!!

Insomma era proprio destino: adesso posso continuare a cappottare serenamente consapevole che ad ogni manciata di incollato restituirò al fiume una piccola parte della ghiaia che il mio antenato gli ha tolto <3 .

Cari saluti a tutti!

Fonti:
Sile. Alla scoperta del fiume: Immagini, storia, itinerari Camillo Pavan
Sile. La piarda di Casier: Barcari, burci, draghe e squeri Camillo Pavan

Edited by Chicco84 - 10/2/2021, 18:31
 
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view post Posted on 10/2/2021, 18:28
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toni_the_evil

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Sto scritto (bellissimo) merita più visibilità Enrico! Mettilo in report piuttosto che in questa sezione periferica!
 
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view post Posted on 10/2/2021, 18:30
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Pescatore Veneto

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CITAZIONE (nattfodd @ 10/2/2021, 18:28) 
Sto scritto (bellissimo) merita più visibilità Enrico! Mettilo in report piuttosto che in questa sezione periferica!

Come si fa a spostarlo ora? :D
 
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view post Posted on 10/2/2021, 18:45
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CITAZIONE (Chicco84 @ 10/2/2021, 18:30) 
CITAZIONE (nattfodd @ 10/2/2021, 18:28) 
Sto scritto (bellissimo) merita più visibilità Enrico! Mettilo in report piuttosto che in questa sezione periferica!

Come si fa a spostarlo ora? :D

Chiedilo direttamente al presidente, a Piero, sarà ben felice di farlo!

Bello scritto, a me è capitato di fare tutta la sponda da Casier fino a Silea, passeggiando e vedendo i posti che hai descritto, giusto per smaltire il pranzo fatto alla “trattoria al sile” a Casier....... bellissimo veramente!
 
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view post Posted on 10/2/2021, 18:54
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Ne devi butare di ghiaino :laugh1: :laugh1:

Con poche, semplici parole hai spiegato il perché di tante cose. Ottimo :clap1: :clap1:
 
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view post Posted on 10/2/2021, 19:20
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Molto bello , trasmetti l entusiasmo e la curiosità anche a me
 
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view post Posted on 10/2/2021, 21:18
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Curiosa questa cosa, Enrico; interessante il racconto, certe cose non le sapevo. :ok: :ok:
CITAZIONE (Chicco84 @ 10/2/2021, 15:57) 
Insomma era proprio destino: adesso posso continuare a cappottare serenamente consapevole che ad ogni manciata di incollato restituirò al fiume una piccola parte della ghiaia che il mio antenato gli ha tolto <3 .

:roflmao: :roflmao: mi hai fatto morire dal ridere.
 
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view post Posted on 10/2/2021, 21:32
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Nostalgia della Savetta.......

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Bello.molto bello questo report sul Sile
Un fiume che ho imparato ad amare da parecchi anni e che ogni volta mi piace come la prima volta
Tanti posti li conosco grazie a Massimo ( Zelli ) ed altri li avevo trovati vagando con Emilio
E' il regno della passata con tanto fondo e per grandissima fortuna è ancora ricco di cavedani di ogni taglia, che in altri luoghi del Nord si sono purtroppo molto rarefatti
Proprio un bel fiume e proprio un bel report !


[/QUOTE]
Bello scritto, a me è capitato di fare tutta la sponda da Casier fino a Silea, passeggiando e vedendo i posti che hai descritto, giusto per smaltire il pranzo fatto alla “trattoria al sile” a Casier....... bellissimo veramente!
[/QUOTE]

Pure tu sei un frequentatore della trattoria "al Sile" ?
Ci si mangia divinamente e fanno una paella da sballo
Uno dei miei posti di ristoro preferiti quando sono in zona
 
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view post Posted on 10/2/2021, 21:41
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CITAZIONE (sandro-mi @ 10/2/2021, 21:32) 
Pure tu sei un frequentatore della trattoria "al Sile" ?
Ci si mangia divinamente e fanno una paella da sballo
Uno dei miei posti di ristoro preferiti quando sono in zona

Un cugino di mia moglie abita a Preganziol, quando si va (finché si poteva) si finisce lì a mangiare la paella, ci sono posti sul sile che vale la pena vedere anche senza portarsi le canne, sai, o porti la moglie o le canne.......
 
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view post Posted on 10/2/2021, 22:04
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Bella storia chicco niente da dire!
Oramai frequento il Sile da molte primavere e anche se sono nato a Bologna mi piace definirmi un veneto mancato.
Il tipo di pesca che faccio e gli ambienti fluviali che amo mi hanno portato oramai da tanti anni a restringere il mio campo di azione piscatorio nella zona della marca dove scorre appunto il nostro Sile.
Come hai scritto tu confermo che anche per me è stato amore a prima vista.
Ricordo ancora quel lontano 5 gennaio quando per la prima volta col mio papà ho immerso la mia lenza nel tranquille acque del fiume silente.
Era una giornata grigia e nebbiosa una di quelle giornate tipiche della stagione migliore del Sile e infatti fu una buona giornata.
Da allora non manco mai...e ora che la pandemia mi costringe a stare lontano dalle sue sinuose rive mi accorgo di quanto mi manchi!
Oggi nel leggere il tuo racconto ho imparato cose nuove sul mio fiume e quindi ti ringrazio.
A presto Lorenzo

Attached Image: F4B208BE-4EFF-4676-AB67-9C024CE5D09B

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view post Posted on 10/2/2021, 22:22
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Pescadoret

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incredibile non avrei mai detto che il Sile avesse un passato da cava di ghiaia ! la storia è sempre interessante soprattutto se tocca posti a noi cari e vicini .

per i cappotti non disperare sei in buona compagnia :wall: .

ci si vede in Sile allora Areo !!!
 
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view post Posted on 11/2/2021, 08:46
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Saltà i fòss per èl long

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Bello scritto, molto interessante. Bravo Enrico! :yes: :clap1: :clap1: :clap1:

Dai dì la verità, Camillo era un tuo avo! :lol:

Si scherza eh :emoticon_cincin.gif:
 
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view post Posted on 11/2/2021, 09:24
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Pescatore Veneto

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CITAZIONE (Danilo-59 @ 10/2/2021, 18:54) 
Ne devi butare di ghiaino :laugh1: :laugh1:

Cercherò di impegnarmi :P :P

Grazie a tutti per la lettura, il merito non è mio ma dell'autore di quei libricini che ho citato. Dal poco che ho visto sembrano davvero ben fatti. :)

CITAZIONE (AleFrugo @ 11/2/2021, 08:46) 
Bello scritto, molto interessante. Bravo Enrico! :yes: :clap1: :clap1: :clap1:

Dai dì la verità, Camillo era un tuo avo! :lol:

Non lo escludo, bisgonerebbe fare un salto in anagrafe e ricostruire tutto. Ad aver tempo e voglia credo sia fattibile!

CITAZIONE (CrazyMullet @ 10/2/2021, 21:18) 
:roflmao: :roflmao: mi hai fatto morire dal ridere.

C'è sempre un legame evidentemente: toglia la ghiaia, butta la ghiaia; togli la ghiaia, butta la ghiaia. Un "allenamento" che a quanto pare dura da generazioni ;)

CITAZIONE (Omino @ 10/2/2021, 22:22) 
per i cappotti non disperare sei in buona compagnia :wall: .

ci si vede in Sile allora Areo !!!

Mettiamo su una bancarella e ci facciamo un paio di mercati, giusto per ammortizzare l'attrezzatura. Quando vuoi ci si becca in sponda!
 
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view post Posted on 11/2/2021, 10:13
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HARRY LA CAROGNA

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Ho speso tutti i mie soldi in donne alcool e canne da pesca, il resto li ho sperperati.

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L'approfondimento storico fa parte di quel substrato culturale che per taluni si associa alla pesca.

Io sono uno di quelli che di certo non è proiettato al futuro e al progresso in assoluto, pure se di mestiere occupandomi principalmente di industrializzazione e progettazione siamo al paradosso, sono sempre stato attratto da ricerche storiche ed introspettive e molto focalizzato sul ricordo.

Mi ha fatto molto piacere leggere, anche se l'avevo già letta sulle stesse fonti, ti consiglio, di leggere invece la storie del taglio del sile da portegrandi a jesolo e le varie rettifiche che hanno generato le numerose "morte" del tratto alto.
 
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view post Posted on 11/2/2021, 13:37
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Massimo hai qualche consiglio mirato per le letture del taglio del Sile di cui dici?
Grazie Lo
 
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