i miei naufragi.... ma non ho fatto robinson crusoe

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view post Posted on 21/1/2021, 18:12

adesso arranco meno :-)

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vi racconto i miei naufragi, che non sono nemmeno pochi
premessa importante, so nuotare, ho con me il giubbotto e più che bagnarmi non mi è mai capitato
1 il brenta
tanti anni fa in belly affrontiamo il brenta . dovevamo essere in 4 bella grazia se siamo in due. da soli non si fa ma in due si. macchine: una all'inizio e una alla fine. entriamo in acqua, corrente moderata, qualche bass e qualche persico. a un certo punto aggancio un luccio e per non fare mordere il belly arretro verso un albero dove foro uno dei galleggianti, foro non mortale ma da sconfiare il belly in 5 minuti. siamo lontani dall'ingresso e un po meno dall'uscita, ma controcorrente col belly inclinato stile costa concordia non si fa. mettiamo del nastro adesivo, ho con me la pompa di emergenza e gonfiamo andando verso l'uscita. ovviamente non si risale dalla riva, alberi e rovi. ma dalle 14 (ora del disastro) peschiamo fino alle 18 tra gonfiate, nastro, mettere sotto la seduta tutto ciò che galleggia che troviamo in acqua (legni, bottiglie, polistirolo).
arriviamo e visto che prendevamo due pesci ho un galleggiante completamente floscio ero abbardicato sul foam della seduta dalla parte del galleggiante gonfio. raccontato alla moglie del mio amico veniamo considerati pazzi, ma rischio zero.
2 al sud, 1 volta
qui denotiamo un po di coraggio, sono con il mio amico ex pilota militare di caccia
usciamo su un gommoncino 2,50 con un motore, una batteria, due canne a testa e poche esche.
adesso la riterrei una follia
giorno dopo giorno il fondo del gommone da segni di cedimento, l'ultimo giorno a centro lago (2 km dalla zona dove arrivare) cede sempre più velocemente fino a staccarsi e per giunta il motore-batteria sono alla frutta (tirare il fondo aperto li aveva provati). due pazzi da 100 kg sui pontoni del gommocino, batteria sulla seduta, fondo al traino contando di aggiustarlo. per fortuna abbiamo due pagaie di emergenza e iniziamo a remare. non essendo del tutto stupidi :] puntiamo alla riva. non avevamo fatto i conti che senza il fondo, con il peso sulla seduta (un'asse in realtà) il gommone di deforma e il peso sui tubolari è un po eccessivo (manca il fondo galleggiante) e il gommoncino assomiglia a un sommergibile. avevamo il fisico e quando arriviamo a riva non smettiamo di remare, anzi. centriamo un ferro che ci affonda (in 50 cm di acqua). abbiamo scosso il cielo con i commenti ma abbiamo recuperato tutto. nb il gommoncino è stato recuperato e usato dal mio amico per altri anni.
nb avevamo preso pesce
3 al sud, onde al mascome
mascone è la parte dello scafo di un'imbarcazione compresa tra il traverso e la prua. Vi sono, quindi, un mascone di sinistra e un mascone di dritta. Il mascone è la parte contrapposta al giardinetto.
In caso di mare formato, con le imbarcazioni a vela e a motore si prende l'onda al mascone (o al giardinetto, se il mare è a poppa) per ridurne il beccheggio e il rollio e migliorarne la stabilità.
così sapete che è
siamo in un lago in cui è vietato tutto ma quando arriviamo la forestale raccoglie funghi e sorveglia una battuta al cinghiale. sulla riva c'è un ottimo divieto di caccia, divieto di pesca divieto raccolta funghi. ci vedono salutano e dicono che per oggi, già che eravamo lì non ci guarderanno
tanto pesce ma nel pomeriggio monta il vento, abbiamo una grossa canadian (i nostri amici) con scoppio e una topper, una barchina piatta con i galleggianti ausiliari noi con 2 motori elettrici. il vento lì non scherza e fa onde. per capirci siamo abbastanza scarichi ma usciamo dalle onde di 20 cm se va bene. fino a che guido io sto nel mezzo e prendo le onde al mascone, ci si bagna, fa un po paura, ma si va e aspetto che la barca dei nostri amici ci recuperi, ma nel frattempo ritorno verso l'auto. a un certo punto il proprietario decide che secondo lui rischiamo e prende il comando puntando verso riva. finchè prendiamo onda di 3/4 va male ma non troppo ma improvvisamente in un metro d'acqua (il posto più pericoloso per fare boiate) punta dritta la riva, ovvero da il fianco alle onde con onde di almeno 40 cm, forse 50 a riva. che può succedere? che le onde ci passano sopra e sommergono la barca che , scena già vista, diventa ottobre rosso a quota periscopio. affondiamo con grande dignità, salviamo il materiale e le batterie ma per l'impianto elettrico non ci sarà più nulla da fare. dopo 5 minuti arrivano i soccorsi e torniamo a casa solo un po umidi e col morale basso
4 al nord con la pieghevole.
qui mi assolvo al 100%, in mezzo al lago di bilancino ci si crepa la poppa e inizia a entrare acqua, parte la pompa elettrica di sentina, spariamo verso la sponda, cacciamo fuori acqua con sassola e un barattolo ma alla lunga vince la falla, per fortuna la barca è inaffondabile e arriviamo a riva molto delusi e bagnati ma in sicurezza. barca regalata in seguito
segue con i naufragi sardi
 
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view post Posted on 21/1/2021, 20:52

adesso arranco meno :-)

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5 sardegna
solito caso, il pomeriggio si alza il vento e la barca col 6 cv fa fatica. stessa storia di altro naufragio, finchè stiamo in mezzo ci bagniamo, entriamo piano ma entriamo. qui non c'è problema la sponda è alta, alla peggio si arriva bagnati e siamo già bagnati. il mio socio (vedi altro post) mi chiede di avvicinare la sponda e lo faccio guidare, ma impanicato si avvicina un po troppo e tocchiamo con l'elica, il motore si spegne, non è pensabile manovrare con l'elettrico ma lasciamo spingere la barca a riva in tutta tranquillità (un po incazzato per la vernice..ma si sopporta). inizia la comica, in 30 cm invoca l'abbandono della nave. siamo in 30 cm di acqua, col remo mi spiaggio sulla sabbia, scendiamo. piove. dopo aver provato di nascondersi dall'acqua sotto le tamerici (50 cm di altezza) lo tranquillizzo, lo porto sotto un costone e aspettiamo. si vede che il vento cambia ogni 20 minuti e lo convinco a risalire in barca, dicendo di andare in mezzo. stavolta arriva a centro lago, curva a 90 gradi e procede con un ulteriore 90 gradi verso la macchina. nel frattempo è venuto il sole. lo lascio guidare perchè e molto più tranquillizzante avere la manetta del motore. adesso ho un 15 cv e con lo stesso vento rientro con botte a 15 nodi. :hypocrite1: :hypocrite1:
ultimo caso solo visto in po due anni fa
io sono già in crisi con 6 cavalli e faccio controcorrente solo in condizioni ottimali e ovvio non azzardo ad ancorare. vedo una canadian che arriva nel punto ottimale e molla due ancore (non due rallentatori, ma 2 ancore)
ovvio l'ancora di punta non tiene e quella di poppa (mai metterla) incoccia, la barca gira su se stessa e si mette con la poppa sotto l'acqua mentre cercano di tagliare la catena (mai mettere la catena lunga). barca si riempie mentre capiscono di tagliare la corda sopra la catena, ma hanno il motore fermo. io non potevo aiutarli, la barca che era con me con 40 cv li raggiunge e li traina in una morta. qui hanno davvero rischiato. da allora col 6 cv (poi sostituito) non sono più andato in po
 
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view post Posted on 22/1/2021, 12:42
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Mi fai passare la voglia di prendere il barchino :(

Comunque la prima (dis)avventura in Brenta è meno "banale" di quel che sembra.
Non so all'epoca, ma oggi è rimasto un accesso al fiume ogni 4-5 Km, il resto e' quasi ovunque una giungla impenetrabile con rive impossibili da scalare. E' una situazione decisamente di merda.
 
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view post Posted on 22/1/2021, 17:04

adesso arranco meno :-)

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in realtà non abbiamo mai rischiato troppo. il rischio vero era perdere dell'attrezzatura specie dalla barca. il belly è fatto bene e il mio era piuttosto "elaborato" da consentire di stare a galla solo con la seduta (riempita di schiuma a celle chiuse) e un polistirene aggiuntivo sullo schienale e dietro, bastava rimanesse un po d'aria nelle camere.. e io una l'0avevo gonfia e una semisgonfia. alternativa, testata in laghetto prima, mettersi sdraiati sulla seduta reclinata. allora il tratto sarà stato 3-4 km e forai a poco meno di 2 dalla partenza.
per la barca con motore davanti e dietro, pompa manuale, sassola, salvagenti, barca inaffondabile..... la vedo dura fare danni.
diverso il caso visto in po dove hanno rischiato davvero, ma con una serie di errori non male, un ancoraggio demenziale in corrente in acqua bassa con troppa catena da tagliare, disattenzione e poca capacità di accendere in fretta il motore o gestire con quello elettrico. ancorare dietro lo faccio ben poche volte e in condizioni non estreme e sempre senza corrente e con in tasca o accessibile un coltello per tagliare le cime o con la cima facilmente abbandonabile. meglio perdere ancora, catena e cima che rischiare.
sinceramente in sardegna non uso l'ancora (alla peggio riempio un retino di sassi e simula l'ancora), in po uso solo rallentatori (sacchi di sabbia e ghiaino) con corde fragili per scelta e senza catene così che in caso di incoccio ci si liberi facilmente. preferisco legare la barca a rami sporgenti o spiaggiarla
 
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3 replies since 21/1/2021, 18:12   170 views
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