| Buongiorno, anch'io sto osservando queste canne, credo che per pescare in mare (quando diventerò bravo con il feeder) prenderò la 50g e la 80g. Non ho mai creduto alla canna tuttofare... questo discorso vale in tutte le tecniche di pesca quando le azioni di pesca diventano più precise e selettive. In particolare nel feeder, dove il finale, il feeder ed il trave, devono essere sempre correlati alla canna che si usa, insomma si può parlare di sistema pescante, ma ripeto, vale anche per altre discipline. In mare pescare a feeder è diverso che in acqua dolce per una serie di motivi, purtroppo è una tecnica nata per le acque interne ed adattarla al mare... non è così semplice e bisogna rinunciare ad alcuni vantaggi offerti da questa tecnica. La prima rinuncia importante, è che spesso non si può pescare vicinissimi all'acqua (moli e scogliere), e questo comporta una serie di difficoltà più o meno impegnative, in primis l'azione del vento. Le canne sono "corte", quindi per pescare con terminali sottili sono necessarie canne "morbide", che in fase di recupero divengono ancora più corte a causa della "piega", questo significa aggallare i pesci sempre a ridosso degli scogli con i relativi rischi di rottura. Spesso si è in posizioni scomode per il lancio, in quanto spesso si ha dietro la scogliera... che ci impedisce di fare lanci ben calibrati ed in tranquillità. Quando si pesca in foce, subentrano un'altra serie di problemi dati dalle correnti differenziali tra fondo e superficie, che a volte si sommano dando origine a correnti ingestibili per un'azione di pesca corretta. Insomma, le attrezzature per pescare in mare devono essere frutto di una serie di riflessioni ed adattamenti che nel caso del feeder non sono banali. Preston Innovation costruisce ottimi oggetti per la pesca in perfetto stile inglese per tecnologia e pragmaticità, ma tutto per le acque interne, noi si pesca in mare...
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