Problemi con l’inglese in mare

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view post Posted on 28/11/2020, 14:30
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Salve a tutti,

lo scorso anno comprai una canna da inglese 3 pezzi 13” per usarla in mare, sono rimasto affascinato dai materiali e dallo stile; l’ho usata un po’ di tempo e anche con soddisfazione infatti mi ha regalato 2 belle spigole in porto. Poi l’ho un po’ lasciata , la maggior difficoltà che ho incontrato nella pratica di questa bella disciplina era il controllo del filo in bando.

Mi spiego:
canna da 4-14 gr , galleggiante scorrevole 6+2, bulk da 1.5 gr , 1 metro di scalatura morbida e finale. Fondo da 5-6 metri. Distanza di lancio circa 20 -25 metri.Acqua calma ma con correnti.
A fine lancio trattengo, poi ritiro leggermente per affondare il filo e poi mi fermo, ma mi accorgo che il filo non rimane dritto tra me e il galleggiante e sotto l’azione delle correnti crea una bella pancia, se il filo non fosse affondato potrei alzare la canna e recuperare un po’ del filo in bando, ma con il filo affondato appena recupero un po’ , per effetto dell’attrito con l’acqua mi affonda il galleggiante e mi percorre tutta la pancia del filo.

Sbaglio io qualcosa? Forse è meglio pescare con il filo non affondato? Dovrei pescare con grammature più elevate?

Grazie a chi mi risponderà
 
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view post Posted on 28/11/2020, 17:09
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Il filo affondante preferivo usarlo quando c'era vento, in caso contrario meglio un filo normale, soprattutto quando c'è un po' di corrente
 
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Rod77
view post Posted on 29/11/2020, 00:09




Non affondare il filo se ci dovesse essere corrente.se proprio vuoi togliere un po' di pancia(non la tua :D)lavora con la canna.la alzi velocemente per cercare di spostare la lenza dalla parte opposta della corrente.devi essere lesto,coi movimenti giusti.

N.B.l'inglese per antonomasia non è tanto indicato quando c'è corrente.o per lo meno io non lo digerisco proprio!
 
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view post Posted on 29/11/2020, 16:19
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CITAZIONE (Labrofish @ 28/11/2020, 14:30) 
Salve a tutti,

lo scorso anno comprai una canna da inglese 3 pezzi 13” per usarla in mare, sono rimasto affascinato dai materiali e dallo stile; l’ho usata un po’ di tempo e anche con soddisfazione infatti mi ha regalato 2 belle spigole in porto. Poi l’ho un po’ lasciata , la maggior difficoltà che ho incontrato nella pratica di questa bella disciplina era il controllo del filo in bando.

Mi spiego:
canna da 4-14 gr , galleggiante scorrevole 6+2, bulk da 1.5 gr , 1 metro di scalatura morbida e finale. Fondo da 5-6 metri. Distanza di lancio circa 20 -25 metri.Acqua calma ma con correnti.
A fine lancio trattengo, poi ritiro leggermente per affondare il filo e poi mi fermo, ma mi accorgo che il filo non rimane dritto tra me e il galleggiante e sotto l’azione delle correnti crea una bella pancia, se il filo non fosse affondato potrei alzare la canna e recuperare un po’ del filo in bando, ma con il filo affondato appena recupero un po’ , per effetto dell’attrito con l’acqua mi affonda il galleggiante e mi percorre tutta la pancia del filo.

Sbaglio io qualcosa? Forse è meglio pescare con il filo non affondato? Dovrei pescare con grammature più elevate?

Grazie a chi mi risponderà

La tecnica inglese é a mio modo di vedere una tecnica che non dovrebbe mancare mai nel bagaglio tecnico del pescatore di mare e diciamo pure che sicuramente in certe giornate può fare davvero la differenza.
Ma veniamo al tuo problema ...lamenti il fatto che il filo non rimane dritto e fa la pancia ...e ti dico che é abbastanza normale ,possiamo solo cercare di rendere questo problema meno difficile da gestire , usando magari un filo sottile in bobina perché la corrente influisce pesantemente su di esso , anche la scelta del galleggiante ha molta importanza e scegliere forme come gli straight dal corpo sottile aiuta a fendere l'acqua in modo migliore e anche meglio se dotati di insert abbastanza lungo che aiuta ad avere contemporaneamente sensibilità in mangiata ma anche a portare il filo sotto il galleggiante più in profondità.
La corrente in mare é spesso superficiale e pertanto più riusciremo a avere il filo in profondità e meno il problema sarà evidente , possiamo aiutarci anche con la vetta della canna che dopo il lancio puoi tenere immersa in acqua e quindi in questo caso una canna un pò più lunga della tua aiuterebbe di certo .
Un problema con la vetta immersa in acqua può essere rappresentato dall'eseguire la ferrata e non é un problema da poco perchè se andiamo a ferrare nel modo classico possiamo addirittura rompere la vetta se la canna non è di quelle robuste e inoltre con la ferrata classica spesso si arriva in ritardo sulla stessa .
Dopo diverse prove effettuate ho trovato un sistema a mio parere molto valido e che non comporta alcun rischio per la canna e arriva sulla ferrata in modo veloce e efficace ,il sistema nella sostanza si basa sulla tensione che si crea sul filo fra cimino e galleggiante e consiste nel ferrare semplicemente avvolgendo con il mulinello senza spostare minimamente il cimino .
Si ottiene in questo modo una ferrata immediata che difficilmente và a vuoto , ovvio che la frizione va tenuta abbastanza serrata e allentata solo dopo la ferrata con il pesce in canna .
Comunque non sempre é possibile affondare il filo ad esempio sulle scogliere se non hai nel sottoriva un fondale che sprofonda rapidamente difficilmente riuscirai a affondare il filo senza fare capitare lo stesso sotto patelle o fra le valve di una cozza , allora é il caso di usare un filo in bobina con tendenza al galleggiamento tipo i siliconati che purtroppo quasi sempre sono molto vistosi o in alternativa usare un buon fluorocoated , cioé con rivestimento in fluorocarbon che rende il nylon praticamente impermeabile , in questo caso la pancia che si crea con la corrente và eliminata alzando la canna e depositando il filo a monte della corrente .
 
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Atleta di "rango" (sigh!) del fu Long Casting Latina VINTAGE ADMIRER [ già ma.si.sa.]

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CITAZIONE (Henryfish @ 29/11/2020, 16:19) 
CITAZIONE (Labrofish @ 28/11/2020, 14:30) 
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lo scorso anno comprai una canna da inglese 3 pezzi 13” per usarla in mare, sono rimasto affascinato dai materiali e dallo stile; l’ho usata un po’ di tempo e anche con soddisfazione infatti mi ha regalato 2 belle spigole in porto. Poi l’ho un po’ lasciata , la maggior difficoltà che ho incontrato nella pratica di questa bella disciplina era il controllo del filo in bando.

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A fine lancio trattengo, poi ritiro leggermente per affondare il filo e poi mi fermo, ma mi accorgo che il filo non rimane dritto tra me e il galleggiante e sotto l’azione delle correnti crea una bella pancia, se il filo non fosse affondato potrei alzare la canna e recuperare un po’ del filo in bando, ma con il filo affondato appena recupero un po’ , per effetto dell’attrito con l’acqua mi affonda il galleggiante e mi percorre tutta la pancia del filo.

Sbaglio io qualcosa? Forse è meglio pescare con il filo non affondato? Dovrei pescare con grammature più elevate?

Grazie a chi mi risponderà

La tecnica inglese é a mio modo di vedere una tecnica che non dovrebbe mancare mai nel bagaglio tecnico del pescatore di mare e diciamo pure che sicuramente in certe giornate può fare davvero la differenza.
Ma veniamo al tuo problema ...lamenti il fatto che il filo non rimane dritto e fa la pancia ...e ti dico che é abbastanza normale ,possiamo solo cercare di rendere questo problema meno difficile da gestire , usando magari un filo sottile in bobina perché la corrente influisce pesantemente su di esso , anche la scelta del galleggiante ha molta importanza e scegliere forme come gli straight dal corpo sottile aiuta a fendere l'acqua in modo migliore e anche meglio se dotati di insert abbastanza lungo che aiuta ad avere contemporaneamente sensibilità in mangiata ma anche a portare il filo sotto il galleggiante più in profondità.
La corrente in mare é spesso superficiale e pertanto più riusciremo a avere il filo in profondità e meno il problema sarà evidente , possiamo aiutarci anche con la vetta della canna che dopo il lancio puoi tenere immersa in acqua e quindi in questo caso una canna un pò più lunga della tua aiuterebbe di certo .
Un problema con la vetta immersa in acqua può essere rappresentato dall'eseguire la ferrata e non é un problema da poco perchè se andiamo a ferrare nel modo classico possiamo addirittura rompere la vetta se la canna non è di quelle robuste e inoltre con la ferrata classica spesso si arriva in ritardo sulla stessa .
Dopo diverse prove effettuate ho trovato un sistema a mio parere molto valido e che non comporta alcun rischio per la canna e arriva sulla ferrata in modo veloce e efficace ,il sistema nella sostanza si basa sulla tensione che si crea sul filo fra cimino e galleggiante e consiste nel ferrare semplicemente avvolgendo con il mulinello senza spostare minimamente il cimino .
Si ottiene in questo modo una ferrata immediata che difficilmente và a vuoto , ovvio che la frizione va tenuta abbastanza serrata e allentata solo dopo la ferrata con il pesce in canna .
Comunque non sempre é possibile affondare il filo ad esempio sulle scogliere se non hai nel sottoriva un fondale che sprofonda rapidamente difficilmente riuscirai a affondare il filo senza fare capitare lo stesso sotto patelle o fra le valve di una cozza , allora é il caso di usare un filo in bobina con tendenza al galleggiamento tipo i siliconati che purtroppo quasi sempre sono molto vistosi o in alternativa usare un buon fluorocoated , cioé con rivestimento in fluorocarbon che rende il nylon praticamente impermeabile , in questo caso la pancia che si crea con la corrente và eliminata alzando la canna e depositando il filo a monte della corrente .

Che mulinelli utilizzi per questa specifica situazione?
I classici Shimano con fighting drag? O i full controll o altro?
 
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view post Posted on 29/11/2020, 18:42
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Ok, grazie a tutti!

Purtroppo in mare, che sia porto o mare aperto, le correnti ci sono e l’uso dell’inglese non è semplicissimo.
Se non affondo il filo tanto vale pescare con la bolognese e galleggiante normale. È vero che il galleggiante inglese unisce peso e sensibilità ma oltre una certa distanza a me non conviene pescare perché diventa limitante il discorso pasturazione. Una fionda a bigattini copre massimo 20-25 metri e a quella distanza con una 7 metri e un galleggiante piombato 2+1 ci arrivo.
 
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view post Posted on 29/11/2020, 19:15
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Però scusate, un altra domanda:

Pescando nelle condizioni che ho scritto nel primo post, secondo voi ha più senso pescare con un galleggiante 8+2 o visto che è scorrevole meglio mettere un galleggiante da 8 con un pallettone da 6 e poi una scalatura di circa 2 gr ?

Cioè, quando si pesca scorrevoli, quindi su profondità oltre i 5-6 metri, ha senso usare un galleggiante piombato o meglio metterne uno da piombare e mettere la piombatura sulla lenza rendendo così il sistema pescante più stabile e rigido?
 
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view post Posted on 29/11/2020, 19:54
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CITAZIONE (RaiS® @ 29/11/2020, 17:40) 
CITAZIONE (Henryfish @ 29/11/2020, 16:19) 
La tecnica inglese é a mio modo di vedere una tecnica che non dovrebbe mancare mai nel bagaglio tecnico del pescatore di mare e diciamo pure che sicuramente in certe giornate può fare davvero la differenza.
Ma veniamo al tuo problema ...lamenti il fatto che il filo non rimane dritto e fa la pancia ...e ti dico che é abbastanza normale ,possiamo solo cercare di rendere questo problema meno difficile da gestire , usando magari un filo sottile in bobina perché la corrente influisce pesantemente su di esso , anche la scelta del galleggiante ha molta importanza e scegliere forme come gli straight dal corpo sottile aiuta a fendere l'acqua in modo migliore e anche meglio se dotati di insert abbastanza lungo che aiuta ad avere contemporaneamente sensibilità in mangiata ma anche a portare il filo sotto il galleggiante più in profondità.
La corrente in mare é spesso superficiale e pertanto più riusciremo a avere il filo in profondità e meno il problema sarà evidente , possiamo aiutarci anche con la vetta della canna che dopo il lancio puoi tenere immersa in acqua e quindi in questo caso una canna un pò più lunga della tua aiuterebbe di certo .
Un problema con la vetta immersa in acqua può essere rappresentato dall'eseguire la ferrata e non é un problema da poco perchè se andiamo a ferrare nel modo classico possiamo addirittura rompere la vetta se la canna non è di quelle robuste e inoltre con la ferrata classica spesso si arriva in ritardo sulla stessa .
Dopo diverse prove effettuate ho trovato un sistema a mio parere molto valido e che non comporta alcun rischio per la canna e arriva sulla ferrata in modo veloce e efficace ,il sistema nella sostanza si basa sulla tensione che si crea sul filo fra cimino e galleggiante e consiste nel ferrare semplicemente avvolgendo con il mulinello senza spostare minimamente il cimino .
Si ottiene in questo modo una ferrata immediata che difficilmente và a vuoto , ovvio che la frizione va tenuta abbastanza serrata e allentata solo dopo la ferrata con il pesce in canna .
Comunque non sempre é possibile affondare il filo ad esempio sulle scogliere se non hai nel sottoriva un fondale che sprofonda rapidamente difficilmente riuscirai a affondare il filo senza fare capitare lo stesso sotto patelle o fra le valve di una cozza , allora é il caso di usare un filo in bobina con tendenza al galleggiamento tipo i siliconati che purtroppo quasi sempre sono molto vistosi o in alternativa usare un buon fluorocoated , cioé con rivestimento in fluorocarbon che rende il nylon praticamente impermeabile , in questo caso la pancia che si crea con la corrente và eliminata alzando la canna e depositando il filo a monte della corrente .

Che mulinelli utilizzi per questa specifica situazione?
I classici Shimano con fighting drag? O i full controll o altro?

Si Rais uso dei twin power RB e aspire RA con fighting drag
 
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view post Posted on 29/11/2020, 20:21
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CITAZIONE (Labrofish @ 29/11/2020, 18:42) 
Ok, grazie a tutti!

Purtroppo in mare, che sia porto o mare aperto, le correnti ci sono e l’uso dell’inglese non è semplicissimo.
Se non affondo il filo tanto vale pescare con la bolognese e galleggiante normale. È vero che il galleggiante inglese unisce peso e sensibilità ma oltre una certa distanza a me non conviene pescare perché diventa limitante il discorso pasturazione. Una fionda a bigattini copre massimo 20-25 metri e a quella distanza con una 7 metri e un galleggiante piombato 2+1 ci arrivo.

Labrofish pescare all'inglese non significa per forza affondare il filo , anche se é quello che pensano molti che praticano questa tecnica in realtà non é proprio cosi , nella pesca anche in fiume con corrente che non consente di pescare con filo affondato gli inglesi pescano con il filo in superficie.
Inoltre non ho detto che devi pescare più lontano di 20/25 metri che é gia una discreta distanza ma ti suggerisco di utilizzare galleggianti straight da 2 a 4 gr.
Questa tecnica in ogni caso la devi vedere più che altro come complementare alla bolognese da usare in situazioni con acqua con poca corrente , immagina solo di volere insidiare spigole a distanza di 25 metri che sono negli strati superficiali ,con questa tecnica lo fai al massimo mentre con la bolognese non ci riusciresti saresti costretto a lenze pesanti.
 
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view post Posted on 29/11/2020, 20:40
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Ok Henry, ma mettiamo che le spigole sono a 20 metri di distanza e mangiano ad una profondità superiore ai 5 metri. Chiedo: meglio usare un piombato es. 8+2 oppure usare un galleggiante spiombato e mettere la piombatura sulla lenza es pallettone da 8gr + 2 gr di scalatura ?
E questo come si ripercuote sulla lenza nel tratto dal galleggiante alla canna? Otterrei una migliore rigidità del sistema con meno lenza in bando?
 
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view post Posted on 29/11/2020, 20:40
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CITAZIONE (Henryfish @ 29/11/2020, 19:54) 
CITAZIONE (RaiS® @ 29/11/2020, 17:40) 
Che mulinelli utilizzi per questa specifica situazione?
I classici Shimano con fighting drag? O i full controll o altro?

Si Rais uso dei twin power RB e aspire RA con fighting drag

Immaginavo, in questi frangenti è comodissimo il fighting drag, grazie per le dritte.
 
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Rod77
view post Posted on 29/11/2020, 21:41




CITAZIONE (Labrofish @ 29/11/2020, 20:40) 
Ok Henry, ma mettiamo che le spigole sono a 20 metri di distanza e mangiano ad una profondità superiore ai 5 metri. Chiedo: meglio usare un piombato es. 8+2 oppure usare un galleggiante spiombato e mettere la piombatura sulla lenza es pallettone da 8gr + 2 gr di scalatura ?
E questo come si ripercuote sulla lenza nel tratto dal galleggiante alla canna? Otterrei una migliore rigidità del sistema con meno lenza in bando?

scusa se non sono Harry!
A quella distanza ci arriva la fionda.magari incolli.lo spot che mi ispira all inglese è un bel interno porto anche con buon fondo dove le correnti saranno decisamente più attenuate.altrimenti in altri siti sempre l'eterna bolognese.se non avessi la canna lunga abbastanza in base al fondo mi resterebbe scorrevole italiano che addirittura per me se la cava meglio con corrente più vivace.secondo i miei approcci in correnti fastidiose l'inglese non è sempre la migliore scelta in mare.almeno che non usi il gambero a babbo morto.ma è tutt altro.io usaerei sempre e comunque una bolognese da almeno 6 metri.nel tuo caso proverei così:su un fondale da 5a9 metri diciamo.galleggiante da 6/8 gr ad un 12/16 grammi.
Da 1,50 + 2 gr ad almeno +4/5 grammi.lenza a bottone di camicia.piombi grossi.o bulck.finale da cm 1,20 ad 80/90.
Il tutto sempre modulabile in base a spot e correnti.
Canna bassa o con cima/sottovetta in acqua in certi casi.filo teso!
 
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view post Posted on 29/11/2020, 23:10
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CITAZIONE (Labrofish @ 29/11/2020, 20:40) 
Ok Henry, ma mettiamo che le spigole sono a 20 metri di distanza e mangiano ad una profondità superiore ai 5 metri. Chiedo: meglio usare un piombato es. 8+2 oppure usare un galleggiante spiombato e mettere la piombatura sulla lenza es pallettone da 8gr + 2 gr di scalatura ?
E questo come si ripercuote sulla lenza nel tratto dal galleggiante alla canna? Otterrei una migliore rigidità del sistema con meno lenza in bando?

Come ho detto é una tecnica che va utilizzata quando si ritiene che può essere più produttiva rispetto ad altre tecniche , probabilmente non è questo il caso dove sceglierei sicuramente una bolognese , ma puoi comunque utilizzarla , in ogni caso é meglio evitare dei galleggianti con portata fissa che come in questo caso potrebbe non essere sufficente a fare scorrere in maniera efficace il galleggiante , meglio utilizzare dei galleggianti di quelli con rondelle di piombo o ottone asportabili , e su profondità di 5/6 metri , a quella distanza un galleggiante da 10 gr. potrebbe essere un buon compromesso ,si toglie piombo al pilota per lasciare in lenza 3.5 gr. di piombo necessari per uno scorrimento adeguato , a circa due metri dall'amo facciamo un bulk di piombi inglesi con 2 x AAA(0.8 gr.) 3 x BB (0.4 gr.) e a aprire verso il basso 3 pallini del 6 (0.130 gr. ) 2 del 7(0.09 gr. ) 2 del 8 (0.70) con 60 cm di terminale dello 0.10/0.11 e amo piccolo del 20/22 .
Questa grosso modo la lenza che farei per pescare su un simile fondale , per quanto riguarda il bando é funzione della corrente presente e quindi molto difficile da prevedere .
 
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view post Posted on 30/11/2020, 12:51
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Come detto dal buon Henry, se peschi con lo scorrevole qualche grammo sul bulk devi metterlo, altrimenti non ti scorre bene...Non solo per l'attrito sul galleggiante, ma frenano anche le spire sulla bobina.
Se vuoi pescare il più leggero possibile, è meglio non usare gli attacchini per il galleggiante, ma fare passare il filo direttamente dall'anellino del gallo, che fa sempre meno attrito avendo meno superficie a contatto con il filo.
Se tari bene, non ti preoccupare di qualche grammo in più....le spigole le prendi lo stesso.

L'inglese in mare,quando possibile, è fantastica....pescare a 25/30 metri con un inglese, non ha niente a che vedere con una bolognese...anche solo per la velocità di ferrata
 
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view post Posted on 30/11/2020, 14:59
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Ragazzi, vi ringrazio tutti per i consigli, sto cercando di calibrare bene le mie lenze per poter sfruttare il più possibile la pesca all’inglese in mare nelle varie situazione ad eccezione, ovvio, di quando c’è mare mosso. Come già detto, manovrare una inglese 3 pezzi con montature efficaci in mare mi regala delle sensazioni che una bolognese non mi arriva a dare ...

La prova che volevo fare è quella di non usare più galleggianti piombati ( anche regolabili) quando pesco in profondità ma mettere tutto il piombo nel bulk e poi variare sotto la lenza in funzione delle condizioni e della specie da insidiare
 
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25 replies since 28/11/2020, 14:30   1346 views
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