| Riprendo l' argomento, che ritengo molto interessante.i granchi li faccio in loco,basta fare qualche passo lungo il bagnasciuga calcando un piede e guardare se si formano bolle. Sotto le bolle c' è il granchio, ovviamente la famosa granchiella,che è più indicata di un granchio di fosso nero, anche se non disdegnano lo stesso, per esperienza la granchiella è migliore in taluni spot. Per recuperare i granchi si può usare una sarda infilata su uno stecco, ponendola appena dentro il mare. Per l' innesco ci sono varie teorie, c' è chi elimina le zampe posteriori, ma secondo me ferisce il granchio,che inevitabilmente ha minor vitalità, e chi inserisce l' amo facendolo passare tra le due zampe in modo tale da impedirne l' insabbiamento. Io lo innesco così, senza elastici e senza niente. Molti lo innescano come in foto del post, ottimo innesco, ma laborioso ed èpossibile che un orata possa schiacciare l' amo senza agganciarsi. La spigola ingoia di foga e automaticamente si aggancia, l' Orata no, ha bisogno di più tempo, meno che non si allabbri la prima volta che risputa l' esca. Un sistema che usiamo noi per le orate è la sostituzione dell' amo con un ancorotto modificato, in pratica tagliamo un amo realizzando due ami a 180°. Quando lo prende in bocca o uno o l' altro pezzo la agganciano, senza darle grande manovra per evitare di essere allamata. Cmq per le orate, come per i saraghi, un bel pezzetto di seppia è forse migliore del granchio, almeno in spot con presenza di scogli e periodo febbraio- giugno, ma non la disdegnano neppure in agosto settembre, importante ci siano scogli vicini, se invece si pesca in fondali sabbiosi, il granchio e il cannolicchio. Scusate l' ot
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