CITAZIONE (Gianki61 @ 21/4/2020, 12:10)
CITAZIONE (Danilo-59 @ 21/4/2020, 11:53)
Ma solo Simone ci è arrivato?
CITAZIONE (RaiS® @ 20/4/2020, 23:59)
Parla a nome dei tesserati FIPSAS e pensa semmai dovessero concedergli qualcosa quanti si andranno a tesserare...
Ma più realisticamente immagino le risate che si saranno fatti leggendo la sua proposta 😂😂😂
Non è che, per caso, voglia portare da 200mila a 2 milioni gli iscritti?
Perché, vuole che peschino solo gli iscritti? non mi sembra ci sia scritto quello, facciamo così, visto che non ti senti rappresentato dalla fipsas, prepara una bella letterina, poi la scarichiamo, la firmiamo e la mandiamo al nostro politico di riferimento, se non ne hai al Papa, magari ci ascoltano...
E non è vero che parla solo a nome degli iscritti, ma parla a nome di tutti i pescatori, compreso, ripeto, quelli di mare che con la tessera fipsas ci si puliscono il c..o!
Non è scritto, ma lo si può intuire.
Eccoti la lettera:
LETTERA DA INVIARE ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
[email protected]DATA…………..
Egregio Sig. Presidente Giuseppe Conte
L’emergenza sanitaria legata al coronavirus sta segnando profondamente il nostro tessuto sociale economico e produttivo.
Dopo la fase acuta di tale emergenza ci stiamo lentamente avvicinando alla tanta auspicata fase 2 che dovrà, gradualmente, far ripartire il Paese seppure con una serie di accortezze. Immagino le tante pressioni che riceverete per far ripartire il motore produttivo e sociale; tra queste ci sono pure le aziende e i negozi che producono e vendono articoli per la pesca sportiva e ricreativa.
La fase 2 prevederà sicuramente anche la ripresa di una serie di attività sportive e ricreative che non creino assembramenti e che potranno essere svolte rispettando il distanziamento sociale e l’utilizzo di appositi strumenti di prevenzione come le mascherine. La pratica della pesca sportiva ricreativa rientra perfettamente in questo genere di attività perché al pari di una passeggiata in solitaria, può essere praticata da soli e in totale sicurezza e, per la normativa anche prima del covid-19, prevede il rispetto di una distanza obbligatoria tra pescatore e pescatore di circa 10 metri, questo perché pescare comporta necessariamente una distanza tra un pescatore e l’altro.
Posso affermare con certezza che la pesca sportiva ricreativa evita qualsiasi forma di assembramento, anche gli spostamenti tra la propria abitazione ed il luogo di pesca (fiume, lago, mare) possono essere effettuati individualmente e con propri mezzi.
Se un pescatore dovesse essere fermato in un controllo dalle forze dell’ordine potrebbe tranquillamente produrre un’autocertificazione allegando la propria licenza di pesca per le acque interne, oppure la comunicazione per la pratica di pesca in mare, o eventuale tessera federale.
Attraverso le regole del distanziamento sociale tra clienti può essere garantito l’afflusso in totale sicurezza ai negozi da pesca , dove i pescatori si riforniscono di esche ed attrezzature, alle aziende produttrici dove i negozianti possono rifornirsi e ai laghi di pesca a pagamento dove i pescatori possono recarsi; il distanziamento sociale e l’uso delle mascherine diverrebbero obbligatori per accedere alle attività sopra citate.
Per quanto sopra esposto risulta palese , secondo me, che la pratica della pesca sportiva e ricreativa non comporti particolari rischi e ritengo che non si possa penalizzare ulteriormente un settore ricreativo, ma anche economico, che coinvolge milioni di persone in Italia e che muove un indotto rilevante.
Pertanto le chiedo di consentire la pratica della pesca sportiva e ricreativa prevedendone la ripresa con l’avvio della fase 2 dell’emergenza Covid-19.
Colgo l'occasione per ringraziarla anticipatamente e porgerle cordiali saluti
NOME COGNOME