In mezzo scorre il fiume

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view post Posted on 5/4/2020, 23:13

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"In mezzo scorre il fiume" è un piccolo capolavoro della letteratura americana del 1976 scritto da Norman Maclean alla bella età di 74 anni. Scritto in uno stile a volte scanzonato, a volte filosofico, profondamente introspettivo, ripercorre i ricordi di vita dell'autore seguendo il filo della pesca a mosca e sorretto dalla tensione del rapporto dell'autore con la propria famiglia e col fratello Paul in particolare. Vi si trovano innumerevoli perle, a partire dall'incipit: "Nella mia famiglia non c'era una chiara linea di demarcazione fra religione e pesca a mosca" per poi incontrarne altre innumerevoli durante la lettura " Mio padre possedeva sicurezze incrollabili su certe cose inerenti l'universo. Per lui, tutte le cose buone - dalle trote alla salute eterna - derivavano dalla grazia e la grazia dall'arte e l'arte non è una cosa facile". Ancora "Quando si è adolescenti - e forse per tutta la vita - aver tre anni più del proprio fratello significa considerarlo un bambino. Comunque io sapevo già che sarebbe diventato un maestro della canna da pesca. Oltre a un buon tirocinio, possedeva le necessarie qualità extra - genio, fortuna e un'assoluta sicurezza..... Dovevamo far molta attenzione nei nostri rapporti. Io lo consideravo spesso un bambino, ma non potevo mai trattarlo come tale. Non fu mai "il mio fratellino". Era maestro d'un 'arte. Non voleva consigli né soldi, né aiuto dal fratello maggiore, e alla fine non fui in grado di darglielo, l'aiuto di cui aveva bisogno". Ancora, prendendo qua e là "Non c'è castigo divino più improvviso per il corpo e l'anima che perdere un pesce grosso, dato che deve pur esserci una lieve transizione tra la vita e la morte. Ma, con un pesce grosso, un attimo prima il mondo è nucleare e quello dopo è scomparso. Così. Andato. Il pesce è andato e tu sei estinto, tranne che per un bastone da poco più di cento grammi al quale è attaccata un po' di lenza e un filo semitrasparente di intestino di gatto al quale è legato un pezzettino di acciaio svedese ricurvo al quale è attaccato un pezzetto di piuma di collo di pollo". Ancora " Fu in quel posto, in quel momento, mentre aspettavo mio fratello che cominciai questa storia, anche se, naturalmente, ancora non sapevo che le storie della vita sono spesso più simili ai fiumi che non ai libri. Ma sapevo che una storia era cominciata, forse molto tempo prima, vicino al rumore dell'acqua. E sentivo che più avanti avrei incontrato qualcosa che non si sarebbe mai eroso, e che ci sarebbe stata un curva brusca, cerchi profondi, un deposito, e la quiete". Fra aneddoti spassosissimi e momenti di riflessione profonda il libro si snoda veloce fino ad un finale struggente che è meglio non anticipare qua. In Italia il libro è edito da Adelphi. Robert Redford ne ha tratto un film, con una fotografia bellissima, ed il film è ottimo, ma inevitabilmente non può riproporre le riflessioni intime contenute nel libro. E' davvero una bella lettura che consiglio a chi ama la pesca e la vita tutta.
 
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view post Posted on 5/4/2020, 23:21
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Canna fissa

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Grazie per la bella recensione. Lessi il libro diversi anni fa e lo trovai gradevole.
 
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