Galleggianti

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view post Posted on 6/5/2018, 19:22
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I miei vecchi galleggi acquistati in un negozio bar trattoria nelle vicinanze del Po a Crescentino,
Storico negozio, ti veniva servito il caffe o l'aperitivo o i bigatti nello stesso locale ahahah
I galleggi in questione sono quelli rossi in foto, sono anonimi ormai hanno più di 25 anni ma sono ancora perfetti e ne ho una buona scorta, hanno però una verniciatura molto spessa e per la pesca che faccio ora in Romagna non molto adatti a parte il fatto che non ne ho sotto al grammo
Quelli nuovi sono quelli grigi,sono due modelli, mi trovo molto bene, hanno però una verniciatura molto fine, che forse, li fa funzionare meglio ma sono molto inclini a rovinarsi velocemente, per ovviare ho adottato questo sistema, ogni tanto gli do una passata con della cera e mi pare che il risultato sia più che buono
Addirittura mi pare che funzionino meglio
è una mia impressione o è possibile?


IMG_1321I
 
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view post Posted on 6/5/2018, 21:45
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non so rispondere alla tua domanda Davide, ma sono preoccupato a sapere che un giorno arriverò anche io a "verniciare" il galleggianti :lol:
 
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solobolo
view post Posted on 7/5/2018, 00:32




Davide che problema ti danno i Vincent?...sono a filo passante giusto? Si screpola la vernice? I miei li sto usando poco e per ora reggono....devo verificare tra un po' quello che succederà. A riguardo della cera Ambra per caso pensi che possa aumentarne la portata rendendoli ulteriormente idrorepellenti? Inoltre vorrei sapere da quanto la usi...nel senso stai attento che cmq è una cera a solvente e alla lunga potrebbe (è una supposizione la mia eh...non lo so di preciso) rovinare la vernice
 
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view post Posted on 7/5/2018, 06:17
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Andrea, vista la tua partenza mi sa che farai anche di peggio! ahahah

Franco, si a fio passante, si screpolano e perdono la portata mi è già successo di dover togliere un pallino a volte 2, si sta parlando di grammature infinitesimali 0, 10 a max 1 grammo

Dici? la uso da un paio di mesi gli ingredienti sono due, acquaragia vegetale estratta dalle gemme di pino e cera d'api
 
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view post Posted on 7/5/2018, 07:37

adesso arranco meno :-)

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una mano di epossidica no?
 
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solobolo
view post Posted on 7/5/2018, 10:06




@ Davide :Si anche a me capita la perdita di portata su altri modelli che uso più frequentemente...in particolare quelli più tondeggianti non passanti che logicamente si segnano spostando il fondo e quando hai la fortuna di prendere qualche bel pesce...così ebbi la geniale idea di "rinforzarli" con un velo di cianoacrilato (attack et similia) che malauguratamente scioglie la vernice....cosi mi ritrovai un paio di galleggianti da finire di sverniciare e riverniciare da capo :lol: ....penso che la soluzione proposta da Mauro sia valida...più che altro perchè l'epossidica dovrebbe creare un film più duro rispetto ad altre vernici e quindi resistente al passaggio del filo esternamente al corpo....unici problemi che si potrebbero verificare sono: diminuzione della portata nelle misure piccolissime tipo 0,05 oppure incompatibilità con la vernice sottostante...se qualcuno ha già provato ci dirà la sua. Poi ci sarebbe un altra cosa....Davide hai notato anche te che praticamente tutti i modelli hanno disuniformità di portata, rispetto al dichiarato, sia tra esemplari dello stesso modello che tra modelli diversi? Parlando di misure piccole diciamo da 0,05 a 0,50 Gr. Posso capire la balsa che essendo un materiale naturale è più difficile da gestire come margine di errore ma a me questa cosa è capitata anche con galleggianti prodotti in rohacell che sono si uniformi tra se stessi ma mi sembra che portino meno del dichiarato
 
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view post Posted on 7/5/2018, 10:30
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Quando li uso io stesso modello ho il 50% di probabilità di buttarli entro le 5 pescate.
Il problema è che sono in un legno moolto tenero e spesso si schiaccia anche solo a ferrare o maneggiarlo si rovina .
Secondo me non sono pensati
Per pescarci barbi e cavedani sopra il kg non ne hanno la robustezza.
Questa è la mia personale opinione .
Facci sapere come reagiscono alla cera nel tempo ;)
 
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view post Posted on 7/5/2018, 11:21
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"Nonno Bidente"

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CITAZIONE (crissss @ 7/5/2018, 11:30) 
Quando li uso io stesso modello ho il 50% di probabilità di buttarli entro le 5 pescate.
Il problema è che sono in un legno moolto tenero e spesso si schiaccia anche solo a ferrare o maneggiarlo si rovina .
Secondo me non sono pensati
Per pescarci barbi e cavedani sopra il kg non ne hanno la robustezza.
Questa è la mia personale opinione .
Facci sapere come reagiscono alla cera nel tempo ;)

Quel modello è pensato per pescare nei nostri fiumi appenninici ed è stato concepito con lo scopo di fregare grosso barbi e cavedani. Quei galleggianti però sono un enorme compromesso: da una parte sono fragili; dall'altra sono molto sensibili, con una verniciatura leggerissima e dal colore neutro (infastidiscono un pochino meno i pesci a galla) e, visto appunto l'irrisorio velo di vernice, sono più piccoli di altri galleggianti con la stessa portanza. Il modello in questione, se ho visto bene, è il "Bidente" e il nome la dice tutta.
 
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view post Posted on 7/5/2018, 11:44
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CITAZIONE (Rumagnulaz @ 7/5/2018, 12:21) 
CITAZIONE (crissss @ 7/5/2018, 11:30) 
Quando li uso io stesso modello ho il 50% di probabilità di buttarli entro le 5 pescate.
Il problema è che sono in un legno moolto tenero e spesso si schiaccia anche solo a ferrare o maneggiarlo si rovina .
Secondo me non sono pensati
Per pescarci barbi e cavedani sopra il kg non ne hanno la robustezza.
Questa è la mia personale opinione .
Facci sapere come reagiscono alla cera nel tempo ;)

Quel modello è pensato per pescare nei nostri fiumi appenninici ed è stato concepito con lo scopo di fregare grosso barbi e cavedani. Quei galleggianti però sono un enorme compromesso: da una parte sono fragili; dall'altra sono molto sensibili, con una verniciatura leggerissima e dal colore neutro (infastidiscono un pochino meno i pesci a galla) e, visto appunto l'irrisorio velo di vernice, sono più piccoli di altri galleggianti con la stessa portanza. Il modello in questione, se ho visto bene, è il "Bidente" e il nome la dice tutta.

Be sono pensati per essere usati in condizioni allora dove diventano quasi usa e getta .
Per contro sono ottimi galleggianti e io li uso nel 90 % dei casi
 
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view post Posted on 7/5/2018, 12:14
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HARRY LA CAROGNA

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I galleggianti, anche quelli più "eterni" ha senso ripararli non troppe volte nella loro vita.

Questo quando parliamo di grammature consistenti, da 4-5 a 25 grammi.

Questo perché la perdita di portata che ha come effetto collaterale una leggera riverniciata è molto poco influente, se effettuato 1-2 volte nella vita dell'oggetto.

Su galleggianti molto fini dire che sono "usa e getta" è realistico per certi prodotti. Lo è meno per altri ma è comunque un fatto da tenere in considerazione.

Utilizzando molto i Michelle e i Deborah ho notato che pur essendo a filo passante e quindi per natura molto robusti, nelle versioni più leggere, sotto 2 grammi, la verniciatura e la finitura tendono a saltar via dopo un po' di utilizzi.

A quel punto o si accetta di mettere un puntino di colla sul colletto per evitare che beva e si continua ad usarlo ancora per un po' oppure se ne prende uno di nuovo.

Parlo dei michelle in particolare perchè nelle versioni sotto 0,50 grammi sono molto sensibili ed adeguati all'appennino ma anche abbastanza fragili.

I bidente sono un'estremizzazione del concetto di galleggiante: poca vernice e di conseguenza molta più sensibilità. Va da se che la resistenza sarà quel che sarà.

Secondo me questi, per ironia della sorte rendono al meglio delle loro caratteristiche quando sono intorno al grammo, poco sopra o poco sotto.

Quando si scende decisamente, da 0,30 a 0,05, la dimensione del galleggiante è comunque talmente piccola da risultare abbastanza ininfluente.

Ci sono galleggianti tecnicamente eterni, tipo i tubertini serie Pro 106 , che sono spessi nello strato di finitura e costruiti con materiali estremamente solidi ma che, viceversa, non hanno la sensibilità adeguata per fare certe pesche. (infatti li uso solo in acque molto veloci oppure per pescare barbi in po' e corsi simili)

CITAZIONE (veerag @ 7/5/2018, 07:17) 
Dici? la uso da un paio di mesi gli ingredienti sono due, acquaragia vegetale estratta dalle gemme di pino e cera d'api

L'acqua ragia vegetale o trementina non va d'amore e d'accordo con diverse vernici essendo un solvente.

Facci attenzione.

Io al posto tuo li lascerei come nascono, eventualmente compra anche un galleggiante un po' più robusto da intercambiare quando quel modello non è prettamente richiesto (se peschi non a galla e con profondità superiore al metro, per esempio, certi galleggianti non sono strettamente necessari)
 
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view post Posted on 7/5/2018, 13:50
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Grazie per gli interventi
 
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view post Posted on 7/5/2018, 14:12
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Nostalgia della Savetta.......

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Io ormai sono arrivato alla conclusione che quando un galleggiante inizia "a bere" lo butto , salvo che sia magari un segnetto min imo che una goccina di Superattack risolve
Tenerlo, perderci tempo a ripararlo, ma soprattutto non avere più certezze in pesca mi ha fatto passare la voglia di stare a ripararli ad ogni costo ( cosa che cmq ho fatto per anni )
 
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view post Posted on 7/5/2018, 14:19

adesso arranco meno :-)

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sinceramente mai avuti questi problemi
un velo di epossidica bicomponente li rende più duri
una siringa doppia, che farebbe 300 galleggianti, va sui 7 euro, salvo trovare le offerte lidl, però dura 1 o massimo 2 anni
vale la pena? forse no ma io la uso per altro e quindi mi viene comoda
e ho galleggianti a filo esterno di 20-30 anni, riverniciati 3 o 4 volte
tanto anche l'epossidica data a pennello si consuma, sulle esche è evidente, sui galleggianti meno ma si consuma lo stesso
 
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solobolo
view post Posted on 7/5/2018, 14:45




Anche il "nuovo" materiale rohacell non ha risolto del tutto il problema della scarsa robustezza, sempre in tema di galleggianti piccoli (da 0,50 in giù). Ho provato i Tubertini r18 in due forme (goccia e pera rovesciata)....sono ben fatti e funzionali non c'è che dire ma a me sembra che portino un capellino meno del dichiarato e soprattutto non sono poi così più durevoli di quelli in balsa come si potrebbe pensare....ne ho rotti alcuni nella parte più fine del corpo cioè il punto di innesto dell'astina di segnalazione nel modello a goccia e nel punto di innesto della deriva nel pera rovesciata....cmq tendo a precisare dopo un uso abbastanza intensivo e alcune pescate...non alla seconda ferrata. Hanno un vantaggio: mantengono costante nel tempo la loro portata perchè non assorbono acqua. Uno dei problemi maggiori dei galleggianti in balsa è propio questo, specialmente nelle misure piccole e propio nei modelli passanti che presentano un tubino cavo inserito nel corpo....alle estemità di esso alla lunga filtra acqua...anche se debbo dire onestamente che ad esempio i modelli Vincent sono abbastanza curati sotto questo aspetto. Poi, per opinione strettamente personale, credo che la balsa di qualità sia ancora imbattibile come sensibilità, stabilità,entrata in pesca ecc...anche se queste caratteristiche vengono influenzate anche da altri fattori naturalmente come le verniciature, il dimensionamento delle varie parti ecc... D'altra parte se il rohacell non l'ha del tutto soppiantata un motivo ci sarà e non penso sia solo una questione di costi. Ho sempre sentito opinioni positive sul Michelle di Milo e il fatto che sia in produzione da moltissimi anni è una conferma di questo...però ho avuto dei problemi con altri modelli passanti di Milo...in particolare con una vecchia serie di Koi e con i modelli Savio Gerardix x2 e Savio Gerardix x4...hanno delle derive talmente pesanti che non rispettano assolutamente la portata dichiarata....sono veramente sovrastimati...ora essendo galleggianti da carpodromo...magari sono io che non li so usare...o magari li uso in fiume.... impropiamente quindi....non saprei...fatto sta che sono sballati di almeno 0,20 se non 0,30 gr...tanta roba per pesi sotto al grammo

CITAZIONE (sandro-mi @ 7/5/2018, 15:12) 
Io ormai sono arrivato alla conclusione che quando un galleggiante inizia "a bere" lo butto , salvo che sia magari un segnetto min imo che una goccina di Superattack risolve
Tenerlo, perderci tempo a ripararlo, ma soprattutto non avere più certezze in pesca mi ha fatto passare la voglia di stare a ripararli ad ogni costo ( cosa che cmq ho fatto per anni )

Effettivamente Sandro, soprattutto per roba sotto al grammo quindi sensibilissima, uno sballamento anche leggero della portanza li rende quasi inutilizzabili....tenendo conto che per galleggianti di buona qualità così piccoli in balsa siamo sugli 1,80 - 2,00 euro ( ci sono anche di ottimi e più cari) la riparazione non vale la pena. Oltretutto a me durano anche abbastanza....quindi il prezzo di acquisto di diluisce ulteriormente :lol: Lo sai cos'è....è che noi pescatori fondamentalmente siamo anche degli "aggeggioni" e ci piace passare del tempo modificando adattando o rassettando le nostre attrezzature, se facessimo il conto delle ore "perse" così saremmo ricchi ad esser andati a lavorare :lol: ....anche questa è pesca...almeno per me. Poi dobbiamo tener conto del valore affettivo che per qualche motivo o ricordo particolare ci lega a degli oggetti così insignificanti....abbiamo bancali pieni di scatoloni pieni di attrezzature però l'occhio e la mano cascano sempre su quei tre quattro oggetti "sacri" che se manca quelli quasi non si inizia a pescare :roflmao:
 
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view post Posted on 7/5/2018, 15:14
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HARRY LA CAROGNA

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CITAZIONE (solobolo @ 7/5/2018, 15:45) 
Ho sempre sentito opinioni positive sul Michelle di Milo e il fatto che sia in produzione da moltissimi anni è una conferma di questo...però ho avuto dei problemi con altri modelli passanti di Milo...in particolare con una vecchia serie di Koi e con i modelli Savio Gerardix x2 e Savio Gerardix x4...hanno delle derive talmente pesanti che non rispettano assolutamente la portata dichiarata....sono veramente sovrastimati...ora essendo galleggianti da carpodromo...magari sono io che non li so usare...o magari li uso in fiume.... impropiamente quindi....non saprei...fatto sta che sono sballati di almeno 0,20 se non 0,30 gr...tanta roba per pesi sotto al grammo

Il Michelle ha una forma che è "l'archetipo" del galleggiante da passata.

Portante quanto basta, sensibile il giusto.

Si presta a talmente tante situazioni che si potrebbe persino utilizzare soltanto quello.

Ovviamente non è sensibile come un galleggiante a carota in acque liscissime ne porta bene come geometrie più romboidali nella sezione quando si tratta di pescare in acque turbolente.

A ben guardare però, tutti questi limiti non glieli ho trovati in nessuno dei due estremi.

A riguardo dei koi, ho avuto lo stesso tipo di sensazione. I miei però avevano un collettino passafilo in alluminio all'interno. Ho sempre dato la colpa a quello per l'imprecisione. (devi tagliarli per vederlo)

Un altro bel galleggiante che sto provando ultimamente è il Trezzo. Gran bel pezzo d'arte, made in Bacci, ma ideato da Maurizio Teodoro. Un connubio che non poteva che dare buoni risultati.
 
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61 replies since 6/5/2018, 19:22   3777 views
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