CITAZIONE (crissss @ 5/8/2019, 09:13)
Ieri sera altra prova , gamberetto un pò schiacciato per renderlo morbido e succoso , ( ovviamente solo un pezzetto di polpa )
A coprire un amo del 16 .
Per la prima volta ho avuto il pesce sulla mia esca per tutta la sessione .
Mangiavano a mezza acqua e allora ho fatto delle palle con pane grattato e formaggio molto bagnato che si apriva subito sotto la superficie e andava a creare una bella nuvola .
Ho riscontrato tante mangiate e anche qualche bel pezzo in canna .
Per la prima volta ho capito qualcosa di questa pesca marziana .
Pescando in un modo sperimentale .
Ora devo tornare con il coltello tra i denti
e tirare su i 3 cefaloni che mi hanno rotto il terminale
Lavori in corso
Grande Cri!
A volte le pescate più belle si fanno per caso; escono quando meno te lo aspetti, magari quando stai provando qualche nuovo assetto, magari quando neanche ci credi più di tanto.
La polpa di gambero è un’ottima esca, non solo per il cefalo; puoi prendere anche occhiate, aguglie, orate, pesce da buca ecc.
Bravo ad impostare la pasturazione sulla colonna d’acqua, dato che i cefali stazionavano a mezz’acqua; unico consiglio: prova, se ti capita, una pastura specifica “cefalo bianca”. È una pastura molto molto chiara, praticamente bianca, poco collosa, poco compatta che serve proprio per pasturare in superficie o sulla colonna; come caratteristiche peculiari ha che crea maggiormente rispetto alle altre pasture un alone molto chiaro quando la palla si spacca e il formaggio a livello olfattivo si sente a chilometri di distanza. Occhio a come la bagni... l’unica accortezza che devi avere sta proprio nel bagnarla: poca acqua, poco alla volta. Non si addenserà mai come una classica pastura, proprio perché nasce per spaccarsi appena tocca acqua, quindi la consistenza sarà quella che ti permette appena di comprimere la palla e gettarla (con delicatezza).
La nuvola bianca manda in frenesia i cefali.
Vanno bene più o meno tutte, dalla cefalo bianca della Colmic a quelle della ElleVi o FiMa.
Più che pesca marziana, è pesca e basta
con l’aggiunta, è vero, di una dose di pazzia; il cefalo è un po’ matto e lunatico, un giorno preferisce una cosa, il giorno dopo un’altra.
Difatti la miglior cosa da fare, nella pesca al cefalo, è non farsi strane illusioni!
Occhio ai fili fini con i cefali... già con la bolo a volte è difficile tenerli, soprattutto se sono gaggia d’oro importanti.
CITAZIONE (Demix @ 6/8/2019, 00:55)
Per favorevoli intendo mare piatto e non pescare troppo fuori (se possibile)....in modo da vedere ogni minimo movimento del tappo per ferrare al momento giusto.
Pescare vicino è quasi “essenziale” per me in questa pesca, se si vogliono avere ottimi risultati; questo perché, pescando vicino, l’azione di pasturazione è più precisa e risente meno della corrente, così come è più precisa l’azione di pesca. L’unico aspetto negativo è la presenza costante fin da subito di scogli, soprattutto se si pesca in scogliera; il fatto è che i cefali transitano proprio a ridosso dei vari scalini (che si formano fra una gettata di massi e l’altra, se trattasi di scogliera artificiale).