RECENSIONE DAIWA AMORPHOUS SUPER LIGHT 7 mt.
Ho approfittato dell’ultimo week-end di novembre per fare una “zingarata” in Veneto
Da troppo tempo non andavo da quelle parti, non pescavo in quei fiumi ma, soprattutto, non rivedevo i tanti amici di lì
Quindi, nonostante un meteo molto incerto ( infatti abbiamo avuto un venerdì splendido, un sabato molto nuvoloso fino alle 14 poi pioggia e una domenica improponibile fin da subito per pioggia a catinelle insieme a vento forte e gelido ) mi sono sciroppato gli oltre 300 km di A4
L’accoglienza di Massimo, giovedì sera, mi ha subito fatto dimenticare la stanchezza e noia della guida e subito abbiamo iniziato a definire i piani di guerra
Ho deciso di approfittare di questa situazione per testare a fondo, entrambi i giorni in cui abbiamo potuto pescare, la nuovissima nata di casa Daiwa, la Amorphous Superlight che Massimo mi ha lasciato usare per l’intero Week End
Già l’appartenere alla famiglia Amorphous è un buon piede di partenza
Questa fortunata serie ha visto la luce da non molto, prima con la Regular e poi con la Power, ma ha subito saputo farsi notare per le sue indiscutibili doti
Come sempre le azioni possono piacere o non piacere, i gusti sono gusti ed è una fortuna che sia così perché rappresenta una spinta ad “inventare” sempre prodotti nuovi , ma la qualità ed affidabilità di queste Regular e Power credo siano ormai indiscutibili
Non ho sentito un negoziante, e ne conosco tanti, lamentarsi per rientri o difetti oltre il regolare numero fisiologico ma, anzi, sono tutti concordi nello spingerne le vendite proprio perché hanno testato l’affidabilità dei materiali e, numeri alla mano, la serie Amorphous è attualmente il cavallo di battaglia di Daiwa qui da noi, ovviamente parlando del settore bolognesi
Per inciso le ho anch’io, sia Regular che Power, ma non faccio testo poichè di bolognesi a casa ne ho ben oltre 30, di tutte le lunghezze e tutte le marche, visto che mi piace comperare sempre quello che mi piace e che, provandolo, mi “rimane in mano”, a prescindere da Marchi, Ditte e serigrafie che non ho mai considerato , almeno personalmente, vincolanti
Torniamo cmq alla prova della Superlight da 7 mt
Parlando di semplici misure, la canna è lunga effettivamente cm 692 che per le 7 mt è un ottimo risultato ( una buona 7 dovrebbe andare dai 685 a salire )
La calciatura da nuda è di 133 cm , che raggiungono cm 144 legata da Roby in alconite a regola d’arte con tanto di castelletto artigianale.
Inutile dire che come tutte le Daiwa della serie Amorphous, anche questa Superlight dispone del V-Joint per ottimizzare le curvature eliminando l’ovalizzazione dei pezzi e di una ben pronunciata fresatura dei pezzi alla base per evitare “incollaggi” indesiderati da umidità
Pesa gr 236 nuda
mentre legata ( in Fuji alconite ) arriva a gr 274
Il diametro, misurato appena oltre la legatura del piede del mulinello, all’altezza di cm 58 dal tappo di base, è di cm 2,17 che credo sia da record nella misura delle 7 metri
Insomma, i numeri dicono che parliamo di un grissino lungo pochissimi cm meno di 7 metri e che dà l’impressione di poter essere quasi utilizzata di polso
Ovviamente, impugnandola “a freddo”, si ha la sensazione che “cada in avanti ” ( nemmeno tanto a dir la verità ) il che è cmq inevitabile per un cono lungo 7 mt con una base ridicolmente stretta
La fisica è la fisica ed ha delle leggi insuperabili
….. un cono sarà sempre maggiormente bilanciato e “senza peso” con più la sua base sarà larga, e ovviamente vale l’inverso con i dati rovesciati
Partendo da questa sensazione l’ho poi usata come deve essere usata una 7 metri, ovvero in appoggio e a questo punto l’effetto “caduta in punta” è totalmente sparito, l’ho sbacchettata, mi è piaciuta e non ho visto reazioni o rimbalzi di troppo
Mi ha dato una grande sensazione di reattività e velocità e non saprei nemmeno io spiegare perché, ma avevo anche la nitida impressione di una notevole robustezza strutturale
L’ho detto a Massimo che mi ha fatto una testa così con spiegazioni tecniche che vi risparmio…… un ragioniere non potrà mai diventare ingegnere….. e viceversa…….
Comunque alla mattina del venerdì, sul Sile, siamo passati dalla teoria alla pratica
Mattinata stupenda anche se notevolmente fredda, fondale sui 5,50 mt, tappo da 4 gr, finale 0,09 e amo del 22
La canna è stata un gran divertimento da usare, lanci molto lunghi con spinta minima, notevolissima precisione verificata arrivando quasi sempre sull’esatto punto di riferimento della pastura ( l’ombra della punta di un albero di fronte sull’acqua ) grandissima velocità di risposta su ferrate spesso molto lontane
Insomma, ho iniziato a considerare questa Superlight più che una buona light, nella testa mi sono iniziati a scattare i paragoni con la Regular, che è una ottima allround media
La Superlight ha iniziato a collocarsi, anche nella mia testa, come una “Regular soft” ed in effetti si è ben delineata la scaletta : Superlight – Regular – Power dove ognuna ha una sua ben definità personalità
Una cosa che può trarre in inganno , sia sulla Superlight che sulla Regular, è il cimino lungo e molto sottile che, in apparenza, può dare l’idea del “molle”
Mica vero
…..il cimino quando lavora nell’insieme della canna esprime una curva perfetta e omogenea, senza curvature strane o “cedimenti di potenza” ed ha il bonus di garantire una precisione non comune lanciando grammature leggere
Per inciso io “vedo” questa Superlight particolarmente centrata su finali dallo 0,08 allo 0,14 , con tappi dal grammo ai 4/ 5 massimo
Parlo di situazioni di utilizzo “perfetto”, non di limiti che probabilmente possono sconfinare ancora qualcosa in alto e in basso
Cmq tornando sull’acqua a un certo punto ho agganciato a metà fiume un vero big e ho chiesto a Massimo di farmi la sequenza fotografica della piega, poiché “da sotto” si ha sempre una percezione differente
Impugnando la canna pare che pieghi già dal sovrabase mentre le foto mostrano invece una netta azione di punta in partenza che poi, pian piano ma costantemente, diventa progressiva e, questo credo sia il vero “segreto” della canna, una elasticità paurosa
Per “elasticità paurosa “ intendo che quando il cavedano ( aggallato 3 volte e stimato da Massimo over 1,5 kg) tirava, la canna piegava bene e lo assecondava ma poi, appena il pesce mollava un attimo, la canna letteralmente “rimbalzava” indietro portandolo quasi di forza a galla
Mi sono goduto a lungo questo giochino, anche troppo visto che poi il maledetto si è andato a intanare nelle alghe ….. mea culpa , pazienza, se l’è ben meritata la libertà
Cmq la sequenza è questa …..
Il giorno dopo, sul Lemene, con ancora nella mano e nella testa l’esperienza del giorno precedente, sono partito “cattivo”, 5 grammi, lanci a non meno che 30 mt, finale 0,104 e ami del 22
Ho voluto testare a fondo quanto e fino a dove può lanciare la Superlight e devo dire che ho trovato le conferme avute in Sile al venerdì.
Non una oscillazione di troppo e il 5 gr finiva a 30 mt, sempre nello stesso posto ( sulla lenza di Massimo che mi passava davanti…..
) con una precisione chirurgica
Sottolineo che non mi sono assolutamente risparmiato, tanto la canna era di Massimo …..
Ferrate quasi sempre a segno e tante scardolone, carassi veramente big, un cavedano, un persico sui 6/7 etti e pure 2 cefali sono arrivati a popolare la nassa.
Poi la pioggia ci ha obbligati a smontare ma in realtà l’avremmo cmq fatto per raggiungere gli amici a tavola
Per concludere definirei la Superlight davvero una gran bella canna, per certi versi perfino stupefacente nel senso che, aprendola, impugnandola e sbacchettandola in negozio, si capisce subito che è una bella canna ma non si riesce a percepire del tutto quanto in realtà sia in grado di dare
E’ solo pescandoci che si arriva davvero a capire quanto sia valida e divertente
Se l’affidabilità della Superlight si rivelerà, come probabile visti gli stessi materiali e tecnica costruttiva, pari a quella delle sue sorelline maggiori Regular e Power saremo di fronte a un vero tris d’assi che farà a lungo parlare di sè
Il prezzo è allineato alla serie Amorphous e quindi direi con un buon rapporto qualità/prezzo.
La 6 metri non l’ho provata, ma se tanto mi dà tanto ed in base alle esperienze precedenti, nelle quali le 6 metri sono sempre state quantomeno uguali ma molto più spesso anche migliori delle 7, dovrebbe a maggior ragione essere una gran canna
Vedrò magari di provvedere in futuro anche a questa recensione
Edited by sandro-mi - 24/2/2018, 22:46
