| ciao PIR !!!
è tanto che non reportizzo (e meno male direte voi)
Mi faccio vivo per cercare di trasmettervi le emozioni che provo ogni volta che mi dedico, con strappo alla regola, alla pesca in A.I.
Emozioni, gioia, e curiosità
quest' anno ho dedicato almeno una quindicina di uscite in acque interne in tutta la metà appena trascorsa del 2016 !!! la fissa è sempre la spigola a cui dedico me stesso... quest' anno ho voluto esagerare ed eccomi qui a presentarvi alcuni scatti, che rivedendoli, mi hanno fatto tanto riflettere e gioire
Questo vuole essere un report semplice ed ignorante, un report veloce e ricco di immagini che, se viste con molta fantasia, possono risultare piacevoli ed interessanti
Lo confesso, sono uno a cui piacciono le foto di pesca, e penso che alcune foto hanno molto da raccontare, mentre altre parlano da sole.
Per alcuni possono essere solo foto banali, d'altronde non sono un fotografo....
Spero che il reportino risulti piacevole e possa incuriosirvi
A me la pesca in A.I. mi fa ritornare bambino e a volte mi capita di vagare senza meta alla ricerca di qualcosa non riscontrabile nell' ambito cittadino... Pesci, animali, insetti e chi più ne ha più ne metta
Anche questo è per me la pesca, cercare un ricordo, una curiosità, una gioia ad ogni diversa uscita per evadere dalla normalità di tutti i giorni
Buona lettura!!! ops.. buona visione
Il basso Liri.... che tristezza
Il fiume rimane bellissimo nel corso, ma purtroppo mal ridotto e quasi fetido a causa degli scoli urbani che purtroppo lo infestano e ci consigliano di cercare posti più remoti ma più salubri...
Peccato perché il Liri è stato sempre un luogo molto pescoso e anche la città che si specchia nelle sue lente acque propone un' immagine degna di ammirazione
pesco affranto, porto a guadino carpette, carassi, e cavedani... i pesci purtroppo sono fetidi e moribondi... un danno che spero sia reversibile... i pesci tutti rovinati
il mio primo gobione
provo gioia e curiosità in questo pesce. Nell' alto Volturno non è presente questa specie.
Un unico scatto e poi lo rilascio... i pesci sono tutti mal ridotti. chiudo la bolo e decido di migrare verso altre sponde... Un ultimo scatto al corso cittadino, consapevole che per quest' anno non lo vedrò più
sono deluso e rattristato... purtroppo ogni anno è sempre peggio
non mi perdo d' animo... le prossime uscite saranno nell ' ALTO VOLTURNO
il castello medievale di Vairano. è massiccio, grande, incute un senso di potenza pur nel suo degrado. Sembra essere lì da centinaia di anni a tutelare il territorio e i suoi abitanti
La natura insegna agli uomini più di quanto possano pensare. Da pescatore osservo i ragni, li vedo nelle diverse ore del giorno, nelle diverse stagioni, al caldo, al freddo ma sempre ad intessere la loro tela che per essi, come per il pescatore di mare la rete, è il mezzo per procurarsi il cibo.
Se sono ben pasciuti penso che la tela ha attirato molti insetti, se sono magri penso che abbiano mangiato poco proprio come capita al pescatore; la rete ora è piena, ora contiene poco pescato, ora solo qualche sasso e qualche alga. Rispecchia un po' le difficoltà della vita
osservo meglio l' equilibrista, perché mi incuriosisce molto
guardo i suoi occhi attenti, capisco che è ben sazio e mi sembra contento. Prende il sole in assoluta beatitudine, non ha bisogno più né di tessere la tela né di sgranocchiare qualche insetto... per ora!!!
La biscia sul greto del fiume mi guarda come un pericolo, si raggomitola su se stessa per sferrare l' attacco, fa sibilare la sua lingua... capisco che ha paura, mi faccio da parte e le rubo uno scatto...
guizza tenendomi sempre sott' occhio
L' immagine che dà, la diga di Capriati, è molto imponente... è pericoloso perché si scivola
è ricca di cavedanoni, trote e tinche guizzanti... calo il terminale in acqua, troppo limpida per poterci pescare... meglio migrare altrove
tinca vs cavedano : conformazione delle pinne !!!
In natura c'è senza dubbio più comunanza e disponibilità che tra gli uomini.
La farfalla sa di potersi appoggiare alla foglia che la accoglie e la protegge, non si scuote per mandarla via. non la importuna, le offre sostegno, le permette di riposarsi per riprendere il volo.
I loro colori si fondono quasi a formare una cosa sola
La capra sembra un animale insignificante, ma a guardarla bene non è così.
La foto dimostra invece che è un animale elegante, sembra quasi un' indossatrice che sfila maestosa, sicura di sé, nel suo abito elegante che si muove come una frangia accompagnandola nel passo
un bel passerotto
lo coprono le prime piume, forse è caduto dal nido, forse il tentativo di primo volo lo ha fatto fermare qui tra il fogliame.
Nonostante sia inesperto, è vigile, curioso, osserva tutto, prova ad identificare il luogo da cui proviene il richiamo dei propri genitori. Ha l' aria furba, gli scatto una foto e tolgo subito il disturbo...
i problemi è meglio risolverli in famiglia
La carpa
un vero guerriero, anzi un samurai nella lotta ingaggiata
si è mossa cercando appigli e anfratti per divincolarsi dall' amo, ha strattonato la lenza, mi ha fatto sentire tutta la sua potenza tanto da dettare legge, seppur per un breve periodo di tempo
ha lottato fino allo stremo delle sue forze e alla fine ha dovuto cedere.
Come minimo voglio renderle onore con questa foto che la ritrae, al termine del combattimento, stremata ma luccicante con le sue variopinte squame e le restituisco la sua legittima libertà perché torni a nuotare verso la sua tana ed impari o a evitare gli inganni dei pescatori o, consapevole della sua voglia di vita, a vincere le battaglie che dovrà affrontare
L' immagine della trota... la rete con i suoi trafori, il rosso del cordino, la limpidezza delle acque ed i colori quasi trasparenti della trota mi fanno pensare ad una vasca maiolicata nella quale l' animale cerca con tutte le sue forse ed il suo istinto di liberarsi.... Evidentemente non sa che tra poco tornerà libera
Forse è tempo di transumanza.
Vedo il gregge compatto camminare lungo il fiume anch'esso verde per la stagione, va in cerca di un nuovo pascolo dove potrà saziarsi, si muove con lentezza, è pacato, tranquillo. Capisco perché quando si parla di pecore si parla di animali miti. Quasi mi commuovo dinanzi a tanta semplicità, umiltà, mitezza. N el mondo ci vorrebbero tante persone belle come quelle che incarnano la mitezza che portano nel cuore
questa è stata, cronologicamente, l' ultima avventura in A.I. la canna fissa che spettacolo ragazzi!!
Sorpresa!!! ecco un granchiettino che non potevo non fotografare...
Loro per sopravvivere non tessono alcuna tela, ma si danno da fare con chele ed antenne
Il loro modo di spostarsi è alquanto buffo; strano, lento, traballante, a volte rapido, ma coraggioso
poiché davanti al pericolo non si ferma, anzi anche con l' uomo si mostra ardito, non fugge, forse anche un dito umano per lui può essere un delizioso bocconcino
Vede la mia digitale si avvicina e, quasi come un attore braccato dai foto reporter, scaglia verso di essa la sua chela adirata: meglio lasciarlo in pace
hey tu e che ti guardi? togli il tuo musaccio dalla mia tela!!! e che cavolo un povero ragno non può mai stare in pace
l' immagine del cavedano che, ormai stremato, cede alla lenza mostra un guerriero che ha perso la sua battaglia.
L' acqua lo accompagna nel movimento e sembra quasi accarezzarlo verso la sua fine, il cavedano mi guarda con sfida e con rassegnazione... anche lui non sa che tornerà libero
Forse apparteneva ad un' antica casa colonica, di certo bella com'è esaltava la bellezza della casa ed esalta anche la bellezza del luogo in cui si trova. Dell' antica casa è rimasto ben poco ma la fontana è lì a testimoniare ciò che c'era e ad offrire ancora ai passanti la freschezza e la bontà dell' acqua di sorgente. Anch' io mi fermo e riempio la bottiglia... non solo perché ho sete, ma forse perché ho sete anche della pace che mi ispira quella fontana e dei ritmi lenti di una vita più difficile forse, ma più lieta di quella dei tempi nostri
ciao ragazzi, un saluto a tutti
spero che le foto non vi abbiano ammorbato :wacko
Edited by MARCO V. (spigolaccio) - 27/6/2016, 18:20
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