| MAVER SUPERLITHIUM GREEN POWER
Premetto che, per vari motivi, è da ormai molti anni che non ho occasione di usare canne della Maver Quindi come mai questo riavvicinamento? Quest’anno, alla ormai tradizionale ( e sempre più ben fatta ) Fiera di Vicenza, nel curiosare fra le varie bolognesi di tutte le Ditte, sono rimasto molto colpito da queste Maver Superlithium Green Power Erano appena arrivate allo stand Maver, tant’è che, uniche fra le altre Maver, non erano ancora anellate Mi sono piaciute istintivamente come colpo d’occhio, sottili rispetto alle loro vicine di rastrelliera, perfettamente dritte e con una serigrafia accattivante A prima vista, appunto solo come impressione visiva, mi parevano canne da pesca fine, ma quando le ho prese in mano ho iniziato a ricredermi Ho sentito canne molto ferme, veloci, con l’impressione di un sacco di potenza e non certo da 0,08 come invece potevo pensare Ho espresso i miei dubbi all’incaricato Maver che mi ha risposto ridendo e dicendo che loro le avevano testate con lo 0,18 e 0,20! Probabilmente devo aver fatto una faccia strana perché sempre lui mi ha invitato a provare a tirare io dalla parte del calcio con lui a fare il pesce, e poi viceversa, giusto per avere una corretta valutazione Ammetto di aver fatto il possibile per romperle, ma non ci sono riuscito La canna piegava, piegava ma rimaneva sempre con una schiena da paura e la si percepiva bene Altro che 0,08 ….. questa è una canna dallo 0,10 a salire, credo che davvero uno 0,18 non le farebbe paura Con buona mano, garbo e buona frizione, ci si può utilizzare anche uno 0,09, ma di sicuro non di meno Mi sono francamente stupito della potenza di un attrezzo così fine di calciatura e anche di quanto fosse bilanciato (sempre in rapporto alla calciatura esigua e ben sapendo come calciatura fine e bilanciatura spesso facciano a cazzotti fra di loro) Ovviamente la curiosità è un tarlo che rode…rode…ed ecco qua che le ho comperate, la 6 e la 7 mt Tra l’altro, essendo delle top di gamma, il prezzo (per canne nude come volevo) è stata una sorpresa in positivo Come ben sapete io sono un convinto assertore del rapporto qualità/prezzo e qui mi pare che proprio siamo centrati perfettamente. Ribadisco che è una canna da pesca “cattiva”, non da fioretto con lo 0,08 per la quale esistono attrezzi ben più indicati e performanti Quindi, una volta collocata nel suo giusto range di utilizzo, è ora di passare alle prove “sul campo” Per una canna così ci vuole una pesca “tosta”, correnti veloci meglio se anche profonde, grammature anche sostenute, finali dallo 0,10 a salire, anche se, grazie alla parte alta abbastanza morbida, con garbo e frizione accetta anche uno 0,09 Insomma, una vera allround Fra i possibili spot adatti, mi vengono di prepotenza in mente il Po coi suoi barbi, l’Adda a Trezzo, il Ticino nella zona del pavese dove questo inverno si viaggiava con tappi dagli 8 gr ai 12 su 6 metri di fondo, certe zone dell’Oglio dove il target è il big barbo o la carpa ….. questi sono gli ambienti dove la Green Power si può muovere a suo agio. Prima un paio di note tecniche giusto per avere un’idea di massima della canna Non chiedetemi di quale materiale sia fatta ( carbonio ovviamente ma non so né la qualità né il titolo) o di come sia stratificata ecc ecc….. non sono un tecnico, non saprei rispondervi e per questo dovete chiedere a Reglass che la produce. ( per inciso mi fa piacere riavere per le mani un prodotto realizzato in Italia dopo tanto tempo ) La prima sorpresa, in positivo, è stata la misurazione: l’ho ripetuta 2 volte per essere certo dei dati prima di scrivere Le 2 canne misurate hanno una lunghezza praticamente reale sul metraggio indicato, cosa veramente più unica che rara nel panorama delle canne attualmente disponibili Posso dirvi che la 6 mt è lunga cm 597 , mentre la 7 è addirittura di cm 701 I pesi delle canne, nude, sono rispettivamente di gr 193 per la 6 e di gr 259 per la 7 mt. Pesi direi ottimi, considerando la vocazione molto tosta della Green Power Diametri dei calci molto ridotti: all’altezza dell’impugnatura del mulinello (posta a c.ca 50 cm ) misura mm 21 per la 6 e mm 24 per la 7 Il calcio è lungo, per entrambe le canne, cm 142 La serigrafia del calcio è molto bella, almeno per i miei gusti, col carbonio “a vista”, ma questa è solo una mia opinione poichè l’estetica è quanto di più soggettivo esista ed ognuno, giustamente, ha un suo insindacabile gusto personale. Le ho fatte rilegare dal mitico Roby con anelli PB in titanio ed il risultato è questo, vi piace?
Per me quest’uomo è veramente un artista !
Passiamo alla prova sul campo, in questo caso il Ticino, oggi ancora piuttosto alto Il posto scelto ha una corrente veloce, da 5 -6 fino a 8 gr, su un fondale di circa 3,50 mt, finale 0,117 , poi 0,125 e successivamente 0,14, visto alcune “polverizzate” di lenza, opera di grossi barbi che in questa corrente sviluppano una forza davvero incredibile e sanno come sfruttare ogni minima possibilità in loro favore Si pesca sui quindici/venti mt da riva (pena una lenza persa ad ogni giro sulla “gronda” tutta ingombra di rami e ostacoli vari ) ed i pesci abitualmente sono barbi, aspi, rari cavedani xxl e qualche povero big pigo ( i pochi sopravvissuti a quello che fu un Ticino da “tempi d’oro” ) Oggi solo i barbi hanno deciso di collaborare con parecchi esemplari e mediamente di ottima taglia La canna è molto veloce sulla ferrata, del resto con una canna così tosta non poteva essere altrimenti, La piega parte dall’azione prettamente di punta fino a diventare progressiva su trazioni importanti, ma veramente importanti
La schiena di questa canna è davvero potente, e non fa niente per nasconderlo. Per far entrare in gioco i pezzi dal 4 a scendere, ci vuole davvero tanta forza
Subito dopo la ferrata parte la reazione iniziale con la “solita” fuga velocissima verso centro fiume; per forza di cose in questa fase ho dovuto aprire l’antiritorno ma poi, appena il barbo rallentava, ho bloccato e iniziato a tirare prima gradualmente e poi anche a due mani, con la frizione semichiusa, giusto per lasciare quel minimo margine per evitare la rottura del finale. La canna non ha fatto una piega e ha prima stremato e poi accompagnato a riva i barbi in tempi veramente brevi, considerando la taglia dei pesci catturati
Giusto per non farsi mancare niente nelle prove, ho anche fatto quello che mai andrebbe fatto! Ho recuperato di peso diverse retine, ben pesanti e, lentamente e senza strappi, le ho portate a riva Non andrebbe mai fatto, lo ripeto e sottolineo! il rischio per il sottovetta è troppo alto, però l’ho fatto per capire fino a quale punto la canna possa reggere e per vedere se la piega rimaneva omogenea oppure presentava punti critici
La taglia dei barbi era mediamente questa
Ovviamente, come per tutte le mie recensioni dove parlo di prodotti nuovi e non già presenti e utilizzati da tempo , prima di parlare di affidabilità “totale” ( nel senso di rilevare eventuali difetti di base non dovuti a cattivo uso o incidenti vari ) preferisco aspettare un annetto di utilizzo in pesca da parte mia e degli altri utenti, in modo da poter avere un’idea di massima corretta e non rischiare di incorrere in giudizi affrettati e non adeguati, questo nell’interesse di chi legge per poter dare una informazione il più oggettiva possibile
Edited by sandro-mi - 19/6/2016, 22:08
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