Colmic Royal s-200

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view post Posted on 20/1/2015, 15:13
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HARRY LA CAROGNA

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Ho speso tutti i mie soldi in donne alcool e canne da pesca, il resto li ho sperperati.

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Ho chiesto di testare questa canna per essere in tema con l’argomento e proporre, come cerco di fare ogni volta che ne ho l’occasione, recensioni a strumenti che siano il più possibile adatti alle tecniche descritte. La Colmic royal S 200 discende come tipologia di materiali ed azione da uno dei cavalli di battaglia del marchio toscano, la Fiume XXT 180. Si tratta di una canna che ha un animo simile, quindi grande poliedricità di utilizzo ma con una spiccata vocazione per tecniche più robuste. E’ un mm più larga: il calcio all’impugnatura misura 24,5 mm, la canna montata pesa 300 grammi quindi abbastanza leggera. L’azione possiede una grandissima progressione ed è chiaramente disegnata con il pescatore appassionato in mente vista anche la tendenza all’uso su pesci grossi con terminali medi e leggeri. La canna è adatta alla pesca a distanza poichè l’azione progressiva convive con una rigidità d’insieme accentuata: questo attrezzo è in grado si spingere comodamente lenze da 4 a 20 grammi a distanze elevate. L’azione è priva di “doppie identità” e punti angolosi, il caricamento in fase di lancio è netto e riguarda solo cima e portacima con una blanda flessione del fusto: questo conferisce precisione al tiro. La stessa caratteristica la rende assai rapida in ferrata a distanza. L’azione sul pesce si espleta con un graduale trasferimento di tensioni alle sezioni più larghe man mano che la trazione aumenta. Il punto di carico massimo della canna, ossia il punto dove la flessione forma la U è tra il quarto ed il quinto pezzo tenendo la canna a 45 gradi. Questo gli permette di usare finali fino 0,18 senza nessun problema. La delicatezza della cima e la contemporanea rapidità di questa sono un compromesso ideale quando bisogna gestire finali dello 0,10 e grammature anche importanti. L’anellatura monta componenti di qualità discreta, forse sarebbe stato meglio avere un anello di base leggermente più grande (la canna monta un 16 , ma un venti sarebbe stato più adatto). Avrei preferito la canna nuda per poter personalizzare il montaggio: chi è alto come me deve mettere in conto almeno lo spostamento della placca. In via definitiva c’è tutto quello che ci si aspetta da una canna da 300 Euro al top della gamma con qualcosa da rivedere solo a carico degli anelli.
 
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