Nel mio girovagare su internet ho notato questo tutorial che vi ripropongo. L'ho messo in pratica in prima persona e contiene quelle cose vitali per dar esistenza più lunga ai nostri artificiali
Un sentito grazie all'autore Loris Ferrari BassmasterCome si esegue il montaggio dell’antialga sull’ancoretta :
E’ più difficile, per me, descriverlo che eseguirlo, ma ci proverò, anche con l’aiuto di fotografie che ne illustreranno le varie fasi :
N.B. Se osservate attentamente un’ancoretta, noterete che è stata costruita saldando un amo singolo, senza occhiello, ad un amo doppio con occhiello.
La punta dell’ancoretta da proteggere per prima, NON andrà scelta a caso fra le tre, ma DOVRA’ essere quella del gambo dell’amo singolo, saldato sugli altri due.
1) Tagliare uno spezzone di monofilo lungo una quindicina di centimetri ;
2) Tagliare tre pezzetti di tubo di plastica (vedi nota sotto) ;
N.B. Il pezzetto di tubo in plastica vorrà lungo come la lunghezza della curvatura del singolo amo dell’ancoretta da proteggere, meno un millimetro
3) Si infila il nylon nel tubino di plastica facendolo uscire per ca. un centimetro, e partendo dalla punta dell’ancoretta (ricavata dall’amo singolo), si spinge delicatamente il tutto verso il gambo dell’amo, assicurandosi di far passare tutto dalla punta dell’ardiglione senza rompere il tubicino. Poi andrà fatto scorrere fino a fargli toccare il gambo dell’ancoretta stessa. Ora dovremo tirare il nylon in eccesso fino a far coincidere l’inizio dello spezzone all’inizio del pezzetto di plastica, facendo attenzione che il nylon stia dalla parte esterna del gambo dell’amo da proteggere e non presenti alcuna torsione.
Il primo amo dell’ancoretta è protetto.
4) Ora il pezzetto di monofilo è bloccato assieme al gambo dell’ancoretta. Infiliamo il nylon libero dentro all’occhiello dell’ancoretta e poi inseriamo, facendolo scorrere, il secondo pezzetto di tubino di plastica andando a posizionarlo a circa tre centimetri dal primo tubo già fissato.
5) Infiliamo il tubo ed il nylon dentro ad un’altra punta dell’ancoretta, scelta a caso fra le restanti due libere, fino al gambo, badando bene di tenere il nylon all’esterno del filo metallico dell’ancoretta. Noterete che il nylon forma un arco che protegge, ancora grossolanamente, le due punte. Tirare con la mano il nylon libero verso l’esterno, fino a formare un arco di nylon della giusta proporzione e curvatura.
6) Ora con il pollice e l’indice della vs. mano piegare il nylon sull’occhiello dell’ancoretta per fare in modo che il monofilo acquisti, così piegato, uscendo dall’ancoretta, l’esatta curvatura in asse dei due ami dell’ancoretta.
Il secondo amo dell’ancoretta è protetto
7) E’ rimasto ancora un pezzetto di nylon libero ed una punta dell’ancoretta da proteggere, prendete il nylon libero rimanente ed avvolgetelo, (come il serpente si arrampica sul ramo), sul gambo dell’ancoretta e fatelo uscire dall’occhiello dell’ancoretta.
8) Piegatelo verso l’ultima punta, infilategli l’ultimo dei tre pezzetti di tubo ed infilateli assieme sulla punta dell’ultimo amo. Noterete che il filo è già perfettamente in asse con il gambo metallico.
9) Portate il tubo di plastica vicino al gambo (e vicino agli altri due già fissati), regolate tirando con le mani lo spezzone di nylon fino a far assumere la giusta curvatura all’antialga e poi tagliate raso l’eccedenza di monofilo con il tagliaunghie.
10) L’antialga è fatto, rigiratevelo fra le mani e noterete subito che la protezione è davvero notevole, in grado di difendere il nostro artificiale da quasi tutte le insidie.
L’ancoretta è stata interamente protetta e l’antialga terminato.
Ringrazio ancora le fonti che mi hanno permesso di scoprire questi incredibili accorgimenti.
Spero vi possa essere utile