xxxgrimox |
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| CITAZIONE (John_OA @ 13/2/2013, 01:22) Il problema a monte? Le licenze "a". Il "povero anziano che si sostenta con la povera pesca" e' in realtà una CAZZATA GALATTICA. Le danno ora a persone senza scrupoli che stendono centinaia di metri di reti. Cefali e (poche)anguille in pescheria, siluri sfilettati all'estero, carpe, di cui se ne salvano la metà o meno, in vasche poi in pozzepago, ora via allevamenti, dove stazionano un paio di settimane e magicamente risultano allevate sul posto. Poi ci sono gli altri. Carpisti che "arrotondano" (Se li prendo..... Cambiano sport. Sicuro) e "fuorilegge italiani e stranieri" (reti o 5-6-7 canne, nessun rispetto per il posto di pesca e prelevamento superiore al consentito, piu' stranieri pero') che in genere prelevano a fini culinari.
I primi fai fatica ed e' quasi impossibile a meno di prenderli sul fatto. Ma li si puo' colpire sulla lunghezza e sistemazione delle reti. I secondi sarebbero da prendere quando trasportano o vanno a rivendere, i terzi con un minimo di controlli. Pero' quando capita di vederli spessissimo nn si fa nulla perche', nonostante la/le chiamata/e nessuno arriva in aiuto....
Bel quadro. Grazie pozzepago per alimentare il fenomeno. il problema come detto dipende dalla mentalità, se i gestori dei laghi a pagamento non richiederebbero o non accetterebbero chi gli porta il pesce sarebbe tutto risolto, credimi, poi dopo il prelievo indiscriminato da parte di altro soggetti, bhè quello ci sono altri modi per risolverlo, preciso che con altri modi intendo vie legali  |
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