Nodi Per La Pesca, Terza Parte

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 17/10/2012, 17:55
Avatar

Ammalato di "Sbarbionite Cronica"

Group:
Member
Posts:
5,784
Location:
Dalla riva destra del Po

Status:


3^ Parte


Nodi per ami ad occhiello e per girelle:


1_Nodo senza nodo “Knotless Knot”: è senza dubbio il capostipite dei nodi utilizzati nel Carp-Fishing per l’unione dei terminali agli ami ad occhiello; l’esecuzione è molto semplice e veloce e la tenuta alla trazione è ottima; la sua forza sta nel fatto che non si tratta di un vero nodo ma semplicemente di un avvolgimento attorno al gambo dell’amo.

Può essere utilizzato sia per la creazione di un Hair-Rig, che per il “normale” impiego, nel qual caso andremo a recidere il capello eccedente.

Inseriamo il filo nell’occhiello dell’amo come mostrato in foto.

Foto 0

jpg

Possiamo decidere se creare un capello (Hair-Rig) facendo una piccola asola nel filo.

Foto 1

jpg

Nel caso della creazione di un Hair Rig dovremo immediatamente determinare la lunghezza del capello in relazione alla voluminosità dell’esca che andremmo ad apporre; in caso di una legatura semplice, invece, possiamo iniziare subito ad avvolgere il trave attorno al gambo dell’amo.

Foto 2

jpg

Andremo a creare delle spire parallele e ordinate, che partiranno dall’occhiello in direzione della curvatura dell’amo.

Foto 3

55566162r

Il numero delle spire varierà a seconda della legatura che andremo fare; nel caso di un Hair-Rig arriveremo ad oltrepassare la linea della punta dell’amo, nel caso di una legatura semplice, 6 – 8 giri sono già sufficienti.

Nel caso dell’ Hair Rig, il maggior numero di spire farà in modo di mettere in miglior condizione possibile l’esca rispetto alla curva dell’amo, in modo da avere una presentazione ottimale e quindi una buona probabilità di successo nella ferrata.

Foto 4

jpg

Una volta raggiunto il numero di spire desiderato, andremo a passare il trave nell’occhiello dell’amo in direzione della punta come mostrato in foto.

Foto 5

jpg

A questo punto avremo l’amo legato e angolato rispetto al filo in modo da favorire la ferrata.

Foto 6

jpg

Questo sarà invece il risultato finale di un amo legato con Hair-Rig.

Foto 7

jpg

2_Nodo senza nodo a filo interno: è l’evoluzione del basico Knotless Knot; ha la prerogativa di risultare estremamente pulito e privo di spire che si accavallano; gli impieghi sono esattamente i medesimi del suo predecessore. La tenuta è ottima.

Iniziamo col decidere se vogliamo legare l’amo in modo “semplice” o con la creazione di un capello per un innesco su Hair-Rig, trovandoci quindi in una delle 2 situazioni sotto esposte.

Foto 0

jpg

Oppure

Foto 1

jpg

Da qui, andiamo a creare un'asola utilizzando tutta la lunghezza del nostro terminale e faremo sporgere longitudinalmente al gambo dell’amo una piccola porzione di filo.

Foto 2

jpg

A questo punto, utilizzando il capo della parte bassa dell’asola che abbiamo formato, iniziamo a creare le spire avvolgendolo sul gambo in direzione della curva dell’amo.

Foto 3

jpg

Procediamo all’assucatura mettendo in trazione il trave sottostante all’ occhiello dell’ amo.

Foto 4

jpg

A questo punto andremo a passare il trave nell’occhiello dell’amo in direzione della punta.

Foto 5

jpg

Amo e filo risulteranno angolati per favorirne la ferrata.

Foto 6

jpg

Procederemo alla spunta del baffetto nel caso di una legatura “semplice”.

Foto 7

jpg

Avremo già ultimato il nodo nel caso di una legatura con Hair-Rig.

Foto 8

jpg

3_Nodo Snelling: è l’applicazione del nodo che abbiamo visto in precedenza, ma questa volta lo confezioneremo sull’ amo ad occhiello. La tenuta è ottima.

Procederemo in modo identico all’esempio fatto sull’amo a paletta con l’unica differenza che al termine dell’assucatura, come tradizione nel Carp-Fishing, passeremo il terminale all’interno dell’occhiello in direzione della punta per avere un effetto “Line- Aligner” come mostrato in foto.

jpg

4_Nodo Clinch: è un nodo estremamente semplice e veloce da confezionare, ha la caratteristica di avere le spire attorno al trave che contribuiscono ad un perfetto allineamento del filo con la girella e ad irrigidire sensibilmente la parte legata.
La tenuta è buona e può essere assicurata ulteriormente passando il corrente all’interno dell’asola che si forma alla fine.

Passeremo il nostro capo nell’occhiello della girella.

Foto 1

jpg

Faremo passare il corrente attorno al trave 6 – 8 volte e lo andremo ad inserire nella piccola asola che si sarà formata in prossimità dell’occhiello della girella.

Foto 2

jpg

Metteremo in trazione il trave aiutando con le dita lo scorrimento delle spire in direzione dell’occhiello e avendo cura di inumidire il nodo prima dell’ assucatura.

Foto 3

jpg

5_Nodo Hangmans: è un nodo scorsoio molto usato nella pesca per l’unione del monofilo alla girella o ad un'asola della madre lenza ed è apprezzato sia per la semplicità d’esecuzione che per la grande tenuta.

Andiamo prima di tutto a passare il capo nell’occhiello della girella.

Foto 1

jpg

Andremo ora a formare un occhiello con il corrente.

Foto 2

jpg

Andremo ora ad avvolgere il corrente attorno al trave facendolo passare all’interno dell’occhiello precedentemente formato.

Foto 3

jpg

Compiremo quest’ operazione almeno 3 volte (meglio se 4 – 6 volte).

Foto 4

jpg

Foto 5

jpg

Andremo a mettere in trazione il corrente fino ad ottenere il nodo sul trave senza eccedere con la stretta.

Foto 6

jpg

Faremo ora scivolare il nodo sul trave in direzione dell’occhiello della girella umidificando preventivamente il filo (nel caso si trattasse di nylon) e procederemo all’assucatura finale mettendo in trazione il trave.

Foto 7

jpg

6_Nodo Palomar: è forse il nodo più rapido da eseguire ed è molto affidabile; sicuramente da preferire su girelle rispetto all’impiego su ami ad occhiello, in quanto non ha la capacità di mantenere in asse il terminale col gambo dell’amo stesso.

Andremo a creare un doppino che inseriremo nell’occhiello della girella.

Foto 1

jpg

Procederemo alla realizzazione di un semplice nodo piano utilizzando il doppino stesso.

Foto 2

jpg

Foto 3

jpg

Foto 4

jpg

Andremo a passare la girella dentro al doppino.

Foto 5

jpg


Foto 6

jpg

Ultimeremo con l’assucatura finale mettendo in trazione la girella e il trave assieme al baffetto che verrà poi rifilato a forbice.

Ricordiamoci sempre che nel caso di utilizzo del Nylon è sempre buona norma umidificare il filo e serrare il nodo lentamente onde evitare abrasioni o surriscaldamento della lenza.

Foto 7

jpg

7_Nodo scorsoio a 8: Oltre all’ottima tenuta, la caratteristica principale di questo nodo è la bellezza delle sue simmetrie.

La foto n°5, che mostra il nodo formato ma ancora lasco, mette in evidenza il particolare intreccio quasi simmetrico che, una volta assucato, conferirà una sicurezza pressochè totale.

L’unico inconveniente non del tutto trascurabile, è dato da una certa laboriosità di esecuzione soprattutto nelle fasi finali.

Per facilitare i passaggi, durante l’esecuzione è opportuno tenere le volte molto ampie e, dopo aver assucato il nodo, procedere alla riduzione del corrente mediante spuntatura.

Iniziamo inserendo il corrente nell’occhiello.

Foto 1

jpg

Si procede con l’esecuzione di un semplice nodo piano.

Foto2

jpg

Si gira con il corrente esternamente all’occhiello formato e andremo così a formarne un secondo.

Foto 3

jpg

Si inserisce il corrente dentro al primo occhiello e si esce dal secondo formando così un “8”.

Foto 4

jpg

Si passa un’ultima volta dentro il secondo occhiello con il corrente ed il nodo è concluso.

Foto 5

jpg

A questo punto procediamo all’assucatura mettendo in tensione, dolcemente e con lenta progressione, la girella, il trave e il corrente, procedendo infine alla spunta di quest’ultimo.

Foto 6

jpg

Nodo per esche artificiali “Rapala Knot”: è un nodo utile a formare un'asola non scorrevole che conferisce grande mobilità all’esca artificiale ed è per questo molto apprezzato dagli spinnisti.

La tenuta è molto buona.

Iniziamo con la realizzazione di un semplice nodo piano mantenendo un corrente particolarmente lungo, che ci servirà poi durante tutto lo svolgimento del nodo.

Foto 1

jpg

Inseriamo il corrente nell’anellino metallico del pesciolino artificiale.

Foto 2

jpg

Passiamo poi il corrente all’interno dell’occhiello del nodo piano.

Foto 3

jpg

Giriamo il corrente attorno al trave.

Foto 4

jpg

Ripetiamo l’operazione per 2 volte.

Foto 5

jpg

Ripassiamo il corrente all’interno dell’occhiello del nodo piano, formando una nuova asola.

Foto 6

jpg

Passiamo, in fine, il corrente nell’ultima asola formata.

Foto 7

jpg

Procediamo a questo punto all’operazione più delicata di questo nodo, l’assucatura, che dovrà avvenire con grande cautela mettendo in tensione sia il corrente che il trave, mantenendo ben saldo il pesciolino artificiale.

Si consiglia di umettare il monofilo per evitare surriscaldamenti dovuti all’attrito.

Foto 8

jpg


Michele
 
Top
view post Posted on 17/10/2012, 19:14
Avatar

"pagu genti bona pisca"

Group:
Member
Posts:
233

Status:


Michele, complimenti come sempre per questi tuoi tutorial.
Una curiosità e una mezza constatazione (o due mezze constatazioni):
1) quando descrivi l'esecuzione del KLK non specifichi il verso dell'avvolgimento (e dalle foto non si capisce bene, anche se mi sembra al senso contrario rispetto a come faccio io). Cerco di spiegarmi meglio. Io parto sempre avvolgendo la prima spira dalla parte dove c'è continuità tra gambo dell'amo ed anello (questo ovviamente vale per gli ami con occhiello spaccato, peraltro la stragrande maggioranza in commercio).
Tu hai riscontrato differenze tra avvolgere in un senso o nell'altro in termini di tenuta?
2) sempre in tema di klk, con terminali dallo 0.12 a scendere consiglio minimo 8 spire, 10 o più (chi ci riesce...) meglio (auguri a tutti quando si legano ami dal 20-22 a scendere, io mi sono attrezzato con pinzette con le punte rivestite in gomma...).

Le mezze constatazioni di cui sopra non hanno alcun riscontro scientifico...ma secondo me e' meglio... :B):
 
Top
view post Posted on 17/10/2012, 19:40
Avatar

Ammalato di "Sbarbionite Cronica"

Group:
Member
Posts:
5,784
Location:
Dalla riva destra del Po

Status:


Per quanto riguarda la tua domanda, ti posso dire che non c'è differenza avvolgere in un senso o nell'altro. E' molto importante invece controllare che l'occhiello sia ben chiuso sul gambo, in caso contrario le spire scivolerebbero e potrebbero crearsi logorii sul filo con conseguenze che puoi ben immaginare.

 
Top
19rastaman80
view post Posted on 17/10/2012, 20:16




davvero i miei complimenti per il bellissimo lavoro! :thumbup:

il klk a filo interno e stupendo! soluzione pulitissima!!!
 
Top
view post Posted on 17/10/2012, 20:21
Avatar

Pierlu

Group:
utente
Posts:
11,496
Location:
maledetto toscano...

Status:


chapeau, lavoro esemplare :prega:
 
Top
view post Posted on 18/10/2012, 02:32
Avatar

Um pe' ad sugnê...

Group:
Administrator
Posts:
21,445
Location:
Forlì

Status:


Michele è sempre un maestro in queste cose, e questo suo ennesimo splendido lavoro sta a testimoniarlo ulteriormente.

Complimenti sinceri, e meritatissimi! :clap1: :clap1: :clap1: :clap1: :clap1:
 
Web  Top
view post Posted on 18/10/2012, 07:05
Avatar

in attesa del big!

Group:
Moderatore Generale
Posts:
29,970
Location:
alle pendici del Po

Status:


altissima qualità delle foto e spiegazioni ineccepibili. Ci sono due nodi che faccio spesso e che non vedo, uno si chiama Improved Clinch e l'altro è uno scorsoio modificato, magari quando ci incrociamo ti spiego così le foto le fai tu :D ...poi per quanto riguarda il KLK, specialmente in caso di anello inclinato, il fatto di rientrare o meno dalla stessa parte da dove si è entrati determina un disassamento maggiore della linea amo/nylon o, viceversa, un allineamento perfetto, la cosa è tanto più evidente con un amo "grub"...

foto1fds

 
Top
view post Posted on 18/10/2012, 13:44
Avatar

Ammalato di "Sbarbionite Cronica"

Group:
Member
Posts:
5,784
Location:
Dalla riva destra del Po

Status:


Sergio, l' "Improved Clinch" non l'ho postato perchè a me personalmente non piace :P , sugli ami a occhiello non lo consiglio perchè è un nodo che non viene eseguito sul gambo quindi non permette di tenere in asse l'amo o angolato come si vuole; sulle girelle non lo faccio perchè lascia l'ultimo centimetro di filo vicino al nodo un po' arricciolato....è dovuto all'attrito durante la stretta finale e personalmente preferisco altri sistemi, ma non mi permetto per questo di criticarlo :)
 
Top
view post Posted on 18/10/2012, 14:05
Avatar

in attesa del big!

Group:
Moderatore Generale
Posts:
29,970
Location:
alle pendici del Po

Status:


CITAZIONE (Mikele76 @ 18/10/2012, 14:44) 
Sergio, l' "Improved Clinch" non l'ho postato perchè a me personalmente non piace :P , sugli ami a occhiello non lo consiglio perchè è un nodo che non viene eseguito sul gambo quindi non permette di tenere in asse l'amo o angolato come si vuole; sulle girelle non lo faccio perchè lascia l'ultimo centimetro di filo vicino al nodo un po' arricciolato....è dovuto all'attrito durante la stretta finale e personalmente preferisco altri sistemi, ma non mi permetto per questo di criticarlo :)

l'improved, che giusto per capire se parliamo delle stesso nodo si differisce dal clinch semplice solo perchè passi due volte nella girella, lo uso quando collego il trecciato alla girella, e il trecciato non si arriccia come hai giustamente detto fa il nylon
 
Top
view post Posted on 18/10/2012, 16:46
Avatar

Ammalato di "Sbarbionite Cronica"

Group:
Member
Posts:
5,784
Location:
Dalla riva destra del Po

Status:


CITAZIONE (sergio62 @ 18/10/2012, 15:05) 
CITAZIONE (Mikele76 @ 18/10/2012, 14:44) 
Sergio, l' "Improved Clinch" non l'ho postato perchè a me personalmente non piace :P , sugli ami a occhiello non lo consiglio perchè è un nodo che non viene eseguito sul gambo quindi non permette di tenere in asse l'amo o angolato come si vuole; sulle girelle non lo faccio perchè lascia l'ultimo centimetro di filo vicino al nodo un po' arricciolato....è dovuto all'attrito durante la stretta finale e personalmente preferisco altri sistemi, ma non mi permetto per questo di criticarlo :)

l'improved, che giusto per capire se parliamo delle stesso nodo si differisce dal clinch semplice solo perchè passi due volte nella girella, lo uso quando collego il trecciato alla girella, e il trecciato non si arriccia come hai giustamente detto fa il nylon

Yes! :ok:
 
Top
view post Posted on 18/10/2012, 17:23
Avatar

Pescadoret

Group:
utente
Posts:
5,164
Location:
dalle rive del Piave

Status:


:clap2:
 
Top
view post Posted on 22/10/2012, 16:15
Avatar

Pescatore della Domenica

Group:
utente
Posts:
2,058
Location:
Chiesina Uzzanese - Pistoia -

Status:



Interessante, molto interessante il knot less knot con filo interno.

E' una soluzione esteticamente molto pulita.

Bravo Mike, veramente bravo

:clap1:
 
Top
view post Posted on 29/10/2012, 15:41
Avatar

ho una bassa tolleranza......

Group:
utente
Posts:
5,720
Location:
ferrara

Status:


Bravo Mikele,il klk a filo interno non lo conoscevo....molto bello e pulito :clap1: :clap1: :clap1:
 
Top
view post Posted on 29/10/2012, 17:10
Avatar

Aspettando quello grosso!!

Group:
Moderatore di Sezione
Posts:
6,800
Location:
dai canali della bassa Bolognese

Status:


Ecco adesso che ti sei allenato per fare le foto non trovare scuse e non sbagliare i nodi quando te li chiederò in pesca :dev: :lol:
 
Top
view post Posted on 29/10/2012, 17:51
Avatar

Pescadoret

Group:
utente
Posts:
5,164
Location:
dalle rive del Piave

Status:


CITAZIONE (devilfisherman @ 17/10/2012, 19:14)
Cerco di spiegarmi meglio. Io parto sempre avvolgendo la prima spira dalla parte dove c'è continuità tra gambo dell'amo ed anello (questo ovviamente vale per gli ami con occhiello spaccato, peraltro la stragrande maggioranza in commercio).
Tu hai riscontrato differenze tra avvolgere in un senso o nell'altro in termini di tenuta?

CITAZIONE (Mikele76 @ 17/10/2012, 19:40) 
Per quanto riguarda la tua domanda, ti posso dire che non c'è differenza avvolgere in un senso o nell'altro. E' molto importante invece controllare che l'occhiello sia ben chiuso sul gambo, in caso contrario le spire scivolerebbero e potrebbero crearsi logorii sul filo con conseguenze che puoi ben immaginare.

io si e molta , almeno dalla mia esperienza , se le spire che tornano sull'occhiello dopo le 8/10 che si fanno normalmente si appoggiano al taglio che ha l'occhiello la tenuta ne risente in maniera drammatica e tutto il concetto di nn nodo si va ha far benedire

io per fare il nodo faccio così : amo con occhiello a dx e punta rivolta verso l'alto,il taglio sull'occhiello a questo punto dovrebbe essere dal lato contrario a dove siamo noi.
inseriamo il capo del filo da sotto a sopra e iniziamo ad avvolgere verso il taglio dell'occhiello , a questo punto quando torniamo indietro e ripassiamo il filo nell'occhio la spira contraria si dovrebbe appoggiare dalla parte continua del gambo/occhiello


ps mi stupisco che quel spacca ma**ni di sergio nn l'abbia evidenziato :bleh:

Edited by Omino - 29/10/2012, 18:16
 
Top
24 replies since 17/10/2012, 17:55   7978 views
  Share