COLMIC Fiume XXT 180 [Recensione], Discussione aperta

« Older   Newer »
  Share  
sergio62
view post Posted on 22/3/2011, 12:05 by: sergio62
Avatar

in attesa del big!

Group:
Moderatore Generale
Posts:
29,970
Location:
alle pendici del Po

Status:


CITAZIONE (Massimo Zelli @ 22/3/2011, 11:26) 
Andrea ha dotato la canna di un’azione particolarmente rotonda. Lo scarico della tensione nel basso del grezzo è molto continuo e parabolico andando verso i pezzi più grossi.

Alcune delle ultime daiwa sono più impalate sul fusto e più sensibili di cima.

di tutto quello scritto queste sono le frasi che possono dare un'idea definitiva dell'attrezzo, anche per chi, come me, capisce poco di mandrini, preg, prepreg e pippe varie.

Il test è stato sicuramente impegnativo, anche se la mancanza di pesce di taglia fa mancare la prova finale sull'attrezzo. Intanto parliamo di una cava di risorgiva, non di un normale carpodromo. Quindi profondità di circa 6 metri, acqua limpida e ben ossigenata e pesci stronzi e molto combattivi.Peccato, ripeto, non aver incocciato una delle carpe over 5, sane e bellissime, che nuotano nella cava.
Aprendo la canna si ha subito al sensazione netta di un attrezzo solido, ben progettato e bilanciato, bilanciatura che risulta palese anche dopo a canna aperta. La "fasciatura" è ben evidente, ben eseguita e trasmette da subito una sensazione accattivante, un pò come vedere dei bei cerchioni in lega su una golf ad assetto ribassato...eleganza e potenza insieme tanto per capirci. Bella l'anellatura con scorrevole sul terzo pezzo e placca rivedibile, sia per altezza di montaggio sia per scorrevolezza del serraggio, ma forse ero io con le mani fredde un pò impedito.
Ho montato un vertigo taglia 4500 (corrispondente ad un 3000 Daiwa) con filo dello 0,20 e terminale dello 0,165. Prima parlavo della profondità della cava proprio per evidenziare la distanza fra il tappo, da 6 grammi, e la torpille da 4 grammi piazzata a circa 40 cm dal ferretto, una distanza tappo/zavorra sui 5 metri abbondati che rende l'azione di lancio un pò più difficoltosa del normale. A questo si è aggiunta la totale mancanza di spazio dietro causa alberi, quindi la fase di lancio avveniva, alla partenza, con canna praticamente perpendicolare alla testa senza possibilità di eseguire una corretta fase di caricamento del fusto affidando il tutto alla sola spinta delle mani, spinta che per necessità di cose era un pò brutale. Ad ulteriore difficoltà il vento contrario, prima moderato poi decisamente forte con tutto quello che ne consegue. La canna ha dimostrato un'ottima elasticità abbinata ad una potenza sorprendente anche con un movimento di caricamento del fusto parziale, dalla foto si evince bene come effettivamente, specie in situazione di vento forte, io non mi sia risparmiato. Altra fattore positivo la rapidità del grezzo, sia nello scaricare il caricamento (scusare il gioco di parole) sia nelle ferrate, purtroppo poche, portate a distanze elevate su grande profondità. Molto buona anche la precisione del lancio seppur in presenza di vento forte. Nel pomeriggio arrivavo tranquillamente a posare il tappo ad un venti/venticinque metri da riva. A proposio di alberi il primo test lo ha fatto Zelli che al primo lancio ha allamto un ramo dietro, una canna "normale" forse sarebbe esplosa...Con il pesce? Bene, molto bene, ho anche preso una bella trota, residuo delle semine invernali, oltre ad un paio di breme over chilo che in fatto di lasciarsi trascinare a peso morto hanno poche rivali. Specie la trota è stata domata, a frizione chiusa, in assoluta sicurezza, nonostante scatti laterali, balzi, piroette e cazzi vari. La canna è progressiva, rotonda nella curva con un cimino che accompagna bene le sfuriate concedendo il giusto, insomma, se fosse una macchina, sarebbe una idroguida con i fiocchi. Difetti...certo ce ne sono: intanto la serigrafia è discutibile, ma è una questione di gusti personali, io amo poco il "genere Milo"...una colorazione più sobria senza tanti fronzoli esalterebbe ancora di più l'eleganza della fasciatura, ma, come dicevo con Massimo, il difetto più grande è che non è marcata Daiwa ;)

CITAZIONE (francesco85 @ 22/3/2011, 11:51) 
molto interessante..... grazie massimo!!!!

quindi, mi pare di capire, questa bolo si avvicina sempre più, nell'azione, all'aw-v.... o cmq certamente di più di quanto non lo facesse la corvette....
qual è il suo range ideale? 0.08 - 16?
potresti mica fare una foto alla serigrafia della canna, per piacere? perchè non ho ancora avuto modo di vederla, e secondo me le colmic son sempre state delle belle canne con una serigrafia, però, che non mi ha mai entusiasmato.... tipo la corvette m'è sempre sembrata brutta serigraficamente parlando.... mi piaceva invece la veliger..... mi rendo conto che la serigrafia sia l'ultima cosa che si debba guardare in un attrezzo, ma anche l'occhio vuole la sua parte....

è la foto in testa al post di Massimo...e smettila di toccarti che poi diventi cieco :D
 
Top
265 replies since 22/3/2011, 11:51   34845 views
  Share