Un freddo inglese..., Jader, Sergio, Nicolò, Massimo

Sono le 7:00 e sto leggendo il giornale al bar, come ogni mattina prima d’andare in ufficio. E’ una confusione che mi rilassa quella di un bar sulla statale a quest’ora, ed è una confusione tuttosommato interessante. Si gode di un punto di vista privilegiato dal tavolino di un bar, il giornale è una scusa, riempie soltanto i momenti rari di noia, quelli in cui non osservo le persone che ho intorno.
I bar sono come le lanche di un fiume, dei punti d’acqua ferma al margine della corrente, c’entra di tutto dentro e, cosi come entra, va fuori in un ciclo continuo. Non sai mai che pesci trovi nelle lanche, o forse, come in un bar, ci sono sempre i soliti pesci che in una qualche maniera vi spendono grossa parte della loro vita.

Stare appollaiato in un canto, fuori dall’attenzione degli avventori, è uno dei pochi vizi che mi concedo, è l’occasione per fare un bagno in una folla eterogenea, senza avere l’obbligo di interagire con essa. Le pagine del giornale locale passano in una noia sorda tra una notizia di bassa cronaca ed una di politica che è meglio saltare a piè pari. Mentre “salto a piè pari”, vedo un’ interessante duo: è ora di chiudere il giornale. Vale la pena che mi cimenti nel mio giochino preferito: “indovina che lavoro fà”.

Sono un paio di figuri “col vestito della domenica”, ma hanno la faccia di chi ha imparato da poco a portare degli abiti eleganti. Sono abbastanza fuoriluogo nei loro completi e parecchio kitsch: il gessato sopra una maglietta nera ad alcuni da un aspetto sportiveggiante, ma è questione di portamento, quello si impara da piccoli, non a 50 anni, o giù di lì come i protagonisti del mio passatempo. Sembrano due pesci fuor d’acqua o, per meglio dire, due asini con le scarpe di coppale. Hanno dei modi spicci, bruschi, le loro mani non sono tuttavia quelle di gente che lavora: questo mi facilita molto il compito. Mi gusto per un po’ lo spettacolino, le loro occhiaie, come del resto i loro fisici, consumati e malandati, parlano di vita notturna, di qualche bicchiere di troppo e di una certa tensione malcelata: bevono con avidità il cappuccino e sembra che vogliano bere pure il cornetto dalla furia con cui lo mordono... Se passi una notte nutrendoti di sigarette ed alchool, ci può stare che al mattino tu abbia una fame che non riesci nemmeno ad andare a dormire. Lo show si consuma lento ed io, oramai, ho indovinato che personaggi sono questi, l’insegna del night club sulla portiera della loro macchina mi lascia ben pochi dubbi.

Mentre quella Porches esce con una certa spacconeria, dal parcheggio del bar, una mano si poggia sulla mia spalla. Mi giro e... anche questa faccia la indovino: è quella di un amico.

Jader mi fà un sorrisone ed esordisce con il suo solito “tuttobeneboss”? Io gli rispondo, i boss sono andati via ora, ma lui non ci fà caso, non può sapere quanto adori perdere tempo dentro ai bar, cibandomi di vita vissuta... dagli altri. Ci si potrebbe scrivere un libro.

Tra un cappuccino ed una pasta troviamo anche il tempo di fare arrossire la barista ... toccherà che cambi bar ad Occhiobello, almeno per un po’.

A proposito, oggi vado a pescare e non in ufficio.


Ci dividiamo i compiti, io faccio l’incollato e Jader prepara la pastura. I minuti scorrono veloce, non sento freddo, la lenza viene bene al primo colpo senza intoppi e nel giro di mezz’ora, jader sta già pescando ed io sto facendo gli ultimi lanci per sondare il fondo.

Ho stretto la piombatura sulla girella e sto dragando a raggera tutto il mio picchetto, ho un fondo leggermente più alto sulla mia destra, Jader mi invita a pescarci sopra per centrare la pasturazione in un solo punto: io non aspettavo altro...

E’ una pesca minimale quella di oggi, almeno nella prima parte della giornata, partiamo con 4 grammi di penna e peschiamo sui 25 metri.

La pasturazione è da farmacia, le palline sono piccole e compresse, abbiamo seminato in mezzo alla pastura del bigattino morto, l’unica integrazione che facciamo è a base di incollato: mezzo Kg deve durare tutto il giorno. E’ arrivato l’inverno e ce ne accorgiamo subito, l’ultima volta, 15 giorni fà per essere esatto, a quest’ora ero rimasto in felpa ed avrei tolto anche quella: adesso sto di un bene che non ha paragoni e ringrazio quell’anima pia di Piero tra me e me. M’ha convinto lui a spendere dei soldi in una giacca tecnica e con questa temperatura dovrebbero puntarmi un fucile alla schiena per chiedermi di toglierla.

Un paio di scardole vengono a farmi visita sul pronti via: forse qualche pesce è attivo ma un silenzio che dura mezz’ora buona zittisce anche il mio buon umore. Come dicevo l’inverno c’è, e non sono il solo ad avere quest’impressione, anche i pesci se ne sono accorti.

Sforziamo il bigattino e, d’un tratto, Jader attacca il fondo, si, certo, il fondo. Il fondo del labbro superiore di una bella carpa. Il pesce viene su senza opporre la benchè minima resistenza, è pressochè congelato.

Il bigattino fa il suo effetto e Jader, che si è appesantito con un waggler più grosso concede il bis poco prima della pausa pranzo.

Una vera lezione di pesca: precisione, costanza e fiducia nel fatto che il pesce sarebbe arrivato a tiro, questa è stata la chiave della prima metà giornata. Due carpe ed uno stripped fanno la loro porca figura con una temperatura che quando il sole è stato alto non è andata oltre 6 gradi. Ed io? Beh, io sono stato a guardare. Occorre sempre cercare di imparare quando qualcuno prende più pesce di te, questa mattina era il mio turno.

La pastura data più corta e solo all’inizio, il bigattino dato sul galleggiante, sono stati amici della carpa. Di certo Jader ha compiuto la grossa impresa di raccogliere tutto quello che aveva in picchetto. La lenza, aveva un appoggio garbato ma non eccessivo, il galleggiante era tarato in modo da essere ben visibile, anche sul riflesso della luce diretta.
Dei particolari non di poco conto che alla fine hanno fatto la differenza, io ho impostato la pesca in modo forse più invernale, ma ero convinto di trovare dei carassi, per questo sul fondo forse c’andavo troppo leggero... e quando uno di fianco ti prende dei pescioni sulla faccia sei buono anche di slamare gli unici due pesci che agganci.

Ma non tutto è perduto.
Io sono rimasto alle due scardole, stamattina facevano morale ma adesso, fanno davvero pensare. Toccherà che faccia quel che so fare, prima di sera se possibile. In pausa pranzo apro una 14’ piedi, avevo pescato a 13’ tutta la mattina. Costruisco una lenza scorrevole con 3 grammi di bulk e 0,50 grammi di lenza attiva. Metto un 8 grammi e decido di andare a raccogliere i carassi che, se sono attivi e presenti, debbono essere sul margine molto esterno della pastura.

Due ore di silenzio annegano nel lambrusco le mie speranze... fortuna il vinello che scaldava le ossa e teneva alto il morale.

Jader nel pomeriggio non va come al mattino, la mia idea di allungari ha fatto inevitabilmente danni alla pesca corta.


Un paio di lisci fuori pastura mi rimettono in carreggiata moralmente. Poi però prendo uno stripped bass... non so come classificare sto pesce... colpo di culo? Pesce di incoraggiamento?

Cambio galleggiante e con la la stessa taratura metto un 16 grammi con testa riportata. Un inserto luminoso che nelle ultime ore di luce brilla come un lampione al contrario della penna piena.

Esco fuori ancora 15 metri, adesso sto pescando bellamente sui 40 metri con circa una metrata di filo in terra. Il waggler sparisce ed il contatto stavolta è netto.

Il primo carassio alle 15:00 arrivà come un piatto di maccheroni ad uno che ha attraversato la Groelandia a piedi... sono riscaldato, ma non sazio.

Memorizzo le coordinate del lancio ed il lancio successivo forse cade 10 cm distante dal primo. Altro pesce!

Prendo 5 pesci nel giro di mezz’ora, quando ormai c’ho fatto quasi la bocca .... l’ultimo si slama... inutile dire che aspettare un’altra mangiata è stato completamente inutile.




Passare una giornata con due amici come Sergio e Jader è un piacere che va oltre i pesci presi. E soprattutto passare la giornata all’inglese con un grande pescatore come jader è sempre un banco di prova di quelli che porta verso il fondo scala il contagiri delle nostre capacità. A fine giornata jader ha una carpa da due kili e mezzo ed altre due sul Kg più un paio di stripped davvero ben pasciuti, io con uno scatto felino arrivo a 5 carassi intorno a 8 etti/ kg più uno stripped.... Ce le siamo date di santa ragione come due buoni amici ogni tanto fanno per mettersi alla prova.

Note

Sergio ha fatto nell’ordine

1) il messì con la macchina fotografica, alcuniscatti sono da national geografic
2) il gufo come solito *



*
Scena 1)

Sergio_ Al prossimo carassio vengo li con la macchina e ti faccio una foto in piega. Anzi, sta fermo li che arrivo subito così sono pronto
.....

..... Avevo i carassi in battuta, non ho visto più una mangiata.


Scena 2)

Io_ Sergio, torna al posto tuo , ti chiamo io.

.... Passano 5 minuti , il galleggiante affonda ed ho preso il sesto pesce...

Sergio_ fermo, piega la canna così..... più su .....più giù ....

.... facendo le varie manovre di aggiustamento .... il carassio decide ad un certo punto di fare

ciao ciao ciao ciao ciao ...

Prego ammirate le foto di Lionel Farina (che oggi con la canna ha preso l'ennesima bussata, ma con la macchina fotografica ha fatto il fenomeno)



By null at 2010-11-29


By null at 2010-11-29


By null at 2010-11-29



By null at 2010-11-29



By null at 2010-11-29


Questa è mia!


By null at 2010-11-29


By null at 2010-11-29


By null at 2010-11-29


By null at 2010-11-29


Per la serie anche i fenomeni sbagliano un gol davanti alla porta, a porta vuota....

Questa è la più bella foto della nassa.


By null at 2010-11-29



Ps Grazie Sergio Jader e Nicolò per la splendida giornata.

Grazie PIR...

Edited by Massimo Zelli - 30/11/2010, 00:17

Quella l'ho messa di proposito... per far vedere che anche lui uno scatto sbagliato lo fà.

Per la macchina che aveva a disposizione (Nikon D 40 con 18-55 ....) ha fatto dei mezzi miracoli.




Ti falla l'occhiale , anche se con il riflesso del sole quel filo fa un effetto strano.

La treccia che uso io è del 0,25 , te ne accorgeresti bene... il problema è che oramai non la metto quasi più