Voglio dire (finalmente) cosa ne penso e, soprattutto, voglio dire cosa non voglio che venga MAI PIU' scritto sulle pagine di questo forum!
L'occasione mi è data dall'assurdità di certe frasi lette in questi giorni in questa sezione, ed oggi in particolare: ingiurie, offese ed atteggiamenti di inaudita quanto ingiustificata animosità.
Non concepisco, da sempre, il "tifo contro" e non riesco a farmi una ragione del fatto che ci sia tanta gente che, anziché limitarsi a sostenere ed incoraggiare la squadra del cuore, debba per forza giungere a forme di intolleranza, se non addirittura odio, nei confronti di quelli che non vede come avversari, ma come nemici!!!
Mi chiedo: possibile che non si riesca a capire che TUTTI i tifosi hanno TUTTI le stesse ragioni e le stesse logiche, e che quindi potrebbero benissimo trovarsi nei panni di quelli ora che considerano merde, porci, ecc… se solamente fossero nati e vissuti in un'altra zona o in un'altra città?
Odio il tifo contro, odio i violenti da stadio (o palazzetto, o piscina, o campo da golf…), odio il cercare forza nell'essere spalleggiati dal branco, odio tutte le manifestazioni di intolleranza tipiche degli ultras.
Tifi per la squadra X? Allora sei una merda! Allora devi morire!!!!
Devi morire????? Ma siamo matti? Muori tu, imbecille!!!!
A Torino è stato ucciso un sessantenne in seguito ad una discussione su Materazzi: per quanto Materazzi possa essere idiota (e lo è almeno quanto tanti altri che non brillano per eccessiva intelligenza, ma questo vale in tutti i campi e in tutti i settori, perché uno può essere bravo a fare certe cose ma può essere, nel contempo, un emerito cretino), non è certo colpa sua se due persone si sono messe a litigare e sono giunte alle estreme conseguenze.
Questo è un allucinante articolo tratto dal sito della Gazzetta, ed è emblematico di come "sragionino" certe persone, secondo una loro logica destabilizzata da un tifo che assume connotati di "perenne stato di guerra".
E' l'intervista ad un tifoso accoltellato, e non ha alcuna importanza il fatto che appartenga ad una tifoseria piuttosto che ad un'altra: avrebbe potuto essere del Milan, dell'Inter, del Varese, del Cesenatico o del Bulgarnò….
E' semplicemente sconvolgente il fatto che certe cose vengano considerate come normalità!
"Paura? Sì, ma allo stadio
le coltellate ci stanno"Parla il tifoso della Roma ferito alla gola in occasione del derby e tuttora ricoverato in ospedale: "Mi hanno aggredito alle spalle, potevo morire. Però non li considero degli infami e all'Olimpico tornerò molto presto"
ROMA, 21 aprile 2010 - Sdraiato sul letto 31 del reparto di Osservazione Breve Chirurgica del Gemelli, al 7° piano dell’edificio N, un gladiatore tatuato sulla tibia e una sciarpa giallorossa sul comodino, non vorrebbe parlare. Non è per lo spavento, né per il fastidio che gli provocano i punti, ma per una questione di principio: gli ultrà non parlano con i giornalisti, nemici quanto le forze dell’ordine. E Maximiliano Ioele, 22 anni, il romanista accoltellato alla gola dopo il derby, ha il linguaggio e le convinzioni dell’ultrà. Non a caso il suo nome era già noto alla polizia.
“Siamo agli antipodi - attacca -. Voi scrivete un sacco di cazzate sul nostro mondo. Non lo conoscete, ma ci date addosso”.
Squilla il telefono, è il padre Enzo, gli dice che la presidentessa lo aspetta a Trigoria, quando si rimetterà.
“Non me ne frega niente, lo sai che la Sensi non la sopporto”.
Dieci arresti per gli scontri fuori dall’Olimpico, altri sei ieri per gli incidenti in Tevere, un arsenale trovato nell’auto di un tifoso laziale, dieci abitazioni perquisite la notte scorsa.
Maximiliano, tu sei il sopravvissuto di una notte di follia. Hai avuto paura di morire?
“Sì, per qualche minuto. Ma me la sono cavata”.
Cosa ricordi di quei momenti?
“Tutto, sono rimasto cosciente”.
Sei stato aggredito alle spalle, quanti erano?
“Non lo so, non li ho visti, è stato un attimo”.
Cosa pensi dei tuoi aggressori?
“Niente, che devo pensare?”.
Potevano ucciderti...
“Allora? Dovrei dire che sono infami, pezzi di merda? No, allo stadio le coltellate si prendono e si portano a casa”.
Perché ti trovavi a Ponte Milvio, in mezzo agli scontri?
“E lo vengo a dire a te?”.
Allo stadio ci tornerai?
“Certo, perché non dovrei?”.
Perché è stato un derby tanto violento? Non avevate firmato un patto di non belligeranza?
“Sei poco informato”.
Il problema è con il gruppo laziale “In basso a destra”?
“Questo lo dici tu”.
Ma tu appartieni a qualche gruppo?
“La conversazione è finita”.
I "tifosi" devastano treni, saccheggiano autogrill, incendiano e ribaltano auto, spaccano vetrine, girano con spranghe, bastoni, fionde con biglie d'acciaio, coltelli, accette…. ma stiamo scherzando??? Purtroppo no, perché questa è la triste realtà!
Diversi anni fa, assieme ad un altro papà, accompagnai mio figlio ed altri bambini allo stadio di Rimini per assistere alla partita Rimini-Forlì: fummo assaliti da un gruppo di ragazzi col volto coperto da passamontagna, i quali si gettarono sui bambini per portar loro via le sciarpe e mi trovai, mio malgrado, coinvolto in una rissa per difendere i nostri figli piccoli. Porto ancora dentro i segni della rabbia provata quel giorno maledetto!!!!
Il Forlì Calcio riuscì, qualche anno dopo, ad avanzare incredibilmente in Coppa Italia fino a giungere alla sfida col Milan: doveva essere una festa, un'occasione irripetibile da prendere come un regalo della buona sorte, e l'incontro venne giocato allo stadio di Cesena per sfruttarne la maggior capienza rispetto a quello di Forlì.
Persino il Sindaco invitò la cittadinanza a partecipare all'evento, che DOVEVA essere accolto come una festa al di là del risultato, perché era inconcepibile che si potesse pensare di passare il turno contro una squadra qual'era il Milan di allora.
Accompagnai mio figlio a Cesena e ci mettemmo dietro una delle due porte, sotto la curva. Al più che prevedibile gol del Milan un tifoso, proprio sopra di me, esultò e sventolò la sua bandiera: fu selvaggiamente picchiato da una vile accozzaglia di ultras cesenati e forlivesi, i quali gli bruciarono anche la bandiera!
Che schifo, che schifo, che schifo…..
Conosco molto bene un capo-ultras della curva juventina (al quale non perdo occasione di dichiarare tutta la mia disistima nei suoi confronti) e una decina d'anni fa, mentre eravamo seduti accanto in occasione di una cena nel torinese, questi si alzò da tavola dicendo: " Ciao, devo andare. Ho appuntamento con gli altri per organizzarci per andare domattina a picchiare i tifosi romanisti quando arrivano a Torino (era previsto l'incontro Juve-Roma)!"
Gliene dissi di tutti i colori, gli buttai in faccia tutto il mio disprezzo e lo sotterrai con parole che avrebbero fatto vergognare chiunque…. ma non lui!
L'essere umiliato pubblicamente non lo scalfì nemmeno….
Brutta gente!
Considerazioni come "disagio sociale, valvole di sfogo, frustrazioni, esasperazioni del senso di rivalsa, desiderio di protagonismo, ecc…." ormai non mi bastano più per tentare di trovare giustificazioni al comportamento di questa feccia!
Vai allo stadio col volto coperto e in tasca hai un coltello? Benissimo: sei mesi in ortopedia a contarti le ossa rotte e due anni in galera (quella vera, a spese tue), così magari ti viene qualche dubbio sull'opportunità di andare a fare "l'ultrà"….
Ok, non voglio stare qui a dettare le mie ricette (drastiche e pesantine…) per fare un po' di pulizia, ma voglio che sia chiaro che i tifosi, quando sono "troppo tifosi" e irrispettosi delle altrui preferenze, mi stanno parecchio sulle scatole!
Qualcuno potrebbe pensare: "E' un problema tuo"…
Vero!… ma non del tutto.
In questo Forum potrebbe diventare anche un problema di altri, perché non ho più intenzione di leggere posts (pochi, a dire il vero) in cui ci siano eccessi verbali e/o insulti tra utenti a causa di discussioni sportive.
Ironia, sarcasmo e perculeggiamenti ci sono sempre stati e non hanno mai fatto male a nessuno! Anzi, sono spesso serviti a farci due risate…. continuiamo così!
Su Pesca in Romagna è regola imprescindibile mantenere educazione e rispetto nei confronti di tutti, mi preme ricordarlo, e non sarà qualche tifoso particolarmente "caldo" a modificare questa linea di comportamento.
Se a qualcuno pare troppo restrittiva questa regola e vuole sentirsi libero di sputare veleno e offendere chi sostiene squadre diverse dalla sua, beh… arrivederci e grazie!
Non ci mancherà!!!!...