Pastarello

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zellinonavraiilmioscalpo
view post Posted on 11/3/2010, 21:51




Ovvero palline di pastura a pera rovesciata della stessa pastura immessa....delucidazioni insomma.

...chi lo usa, che ami usa, striscia sul fondo o vicino al fondo

grazie
 
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view post Posted on 11/3/2010, 22:22
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Um pe' ad sugnê...

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Giuliano pesca spesso col pasterello e con ottimi risultati!
Io l'ho usato diverse volte ma solo per carpe e barbi, e sempre appoggiato sul fondo, con o senza corrente.
Amo N° 4-6 per le carpe e N° 10 per i barbi, sempre con la molla per trattenere meglio l'impasto.
In zone già pasturate si può anche scendere con la misura dell'amo e fare passate con un boccone più piccolo per tentare anche i cavedani.
L'anno scorso ero con Gabriele nel Ronco e lui pescava solo col pasterello: una mangiata dietro l'altra!
Palline grosse come una nocciola, solo barbi!
 
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hooker1957
view post Posted on 12/3/2010, 07:36




CITAZIONE (barbus1 @ 11/3/2010, 22:22)
Giuliano pesca spesso col pasterello e con ottimi risultati!
Io l'ho usato diverse volte ma solo per carpe e barbi, e sempre appoggiato sul fondo, con o senza corrente.
Amo N° 4-6 per le carpe e N° 10 per i barbi, sempre con la molla per trattenere meglio l'impasto.
In zone già pasturate si può anche scendere con la misura dell'amo e fare passate con un boccone più piccolo per tentare anche i cavedani.
L'anno scorso ero con Gabriele nel Ronco e lui pescava solo col pasterello: una mangiata dietro l'altra!
Palline grosse come una nocciola, solo barbi!

A Monzambano gli assidui frequentatori pescano solo così, io nn ho mai provato
 
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platano57
view post Posted on 12/3/2010, 16:19




E' una delle mie tecniche "preferite" (si fa per dire..).
Quando nell'Arno a Firenze c'era tanto pesce, era il sistema più efficace ed anche più economico per riempire una nassa di pesci.
Dunque, io ho sempre utilizzato una bolo "robustina" da 5-6 metri, mulinelli Cardinal 44
filo in bobina del 20, come amo, se tiro alle grosse carpe metto un n° 4 della Gamakatsu serie 142 -LB (formidabile ! non so se lo fanno ancora..) , sennò per pesca mista uso un 10 sempre della Gamakatsu serie 187-N. Importante secondo me, che l'amo sia robusto ma NON forgiato e a gambo medio-lungo, poi ognuno ha le proprie opinioni...
Come galleggiante va bene tutto, purchè sia robusto, magari a filo passante, da 0.75 a 3 grammi. La piombatura, pescando in estate quando c'è "calma piatta" può anche non esserci, tutt'al più uno o due pallini del 6-7 a 30 cm. dall'amo. Altrimenti, si deve tarare il galleggiante normalmente, o con una torpille secca, o come faccio io, con una catena stretta di pallini. Si pesca appoggiando tutto o parte dello "svolazzo" sul fondo.
In questo tipo di pesca, è importante pasturare abbondantemente, anche "allungando" la pastura con pane ammollato, croccantini per gatti, etc. Si innesca un "boccone" adeguato all'amo.
La mangiata, di solito, è netta, e bisogna essere pronti a combattere anche con pesci di svariati chili. La carpa più grossa che mi è riuscito prendere, era circa sui 10 chili, nell'Arno fiorentino, nella zona di Bellariva, mi pare fosse il 2004. Catture così non capitano tutti i giorni, ma esemplari sui 5-6 chili ne ho presi parecchi...Non è una tecnica "selettiva" perchè la pallina di pastura viene attaccata anche da grossi carassi, pesci-gatto, scardolone, e quando c'erano, grossi cavedani. Per fare selezione, bisogna gettare in acqua un considerevole quantitativo di pastura, allungando il "brodo", lo ripeto, con pane, Raggio di Sole, fiocchi di mais, crusca, etc.
 
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view post Posted on 12/3/2010, 16:58
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HARRY LA CAROGNA

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Qualunque pastarello adoperi la selezione è motlo difficile che riesci a farla.

Il discorso della selezione è come il discorso della pasturazione: puoi indirizzare con alcune scelte la pescata ma solo se i pesci rispondo come tu vorresti.

Esempo se nei posti dove vado solitamente il cavedano non risponde quel giorno e la breme invece si...posso fare tutte le pastelle più buone di questo mondo ma non caverò altro che breme.

Se invece la breme non è attiva avverrà il contrario.

La taglia con quei marchingegni la selezioni solo con il tempo: più gli dai da mangiare più ne sazi più rischi che vengano sotto i branchi di pesci grossi, branchi meno numerosi in genere.

E’ brutto da mandare giù ma dove c’è abbondanza di pesce puoi invetnare quel che vuoi ma meno di non innescare una boiles è difficile mirare ad un esemplare specifico.

Però a favore della pastella va detto questo:

TI permette di pescare con maggior scioltezza perchè non necessità nella maniera più assoluta nessuna finezza, un amo grosso con molla fa più che bene il suo porco lavoro.

Ti permette di usare finali motlo grossi anche su pesci che vorrebbero lenze raffinate (cavedani)

E’ un metodo di pesca che pure uno alle prime armi potrebbe applicare con un certo margine di successo.


Puoi usare due modi con la bolognese: torpilla secca e piombo a terra con finale lungo, oppure torpilla pallini e lenza classica.

Con la prima lenza puoi usare un Rig per innescare: devi piombare in eccesso, la mangiata è quasi sempre una partenza. Per la seconda lenza tari tutto come se pescassi a bigattino.

A monzambano pescano sia nel primo modo che nel secondo con ottimi risultati, in termini di numero, come taglia è uguale al resto.

La via della selezione passasse solo per l’esca saremmo tutti fenomeni con Personal best spettacolari...Quest’esca diciamo che facilita la questione.
 
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magicrics
view post Posted on 12/3/2010, 17:00




è una pesca che d'estate soprattutto quando ho voglia di prendere qualche bella carpa faccio spesso
Io non scendo mai ad un amo inferiore n.8,secondo mè si rischia di sbagliare molte mangiate;mi trovo bene con un n. 4-6 della gamakatsu il 405 B con in aggiunta una molletta per trattenere meglio la pastura,appoggi di qualche cm la pallina di pastura sul fondo è occhio alle fucilate.
Io per l'innesco,il più delle volte,lascio la punta dell'amo fuori, dalla pallina ho notato che così riesco ad avere molte meno slamate e lisci!
Per la pasturazione ti regoli anche in base a come risponde il pesce;io di solito appena arrivo mi faccio il fondo con una decina di palline grandi come una noce e poi mi regolo in base a come risponde il pesce,se vedi che vanno in frenesia bisogna tenerselo sotto,se vedi che non collaborano molto non serve riempirlo tanto solo qualche pallina ogni tanto.
Ho notato che con questo sistema si prendono anche molti barbi e cavedani.
La regola sarebbe una pastura più dolce per carpe e una più salata per cavedani e barbi,ma non sempre è così infatti mi è capitato tante volte di prendere barbi e cavedani con pasture dolci!!
Questo è quello che di solito faccio quando pesco con il pasterello nei corsi romagnoli,fiumi a carattere torrentizio,quindi per richiamare il pesce serve anche poca pastura,e se ci son pesci grossi non ci metton molto a venirti sotto pastura!
 
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platano57
view post Posted on 12/3/2010, 17:22




E' chiaro che è una tecnica alla portata di tutti...però, però..qui a Firenze c'era (purtroppo devo scrivere "c'era" perchè molti dei protagonisti non sono più tra noi) una vera e propria "scuola" - diciamo così - dei "pastai", pescatori validi anche in altre tecniche, ma veri e propri "maestri" della pesca col pasterello. Ho visto personalmente queste persone all'opera, e ti posso assicurare che "stendere" un pasterello morbido quasi come una crema in mezzo al Fiume Arno non è facilissimo..
Poi ogni stagione, ma addirittura ogni giornata, cambia la "consistenza" dell'esca : mai troppo dura, comunque, pena il non vedere una tocca...
Particolare, poi, era la pesca alle savette, quando c'erano, con la pasta : con quei pesci dalla bocca particolare, bisognava "alleggerire" la lenza e di molto, scendendo fino ad un amo del 16-18 appena nascosto da un pezzettino di pasta, alla lenza, che diventava dello 0.12 mm, galleggiante tipo Tesse, piombi a 15-20 cm. dall'amo, e savette che mangiavano sempre nello stesso modo...mai che il galleggiante partisse, solo accenni, bisognava ferrare d'istinto, un po' come con il muggine.
Prima, era consentita anche in certe gare dell'Arci-Pesca (ora è stata vietata..) e chi sapeva fare bene questa pesca, realizzava, a volte, dei pesi da record (mi ricordo un 44
chili presi dal Gabelli, alias "marmellata"...indovinate perchè aveva questo soprannome ?)
 
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view post Posted on 14/3/2010, 18:42
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HARRY LA CAROGNA

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CITAZIONE (platano57 @ 12/3/2010, 17:22)
E' chiaro che è una tecnica alla portata di tutti...però, però..qui a Firenze c'era (purtroppo devo scrivere "c'era" perchè molti dei protagonisti non sono più tra noi) una vera e propria "scuola" - diciamo così - dei "pastai", pescatori validi anche in altre tecniche, ma veri e propri "maestri" della pesca col pasterello. Ho visto personalmente queste persone all'opera, e ti posso assicurare che "stendere" un pasterello morbido quasi come una crema in mezzo al Fiume Arno non è facilissimo..
Poi ogni stagione, ma addirittura ogni giornata, cambia la "consistenza" dell'esca : mai troppo dura, comunque, pena il non vedere una tocca...
Particolare, poi, era la pesca alle savette, quando c'erano, con la pasta : con quei pesci dalla bocca particolare, bisognava "alleggerire" la lenza e di molto, scendendo fino ad un amo del 16-18 appena nascosto da un pezzettino di pasta, alla lenza, che diventava dello 0.12 mm, galleggiante tipo Tesse, piombi a 15-20 cm. dall'amo, e savette che mangiavano sempre nello stesso modo...mai che il galleggiante partisse, solo accenni, bisognava ferrare d'istinto, un po' come con il muggine.
Prima, era consentita anche in certe gare dell'Arci-Pesca (ora è stata vietata..) e chi sapeva fare bene questa pesca, realizzava, a volte, dei pesi da record (mi ricordo un 44
chili presi dal Gabelli, alias "marmellata"...indovinate perchè aveva questo soprannome ?)

Presa nel suo ambito specifico e portata all'estremo ogni tenica assume le sembianze di un arte...

Quello che facevano i tuoi amici fiorentini "d'annata" è cosa nota ma mi stai parlando di signori pescaotri che avevano reso una signora pesca anche quella con la pasta... (del resto la palla di bigattino non è latri che una loro invenzione nata come derivaziione del pastarello...)

Il discorso sulle savette non mi sorprende: hanno una bocca piccola pertanto più grosso di un tot il boccone non lo fanno...è tutto in proporzione boccone piccolo amo piccolo...filo piccolo. Anzi: se venisse qui sandro ti direbbe esattamente questo, sulla savetta ci vuole un amo medio, un filo sottile ed un boccone che sporchi appena la punta dell'amo.

Cambiando pesce: prova a pensare al cefalo fatto a pastella o con la tremolina o con il bigattino...

Conla tremolina ben o male ti gestisci, con il bigattino se non sei il texano dagli occhi di ghiaccio col cazzo che ne pizzichi uno....con la pastella tocca che stai attento altrimenti vai dentro te la canna e pure il panchetto..
 
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view post Posted on 15/3/2010, 08:46
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CITAZIONE (Massimo Zelli @ 12/3/2010, 16:58)
Qualunque pastarello adoperi la selezione è motlo difficile che riesci a farla.

Il discorso della selezione è come il discorso della pasturazione: puoi indirizzare con alcune scelte la pescata ma solo se i pesci rispondo come tu vorresti.

Esempo se nei posti dove vado solitamente il cavedano non risponde quel giorno e la breme invece si...posso fare tutte le pastelle più buone di questo mondo ma non caverò altro che breme.

Se invece la breme non è attiva avverrà il contrario.

La taglia con quei marchingegni la selezioni solo con il tempo: più gli dai da mangiare più ne sazi più rischi che vengano sotto i branchi di pesci grossi, branchi meno numerosi in genere.

E’ brutto da mandare giù ma dove c’è abbondanza di pesce puoi invetnare quel che vuoi ma meno di non innescare una boiles è difficile mirare ad un esemplare specifico.

Però a favore della pastella va detto questo:

TI permette di pescare con maggior scioltezza perchè non necessità nella maniera più assoluta nessuna finezza, un amo grosso con molla fa più che bene il suo porco lavoro.

Ti permette di usare finali motlo grossi anche su pesci che vorrebbero lenze raffinate (cavedani)

E’ un metodo di pesca che pure uno alle prime armi potrebbe applicare con un certo margine di successo.


Puoi usare due modi con la bolognese: torpilla secca e piombo a terra con finale lungo, oppure torpilla pallini e lenza classica.

Con la prima lenza puoi usare un Rig per innescare: devi piombare in eccesso, la mangiata è quasi sempre una partenza. Per la seconda lenza tari tutto come se pescassi a bigattino.

A monzambano pescano sia nel primo modo che nel secondo con ottimi risultati, in termini di numero, come taglia è uguale al resto.

La via della selezione passasse solo per l’esca saremmo tutti fenomeni con Personal best spettacolari...Quest’esca diciamo che facilita la questione.

Massimo, sul fatto della selezione, dipende dall'ambiente.
Sicuramente come dici tu, anche nei nostri fiumetti appenninici non si riesce a selezionare la taglia di cavedani, barbi e carpe in maniera significativa però c'è un ma....
Purtroppo (alcuni non la pensano così) ci sono zone nei nostri fiumi completamente infestate da alborelle (l'anno scorso a febbraio io e Piero ci siamo fatti mangiare!!! :o: ), rovelle e minutaglia in genere (ci sono zone e periodi in cui i barbetti da 5-10 cm la fanno da padrone!). Ecco in posti così il pasterello fa veramente la differenza e permette di selezionare se non la taglia in maniera significativa ( si tagliano fuori almeno i cavedanelli e i barbetti sotto 15 cm), almeno la specie e ti posso assicurare che non è poco.
 
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view post Posted on 15/3/2010, 09:10
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HARRY LA CAROGNA

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QUOTE (Rumagnulaz @ 15/3/2010, 08:46)
QUOTE (Massimo Zelli @ 12/3/2010, 16:58)
Qualunque pastarello adoperi la selezione è motlo difficile che riesci a farla.

Il discorso della selezione è come il discorso della pasturazione: puoi indirizzare con alcune scelte la pescata ma solo se i pesci rispondo come tu vorresti.

Esempo se nei posti dove vado solitamente il cavedano non risponde quel giorno e la breme invece si...posso fare tutte le pastelle più buone di questo mondo ma non caverò altro che breme.

Se invece la breme non è attiva avverrà il contrario.

La taglia con quei marchingegni la selezioni solo con il tempo: più gli dai da mangiare più ne sazi più rischi che vengano sotto i branchi di pesci grossi, branchi meno numerosi in genere.

E’ brutto da mandare giù ma dove c’è abbondanza di pesce puoi invetnare quel che vuoi ma meno di non innescare una boiles è difficile mirare ad un esemplare specifico.

Però a favore della pastella va detto questo:

TI permette di pescare con maggior scioltezza perchè non necessità nella maniera più assoluta nessuna finezza, un amo grosso con molla fa più che bene il suo porco lavoro.

Ti permette di usare finali motlo grossi anche su pesci che vorrebbero lenze raffinate (cavedani)

E’ un metodo di pesca che pure uno alle prime armi potrebbe applicare con un certo margine di successo.


Puoi usare due modi con la bolognese: torpilla secca e piombo a terra con finale lungo, oppure torpilla pallini e lenza classica.

Con la prima lenza puoi usare un Rig per innescare: devi piombare in eccesso, la mangiata è quasi sempre una partenza. Per la seconda lenza tari tutto come se pescassi a bigattino.

A monzambano pescano sia nel primo modo che nel secondo con ottimi risultati, in termini di numero, come taglia è uguale al resto.

La via della selezione passasse solo per l’esca saremmo tutti fenomeni con Personal best spettacolari...Quest’esca diciamo che facilita la questione.

Massimo, sul fatto della selezione, dipende dall'ambiente.
Sicuramente come dici tu, anche nei nostri fiumetti appenninici non si riesce a selezionare la taglia di cavedani, barbi e carpe in maniera significativa però c'è un ma....
Purtroppo (alcuni non la pensano così) ci sono zone nei nostri fiumi completamente infestate da alborelle (l'anno scorso a febbraio io e Piero ci siamo fatti mangiare!!! :o: ), rovelle e minutaglia in genere (ci sono zone e periodi in cui i barbetti da 5-10 cm la fanno da padrone!). Ecco in posti così il pasterello fa veramente la differenza e permette di selezionare se non la taglia in maniera significativa ( si tagliano fuori almeno i cavedanelli e i barbetti sotto 15 cm), almeno la specie e ti posso assicurare che non è poco.

Il discorso non fa una grinza...

Ma qui mi stai parlando di difenderti dal pesciame non di fare selezione....

E l'uva? E la frutta? i fegatini e le budelline?

E poi il meno considerato dei selettori....il verme, vogliamo parlarne, hai visto mai un'alborella che ci dà su un verme da 5 cm?


Secondo me cristian la selezione di taglia intesa come specimen angling si fa in un modo solo: si cerca un posto dove ci sono pesci grossi e si spara nel mucchio con esche e pasturazione che in qualche modo taglino fuori i pochi piccoli... fine.

Se non sussiste il requisito 1...hai voglia te a mettere esche selettive...puoi mtterci pure 100 euro all'amo , pesci grossi non ne prenderai comunque.

Ti porto l'esempio più noto, tanto prima o poi verai anche tu da me a pesca-

Quando vado in piave in zona barbi questi sono presenti, perchè quello è uno spot dove stanno bene, con corrente veloce acqua ossigenata e fondo non eccessivo....

I medi esemplari non cisono: sono molto più a valle, quando sono troppo piccoli non riescono a cibarsi (mi dice un ittiologo) e subiscono la conccorrenza dei genitori.

Il cavedano invece ci riesce cosiccome ci riesce il triotto...(animali di grossa taglia per essere triotti...parliamo dai 100 ai 300 grammi).



Dunque: se vuoi prendere barbi soltanto basta che pasturi in un certo modo: cominci a dargli dentro bombe di pastura al pesce e vedi che il triotto svanisce all'istante, il cavedano che non è grosso , impiega quel poco in più.....dopodichè sono solo barbi, quello più grande lo prendi se ne prendi tanti e se hai un po' di culo....fine della selezione.

Non mi pare ci sia nulla di difficile in questo.

Nello stesso posto sulla pastella: tanto ci dà il triotto quanto il cavedano quanto il barbo....ecco magari i triotti li prendi tutti enormi, perchè quelli più piccoli non ce la fanno ad ingozzarsi un pallina intera.


Per concludere il mio pensiero: visto che si tratta di parlare di "pasta all'amo": è un esca, come tante altre con pregi e difetti che facilita alcune cose e ne rende difficili altre.

Un ultima domanda Cri: se c'avessi messo un bel pezzo di carne in scatola all'amo cosa sarebbe successo per te?




 
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view post Posted on 15/3/2010, 10:08
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Massimo, ho provato con la carne....stesso risultato, nessuna selezione se non di fatto l'escusione della minutaglia. Barbi cavedani e carpe dai 2 etti in su...poi qualche big è arrivato ma per la legge dei grandi numeri.

Suppongo che più o meno ti sarebbe capitata le stessa cosa.
 
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view post Posted on 15/3/2010, 10:16
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QUOTE (Rumagnulaz @ 15/3/2010, 10:08)
Massimo, ho provato con la carne....stesso risultato, nessuna selezione se non di fatto l'escusione della minutaglia. Barbi cavedani e carpe dai 2 etti in su...poi qualche big è arrivato ma per la legge dei grandi numeri.

Suppongo che più o meno ti sarebbe capitata le stessa cosa.

Esatto...
 
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view post Posted on 29/3/2016, 08:49
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Ma la piombatura la fate toocare sul fondo oppure no...? Perchè in questo caso il tappo si starerebbe automaticamente!
<_<
 
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view post Posted on 2/7/2017, 14:08
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Rieccomi... :D ....ma in correnti da tre grammi grossomodo può rendere bene questa pesca o ci vogliono correnti più lente? Grazie
 
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view post Posted on 3/7/2017, 08:54
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Alcuni miei conoscenti, per insidiare barbi prevalentemente, preparano il pastearello adoperando il pellet da 2mm, lo ammollanno in acqua e, piano piano, lo lavorano facendolo diventare una palla uniforme.

In alternativa cosa si potrebbe adoperare, sempre per insidiare i medesimi pinnuti?
 
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31 replies since 11/3/2010, 21:51   3352 views
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