Il mondo del rugby, per capirci qualcosa...

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view post Posted on 9/10/2009, 10:39
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Tra circa un mese inizieranno i TEST MATCH, le partite dei tour delle Nazionali dell'emisfero Sud che vengono a trovare quelle dell'emisfero Nord. All'Italia toccheranno Nuova Zelanda, Sudafrica, e Samoa. Per chi vuole orientarsi nello strano mondo del rugby vorrei descrivere ruoli, regole e azioni principali, con un vademecum molto leggero, senza pretese.
Poi se qualcuno vuole approfondire sono a disposizione.

RUOLI: I TREQUARTI

15 - ESTREMO (Fullback)
E' quello che sta dietro a tutti. Ufficialmente per coprire in difesa un eventuale calcio lungo degli avversari, in realta' perche' dopo il primo placcaggio e' completamente rintronato e se ne resta in disparte. Incita pero' costantemente i compagni urlando "FORZA CHE GLIELE STIAMO DANDO!!"
Quando un calcio arriva davvero dalle sue parti solitamente lui guarda la palla che scende dalla troposfera molto lentamente, mentre con la coda dell'occhio vede i centri avversari che gli corrono incontro molto velocemente. Almeno meta' delle volte palla e avversari arrivano contemporaneamente, e l'estremo si fa male.
Negli altri casi recupera il pallone e scappa. Quasi sempre inutilmente, viene placcato, e si fa male.
In attacco il suo ruolo sarebbe quello di inserirsi a sorpresa per creare l'uomo in piu'. In alcune partite internazionali questa azione effettivamente ha spesso successo. A livelli piu' bassi l'estremo si inserisce, fa due finte, e si schianta contro un pilone fermo in mezzo al campo. Il pilone non si accorge di nulla, l'estremo si fa male.

Attuale estremo della Nazionale e' Andrea Marcato, che gioca anche apertura, tra tutti i compiti dell'estremo quello che fa meglio e' farsi male. Chi l'ha visto giocare di recente dice pero' che sta anche migliorando nell'incitamento ai compagni.


14 e 11 - ALA (Wing)
I due giocatori piu' esterni dello schieramento. Quelli che in una squadra qualsiasi di serie C in Italia ricevono la media di 1,3 palloni a partita. Questo perche' nei 4 passaggi necessari per fare arrivare la palla a lui quest'ultima solitamente cade.
Normalmente all'ala gioca gente che non ha il fisico da rugby. Oppure chi non sa giocare ma serve per fare numero. Perche' all'ala si fanno meno danni (anche gli avversari aprono fino al largo in media 1,3 palloni a partita...)
L'ala e' odiata dai giocatori di mischia perche' a fine partita ha ancora la maglia pulita. Spesso inciampa apposta in una pozzanghera per sentirsi come gli altri.

Ali della nazionale sono Kayne Robertson e Andrea Bacchetti. Robertson in particolare pesa 56 chili bagnato, ma e' veloce. Nelle giornate ventose non puo' essere messo in campo senza scarpini zavorrati.
Avevamo un'ala bella pesante, Pratichetti, ma visti i risultati rimaniamo affezionati ai piccoletti.

E le altre squadre? Il Galles ha Shane Williams, 1.70 per 80 chili di esplosivita', riesce a fare fuori a forza di finte 4 avversari in 1 metro quadro. Ha l'accelerazione di un dragster, solo che invece che a benzina va a birra.
Poi ci sono ali come Joe Rokocoko, All Black di 1.89mt per 98 chili. QUalche anno fa c'era Lomu, 1.96 per 116chili, fisico da seconda linea che spacca. Ma non era capace di giocare, e come si fa da sempre, lo scarso e' finito all'ala. Alto 1.96 per 116 chili, si sono accorti che faceva i 100 metri in 10.89!!!!!!!!!
E come lo fermi? Infatti non lo fermavano. Pauroso... Ha semplicemente rivoluzionato il concetto di ala. Prima le ali avevano il fisico di Luigi, adesso io sarei quasi leggerino...


12 e 13 - PRIMO E SECONDO CENTRO (INSIDE AND OUTSITE CENTER)
I centri. Fisico da indossatore, capello da marine o da Ridge Forrester.
Veloce e potente, possibilmente con delle mani almeno decenti. Non per niente, ma rischia la vita se gli cade la palla regalandola agli avversari, dopo che la mischia ha lavorato 15 minuti a forza di cornate per concedergli lo spazio per la meta. Ogni anno nei campionati minori, almeno 4 centri vongono malmenati dai propri compagni di squadra di mischia.

I nostri centri sono Mirco Bergamasco e Gonzalo (Garcia o Canale a seconda delle volte...)
Almeno un centro decente in campo riusciamo a metterlo!


10 - MEDIANO DI APERTURA (Flyhalf)
Una squadra di rugby e' guidata da due mediani: il mediano di mischia (scrumhalf) e quello di apertura. Che ha il compito, una volta che gli arriva la palla dopo il lavoro della mischia, di mettere a frutto quel lavoro.
Puo' calciare per guadagnare campo, puo' mettere in movimento i tre quarti, insomma... deve scegliere. Normalmente calcia o passa prima di essere placcato, ma per una terza linea placcare un'apertura e' un orgasmo, e i rischi sono dietro l'angolo. Un po' come per un quarterback placcato prima del passaggio.
Non riesce a stare pulito come un'ala, ma e' difeso e coccolato dal resto della squadra: se non c'e' spazio, sicuramente un uomo di mischia si fa passare la palla e va lui a contatto, per mantenerlo in forma, perche' possa pensare, guidare la squadra... e soprattutto perche' possa sbagliare i calci senza la scusa che un flanker gli ha mangiato un polpaccio.

La migliore apertura italiana e' Diego Dominguez, anche ora che ha smesso di giocare. È il terzo miglior marcatore internazionale della storia del rugby con 998 punti in 75 partite. E li ha fatti con l'Italia... Il fatto che non ci sia un suo erede e' il nostro piu' grosso problema.

CONTINUA... prossima puntata i ruoli di mischia
 
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view post Posted on 9/10/2009, 11:04
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in attesa del big!

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.... :roflmao: :roflmao: :roflmao: :laugh1: :laugh1: :laugh1: ho i lacrimoni agli occhi, quasi cado sotto la scrivania...tutto bello ma la storia del drugster a birra mi ha ribaltato... Lomu me lo ricordo pure io, a confronto Zelli ha il fisico di una quaglia anoressica :o:
 
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view post Posted on 9/10/2009, 12:49
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Venite pure avanti, voi con il naso corto...

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S T R E

P I

T O

S O ! !
 
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CAPITOLO 2 - I RUOLI: la mischia


9 - MEDIANO DI MISCHIA (scrumhalf)
Normalmente ha un fisico normale, ma vive in mezzo agli omoni di mischia. Con il passare degli anni ne assume alcune caratteristiche, e la sensazione continua di essere difeso lo porta a diventare una sorta di folletto attaccabrighe. L'irlandese Stringer e' l'esempio piu' lampante, bastardo come pochi.

Davanti a lui piloni e seconde linee spingono a testa bassa, lui batte su culi e schiene per farli spingere piu' a destra o piu' a sinistra, e per avvisarli di cosa succede nel mondo mentre loro faticano in ruck. Una specie di rassegna stampa indispensabile, senza di lui nessuno si rialzerebbe dal primo raggruppamento, continuando a spingere per guadagnare il possesso di palla anche quando la palla e' arrivata all'ala. Gli omoni gli obbediscono, neanche il fischio dell'arbitro ha autorita' su di loro, si fermano solo ad un segnale del mediano di mischia.

E' l'unico che sotto il mucchio di energumeni riesce a vedere il pallone, e usando mani, piedi, picconi, scalpelli lo tira fuori e rimette in moto la squadra. Talvolta passa la palla al mediano di apertura chiamando il famoso schema "adesso son cavoli tuoi"
Ogni tanto preso dall'euforia parte palla in mano vicino al raggruppamento, e finisce sepolto sotto i piloni avversari. Esce illeso non si sa come.


1 e 3 - PILONI (prop)I due carrarmati della squadra, la prima linea che affronta qualsiasi cosa. Hanno un problema genetico che non fa sentire loro il dolore, si veda l'infortunio di Lo Cicero di qualche giorno fa... ha giocato tutta la partita e a sera si e' accorto che aveva un polmone perforato da una costola. Pare abbia detto dopo quattro giorni di rianimazione: "sentivo un leggero fastidio in effetti..."
Sono grossi, pesanti, hanno solo il tasto ON-OFF e non l'acceleratore, per questo si muovono per tutta la partita al piccolo trotto, sia che stiano entrando in campo sia che stiano facendo una percussione palla in mano. Prima della partita mangiano wurstel e crauti per intimorire gli avversari. Mai entrare in bagno in spogliatoio dopo che un pilone ne esce con la faccia soddisfatta.
Potete riconscere un pilone dalla circonferenza del collo. Martin Castrogiovanni ad esempio ha un collo di 52 cm. Tanto per capire... Mike Tyson arriva a 50, io a 43...


2 - TALLONATORE (hooker)
Abbracciato tra i due piloni in mischia e' grosso come loro ma piu' piccolo. Cosi' ha le gambette che non arrivano a terra e scalcia. Il suo obiettivo e' togliere i calzini ai piloni avversari e tallonare la palla indietro verso i propri compagni. Il mondo esterno e gli spettatori non vedono tutta questa attivita' e pensano solo che sia morto schiacciato tra le due prime linee. Nel rugby moderno il tallonatore si rasa completamente la testa e assomiglia in modo particolare a Mastro Lindo. Ha anche il compito di lanciare la palla in rimessa laterale. Vedremo quando tratteremo la touche il particolare codice per capire quando e a chi lanciare.


4 e 5 - SECONDA LINEA (lock)

Si abbracciano e mettono la testa tra le chiappe del pilone e quelle del tallonatore. Causa sfregamento non hanno le orecchie o le hanno a forma di cavolfiore. Solo recentemente si sono diffusi i caschetti protettivi. Prima al massimo si davano due giri di nastro da pacchi sopra le orecchie.
Per alleviare lo sfregamento molti si mettono della vaselina sulle sopracciglia. In touche sono i saltatori che prendono la palla lanciata dal tallonatore. Per questo sono alti. Non serve che siano intelligenti, tanto c'e' il mediano di mischia che pensa per loro.
In Italia le seconde linee le fabbricano a Rovigo, nello stesso stabilimento in cui fanno la nebbia. Seconde linee nate fuori dalla provincia veneta non garantiscono le stesse prestazioni. Un po' come succede per la mozzarella di bufala campana.

In nazionale abbiamo Marco Bortolami (nato a Padova, ma sembra che i suoi lo portassero a Rovigo per il weekend) e Tommaso Reato (nato a Rovigo)> C'e' anche Carlo Del Fava, non e' nato in Veneto, ma in Sudafrica... e' come avere una wild card.


8 - TERZA CENTRO (NUMBER 8)
L'inglese e' lingua essenziale. Anche da noi ormai ci siamo adeguati e il ruolo spesso si indica con NUMERO 8.
E' il piu' indietro in mischia, con la testa tra le chiappe delle due seconde linee. La palla tallonata arriva fino a lui, che la lascia al mediano o la prende e cerca di sfondare. Alla fine di una partita media la terza centro ha fatto circa 47 partenze palla in mano, con un guadagno totale di 11 metri.
Fisicamente il numero 8 moderno e' alto come una seconda, grosso come un toro, bello come un modello, colto come un professore, e ha la morosa gnocca.

Noi abbiamo capitan Parisse, ditemi voi se corrisponde alle caratteristiche appena dette... (lei e' miss francia 2006 e miss europa 2007)

image

se lei vi sembra bassa... lui e' 196cm per 110kg



6 e 7 - TERZE LINEE ALI (flanker)
In mischia stanno appoggiati alla chiappa esterna del pilone, fanno la faccia truce ma non spingono mai. Sono li' pronti a scattare appena la palla esce, per placcare gli avversari o per aiutare i compagni. Hanno l'atteggiamento del cagnolino isterico del film Il dottor Doolittle, quello che salta chiamando PALLA, PALLA, PALLA!!
Loro associano quella ossessione alla sete di sangue, vivono per placcare. Si infilano nei raggruppamenti peggiori per tirar fuori palloni impossibili, si lanciano su ogni palla vagante caduta ad un centro, io (lo ammetto, sono un flanker) ho placcato anche l'arbitro in preda a frenesia agonistica. Ma era lui che era in mezzo...

I primi ad arrivare, i primi ad andar via, mordi placca e fuggi. Fanno piu' chilomentri di un volvo diesel, ma anche loro vanno a birra. Stranamente con effetti sulla trazione clamorosamente diversi rispetto a Shane Williams. Ogni tanto si mettono tra i trequarti, tanto sanno che la palla cadra' e ci sara' da divertirsi con un raggruppamento. La loro massima aspirazione? Placcare un pilone, fanno un cosi' bel rumore quando cadono!


CONTINUA - prossima puntata LE REGOLE BASE

Edited by mezzolitro - 9/10/2009, 17:32
 
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view post Posted on 9/10/2009, 17:45
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toni_the_evil

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:clap1: :clap1: :clap1: :clap1: :roflmao:

Fantastico Alberto!
Aspetto il prossimo capitolo!
 
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view post Posted on 10/10/2009, 10:16
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Um pe' ad sugnê...

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Ho la netta sensazione che stiamo assistendo alla nascita di un capolavoro! :prega: :prega: :clap2: :clap2:

Non mi stupirei se la Federazione ne facesse un opuscolo divulgativo... :D

Dai Alberto, non fermarti!!! :ok:
 
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catch and release
view post Posted on 10/10/2009, 13:53




Hai ragione, più sono grossi e più cadono meglio :laugh1:
Io giocavo Estremo nel Pagani Rovato, nel 1988 mi sono frantumato un femore in un incidente d'auto :( carriera finita :cry:
Seguo ancora il Rugby internazionale, quello nazionale no (è troppo lento)
Ciao da Catch :bye1: :thumbup: :clap1: :clap2:
 
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view post Posted on 10/10/2009, 22:58
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Prima di parlare delle regole del rugby, cito dal INTERNATIONAL RUGBY BOOK LAW BOOK:

I giocatori hanno l'obbligo primario di rispettare le Regole e di rispettare le regole del fair Play.
Le Regole devono essere applicate in modo tale che il gioco possa svilupparsi in conformita' ai Principi del Rugby. L'arbitro e i suoi giudici di linea possono realizzare questo obiettivo dando prova di equita', coerenza, saggezza e, al piu' alto livello, di autorevolezza.
Per contro e' responsabilita' degli allenatori, capitani e giocatori rispettare l'autorita' degli ufficiali di gara.



Senza questo il rugby non puo' esistere. E vi garantisco, io che ancora adesso due volte alla settimana sono su campo da Rugby, che tutti i giocatori, a tutti i livelli, sentono quell'obbligo primario. Sono orgoglioso di questo sport.
E scusate se e' poco.







Perdonatemi per la parentesi troppo seria... partiamo con le regole. Se qualche punto restasse incasinato, magari tendo a dare alcune cose per scontate, fatelo pure presente!!!

OBIETTIVO DEL GIOCO
La base del rugby e' la concquista territoriale, con lo scopo di ricacciare indietro l'avversario fino ad entrare nella sua area di meta appoggiandoci il pallone. Il tutto, ed e' la parte piu' difficile, restando vivi, o per lo perlomeno coscienti.

Per dare un po' di suspance, e' stato introdotto l'obbligo di non proteggere troppo la palla, per permettere agli avversari di contenderla. Quindi la palla va sempre lasciata "in vista", verso gli avversari. Diretta conseguenza di questo obbligo e' la prima regola, la piu' complicata.

IL FUORIGIOCO
Si dice LINEA DEL FUORIGIOCO la linea retta immaginaria che passa per il pallone, parallela al lato corto del campo. Ogni componente di ciascuna squadra deve stare dalla sua parte di tale linea immaginaria. Le squadre in questo modo si fronteggiano e la palla sta in mezzo.

Detta cosi' sembrerebbe anche facile, e allora perche' e' considerata la regola piu' complicata? Semplice, perche' meta' ddella squadra non riesce ad immaginare una linea retta. I piloni e il tallonatore se ci provano immaginano un enorme fusto di birra (talvolta con le tette), le seconde non ci provano neanche, l'ala, sola lungo la linea di fallo laterale, di solito chiacchiera con il pubblico femminile sugli spalti. In Inghilterra il rugby e' molto diffuso nei college, dato che per il livello medio di istruzione almeno il 60% dei giocatori in campo conosce il concetto di linea retta. Ci sono comunque molti falli fischiati dovuti a problemi sul concetto di "parallela al lato corto del campo"...

Se qualcuno calcia il pallone in avanti il calciatore e quelli che erano dietro di lui sono in gioco e possono correre in avanti e giocare. Se tu pero' eri in fuorigioco al momento del calcio (eri avanti rispetto a chi calcia), non puoi partecipare all'azione, ma devi aspettare di essere superato da un compagno in gioco prima di poter giocare. Se fai due passi di corsa in avanti l'arbitro puo' fischiarti contro.

Infatti un giocatore che e' piu' avanti della linea di fuorigioco non puo' partecipare al gioco in nessun modo. Deve dimostrare volonta' di ritornare in gioco. I giocatori piu' giovani quando si accorgono di essere in fuorigioco alzano le mani come se avessero un mitra puntato addosso, tengono gli occhi bassi sguardo a terra, e corrono velocissimi per togliersi dai guai.
Un pilone di media esperienza rientra al piccolo trotto con una mano appena alzata.
Il giocatore di esperienza riesce a correre sul posto, nell'attesa che l'evolversi dell'azione lo rimetta in gioco.

Si torna in gioco in 3 modi:
- tornando velocemente dietro alla linea di fuorigioco.
- il portatore del pallone porta il pallone avanti, portando avanti di conseguenza la linea del fuorigioco
- in caso di calcio, un compagno partito in posizione regolare supera il giocatore in fuori gioco.

Ci sono alcuni casi particolari in cui la linea del fuorigioco si sposta.
Ad esempio nei raggruppamenti (ammassi di uomini con la palla in mezzo) la linea del fuorigioco non passa sul pallone, ma ce ne sono due che passano per il piede piu' indietro dell'uomo piu' indietro da ciascuna delle due parti. Quindi con queste due linee si forma una sorta di striscia di Gaza, terra vietata. Insomma... non si puo' stare ai lati della massa di uomini, bisogna stare dietro.

Ma torneremo su questi aspetti, in tutte le regole e le fasi del gioco si parlera' di fuorigioco...

CONTINUA...

CITAZIONE (catch and release @ 10/10/2009, 14:53)
Hai ragione, più sono grossi e più cadono meglio :laugh1:
Io giocavo Estremo nel Pagani Rovato, nel 1988 mi sono frantumato un femore in un incidente d'auto :( carriera finita :cry:
Seguo ancora il Rugby internazionale, quello nazionale no (è troppo lento)
Ciao da Catch :bye1: :thumbup: :clap1: :clap2:

Puoi essere un ex giocatore, ma non un ex rugbista!!
Io purtroppo ho smesso di giocare per mancanza di tempo... uno dei modi peggiori... e sono riuscito a rompermi una mano due anni fa al rientro :wacko:

magari prima o poi ci troviamo in qualche stadio allora!
 
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view post Posted on 10/10/2009, 23:51

olè olè ......

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ottimo Alberto, fai venir voglia di provare ..... esistono le squadre di "over ...." ?? :D
 
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view post Posted on 11/10/2009, 11:12
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quando avrai finito Alberto penso che lascierò questa discussione in testa alla sezione...sarebbe una bestemmia perderne traccia in mezzo ai nostri quilibri mentali calcistici... :prega:
 
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view post Posted on 11/10/2009, 15:30
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CITAZIONE (Cangio @ 11/10/2009, 00:51)
ottimo Alberto, fai venir voglia di provare ..... esistono le squadre di "over ...." ?? :D

Ci sono gli OLD, solitamente ex giocatori (diciamo dai 35 in su) ma ci sono anche dei novellini, che si allenano e organizzano partite e tornei. Giocano in due modi.
O a rugby vero e proprio, con contatti e placcaggi, o nella variante al tocco.

Se giocano sul serio, solitamente giocatori di eta' e condizioni fisiche diverse hanno pantaloncini di colore diverso che indica quanto delicati sono. (i colori li dico a caso) diciamo che chi ha i pantaloncini bianchi puo' essere placcato, chi li ha azzurri solo bloccato senza buttarlo a terra, chi li ha neri toccato con delicatezza. Ovvio che chi puo' essere solo toccato quando viene toccato si deve fermare, non puo' approfittarne!!
Spesso pero' ci sono squadre di old che giocano come una squadra normale. Ovviamente sono meno dinamici, ma l'esperienza conta.

Al tocco significa senza placcaggio. Si gioca quindi praticamente senza mischia, chi viene toccato si ferma e si riparte. Ci sono regole per il cambio palla, ad esempio se cade la palla, se si fa passaggio in avanti o altri falli, o dopo x tocchi. Ci sono in realta' infinite varianti.

Poi ci sono squadre amatoriali come quella in cui sono appena entrato, i Torelli Sudati Rugby Club, dentro ci sono ex giocatori, giocatori che non hanno tempo di fare 3 allenamenti a settimana piu' la partita, c'e' gente che non ha mai giocato e vuole capire cosa succede, insomma un po' di tutto. Noi facciamo 2 allenamenti alla settimana, la frequenza e' quel che e', si organizzano alcune amichevoli con gli OLD, o con squadre di serie C nelle pause di campionato o in fase di preparazione, giusto per tenerli in movimento.
Il livello e' il piu' vario, si va dal nazionale under 19 di 5 o 6 anni fa a chi non sa giocare. I tornei di squadre cosi' sono divertentissimi.



CITAZIONE (sergio62 @ 11/10/2009, 12:12)
quando avrai finito Alberto penso che lascierò questa discussione in testa alla sezione...sarebbe una bestemmia perderne traccia in mezzo ai nostri quilibri mentali calcistici... :prega:

Troppo onore!!! Intanto vedo di preparare bene le altre regole!!
Arrivano prestissimo!!
 
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view post Posted on 11/10/2009, 16:09





[/QUOTE
magari prima o poi ci troviamo in qualche stadio allora!
[/QUOTE]
Se per qualche partita degli OLD passi dallo stadio di Rovato (dove giocava la Leonessa) o Brescia, fammelo sapere.
Ciao da Catch :ok:
 
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LA REGOLA DEL VANTAGGIO

La regola del vantaggio e' una sorta di super regola, che ha la precedenza su gran parte delle altre. Il suo scopo e' avere meno interruzioni.
I giocatori sono incoraggiati a giocare fino a che l'arbitro fischia, nonostante i falli commessi dagli avversari. Se dopo l'infrazione degli avversari una squadra puo' guadagnare un vantaggio l'arbitro non fischia subito.

QUesto porta spesso ad azioni estemporanee, ci si prende dei rischi, tanto se va male si riparte dal fallo per noi!

Se viene fatto un secondo fallo dalla stessa squadra si va avanti con il vantaggio, mentre se fa un'infrazione la squadra che aveva il vantaggio si torna alla prima infrazione fatta. Insomma... ci sono dei momenti in cui si gioca ma non si sa se si va avanti o meno. Tanto sul vantaggio l'arbitro ha piena discrezionalita'. Decide lui quando e' acquisito (e allora non verra' mai fischiata l'infrazione che l'ha generato) o quando non c'e' vantaggio e allora fischia.

Vista dai giocatori questa cosa costringe a stare concentratissimi, ad esempio quando la palla cade in avanti (e' un'infrazione) non si puo' bestemmiare e fermarsi, perche' se un avversario la prende puo' giocare il vantaggio. Bisogna quindi recuperarla, o fermare l'avversario, e solo in quel momento ci sara' il fischio! snervante...

Il vantaggio acquisito puo' essere territoriale (avanzamento) o tattico (possibilita' di scegliere come giocare: ad esempio se una squadra che ha il vantaggio sceglie di calciare si considera vantaggio acquisito e il fallo non sara' fischiato)

Se avete un esperto di rugby a fianco durante una partita (o pseudo tale) quando l'arbitro fischia una cosa incomprensibile (e che non capisce nemmeno lui) sicuramente ostentera' sicurezza dicendo: "Per forza, c'era un vantaggio da prima! Ha fischiato quello". Non fatevi ingannare, non ha la piu' pallida idea di cosa sia successo...
 
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view post Posted on 12/10/2009, 16:14
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PUNTEGGIO
Ci sono vari modi per fare dei punti. Alessandro Troncon, ex mediano di mischia della nostra nazionale, detiene quello che probabilmente e' un record: 167 punti!! Di sutura... e questi solo in faccia.
Direi che nessuno puo' accusarlo di essersi mai tirato indietro.

Se vogliamo parlare di record veri pero' Troncon (ci ho bevuto un rosso all'osteria Trevigi, in centro a Treviso, otto o nove anni fa!) e' il giocatore italiano con piu' presenze in nazionale, 101. Al mondo ci sono 9 persone che hanno piu' di 100 presenze con la propria nazionale. Lui e' uno di questi. E gli altri sono nomi che mettono i penotti solo a leggerli:
George Gregan Australia
Jason Leonard, Inghilterra
Fabien Pelous, Francia
Philippe Sella, Francia
Gareth Thomas, Galles
Stephen Larkham, Australia
Percy Montgomery, Sudafrica,
David Campese, Australia.

Pero' per vincere le partite i punti occorre farli sul tabellino, e i modi sono altri...

META - 5 punti
Un giocatore riesce ad appoggiare a terra il pallone nell'area di meta avversaria.
Piu' facile di cosi'! Io in poco piu' di 60 presenze in serie C ne ho segnate 4, tre contro l'Este, una contro il Monselice. Magari non ve ne frega niente... ma e' per la statistica! Comunque in svariate occasioni ho spinto in area di meta un compagno che ha segnato la meta, ed e' come se fosse stata mia. Ci sono davvero mete in cui la segnatura e' collettiva. Una sorta di orgia in cui non frega niente a nessuno di chi fosse la mano che ha accompagnato la palla sull'erba. Quando il difensore ha fermato il tuo compagno, tu arrivi, pianti la spalla e trascini tutti in meta... possono dire quello che vuoi, il merito te lo senti addosso!
In caso di falli fatti per impedire una probabile segnatura l'arbitro puo' assegnare una META TECNICA, che vale 5 punti come le altre.

TRASFORMAZIONE - 2 punti
Quando si segna una meta si ha diritto ad un calcio. Il pallone puo' essere messo alla distanza preferita dal calciatore, sulla perpendicolare al punto in cui la meta e' stata segnata. Per questo schiacciare il pallone in mezzo ai pali e' importante, per mettere il calciatore in condizioni facili. Calciare dalla linea laterale e' molto piu' complicato!
In caso di Meta Tecnica il calcio si puo' effettuare da in mezzo ai pali. Cosi' imparate ad essere scorretti.

CALCIO DI PUNIZIONE - 3 punti
La squadra che fruisce di un calcio di punizione puo' scegliere di tentare di calciare in porta. La porta e' larga 5,60mt e la traversa e' a 3 metri da terra

CALCIO DI RIMBALZO - 3 punti
Il mitico DROP!! In gioco aperto un giocatore puo' calciare di rimbalzo il pallone. Questo non basta per fare i tre punti... bisogna centrare i pali!
 
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ANTIGIOCO

La regola 10 e'quella che si riferisce all'antigioco. Per Antigioco si intende qualsiasi azione, che una giocatore compie all'interno del recinto di gioco, contraria allo spirito e alle regole del gioco. Questo comprende l'ostruzionismo, il gioco sleale, i falli ripetuti, il gioco pericoloso.

Piu' o meno diciamo che Antigioco e' tagliare con le forbici il terminale di un compagno di pesca, mentre un grosso channel si dibatte sottoriva... o tirare un masso in mezzo alla buca quando un altro compagno di pesca (appena arrivato mentre tu sei quasi in cappotto) ha in canna un bel cavedano...


Antigioco: Ostruzionismo

Caricare o Spingere: quando due avversari stanno correndo verso il pallone, non possono caricarsi o spingersi l'uno con l'altro ad eccezione di spalla contro spalla. Banale, addirittura hanno una regola simile anche nel calcio.

Velo
non si puo' muoversi o stare davanti ad un compagno di squadra portatore del pallone, impedendo in questo modo agli avversari di placcarlo, o rendendo difficoltoso il placcaggio di chi ricevera' poi il pallone.
Oltretutto se uno e' davanti e' in fuori gioco, e se ostacola gli avversari partecipa al gioco stesso... sempre li' si cade: non si sta davanti alla palla!

Per lo stesso motivo e' fallo se chi porta il pallone impatta contro i compagni di squadra che si trovano davanti a lui. Loro li' non ci dovrebbero essere...


Blocco: non su puo' muoversi o stare in posizione tale da impedire all'avversario di giocare il pallone. Ti prepari a placcarlo e possibilmente a massacrarlo, ma non gli rompi i maroni...


Antigioco: Gioco Sleale

Fallo intenzionale
Se un giocatore fa un fallo intenzionalmente deve essere richiamato e ammonito, con espulsione temporanea di 10 minuti di tempo di gioco. Se il giocatore commette dopo l'ammonizione la stessa infrazione o un'infrazione simile deve essere espulso definitivamente.
Se il fallo intenzionale impedisce la realizzazione di una meta che altrimenti sarebbe stata probabilmente segnata l'arbitro deve accordare una meta tecnica. Il giocatore falloso puo' essere ammonito (espulsione temporanea) o espulso (espulsione definitiva)

Perdita di tempo
Non si puo' perdere tempo volontariamente. Io su questa regola non sono d'accordo, essendo di natura molto pigro...


Antigioco: Falli ripetuti

L'infrazione ripetuta di una regola comporta ammonizione ed espulsione temporanea. Se poi lo fa ancora, espulsione definitiva. E' irrilevante porsi la domanda se il giocatore intendeva o no infrangere la regola.

Quando differenti giocatori della stessa squadra commettono ripetutamente la stessa infrazione, l'arbitro puo' dare un avvertimento. Al ripetersi del fallo l'arbitro espelle temporaneamente chi fa il fallo (anche se per lui dovesse essere il primo). Se successivamente un giocatore ripete ancora il fallo viene espulso definitivamente. E' un provvedimento grave, gli arbitri sono invitati in gare internazionali o seniores ad espellere temporaneamente alla terza ripetizione del fallo. Negli incontri juniores e nelle categorie minori gli arbitri possono tenere uno standard meno rigido, in quanto le infrazioni possono essere il risultato della scarsa conoscenza delle Regole o di mancanza di esperienza.


Antigioco: Gioco pericoloso
Non si puo' colpire l'avversario con il pugno o con il braccio compreso il gomito, la spalla, la testa o il ginocchio. Non si puo' prendere a calci, fare lo sgambetto con gamba o piede (e' ammesso con la mano, manovra nota come "francesina").

Non si puo' placcare un avversario in anticipo (prima che riceva la palla) o in ritardo (dopo che l'ha passata). Non si puo' placcare un avversario sopra la linea delle spalle. Vietato placcare a braccio rigido.

Non si puo' farsi giustizia da se'. Anche se un avversario sta infrangendo le regole non si deve fare nulla che sia pericoloso per l'avversario. Almeno non subito. Tanto prima o poi, in un raggruppamento, l'avversario in questione torna a tiro, tuo o di un tuo compagno.

Solitamente durante una partita, se un avversario fa troppi falli magari non fischiati, o se compie una scorrettezza contro un compagno (magari un placcaggio in ritardo) tutta la squadra se lo segna, e potete star sicuri che prima o poi l'amico avra' modo di riflettere sul suo comportamento.



Se ci fate caso nell'antigioco rientrano regole di finalita' diverse.
L'ostruzione e' un fallo tipico di molti sport.
Il gioco pericoloso dipende molto dalle peculiarita' fisiche del gioco, e tende a salvaguardare la salute dei giocatori. Fin dalle giovanili falli di questo tipo sono considerati molto gravi e molto brutti, e non passano inosservati.
Il concetto di falli ripetuti (e le modalita' di punizione, in particolare espulsione temporanea e definitiva) serve a mantenere il gioco vivo e spettacolare, evitando che una squadra possa rompere i maroni a forza di falli. Queste regole sono una componente fondamentale anche essi dell'educazione del giocatore, e in campo c'e' molta attenzione solitamente a questi aspetti. Ricordo ancora una partita in particolare, in cui l'arbitro ci ha massacrati per un fallo in raggruppamento, in cui secondo lui andavamo a terra in modo non regolare. Ma era il modo in cui lo avevamo sempre fatto, e lui ha passata mezza partita ad avvisarci "guarda che se fai cosi' fischio..." e abbiamo preso anche una espulsione temporanea per fallo ripetuto. Giornataccia... pero' il nostro obiettivo era non cascarci, e ci incazzavamo se facevamo errori, non con lui che rompeva! Anche se poi quattro belle maledizioni gli saranno pure arrivate...
Sono arrivate anche all'allenatore, che ci ha insultati un sacco perche' non sapevamo adattarci a quello che chiedeva l'arbitro.



L'antigioco puo' portare ad annullare decisioni prese per altre Regole. Ad esempio, se una squadra ha una punizione a favore, e un suo giocatore si rende colpevole di gioco sleale, l'arbitro puo' girare il calcio. Semplice, senza tanti discorsi. Zitto e gioca.
 
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33 replies since 9/10/2009, 10:39   3221 views
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