Sulla molteplici qualità del pesce azzurro siamo tutti d’accordo, e personalmente nutro un amore smisurato per un particolare tipo di questo pesce, l’acciuga. I modi per trattarla fresca o conservata sono talmente tanti che servirebbe una sezione dedicata esclusivamente a questo pesciolino tanto piccolo nelle dimensioni quanto grande nel sapore. Questa è una ricetta veloce assolutamente da provare ma è indispensabile trovare elle acciughe freschissime.
Ingredienti:
acciughe freschissime
uova q.b.
latte q.b.
pane grattugiato q.b.
farina di mais q.b
olio d’arachidi q.b.
sale e pepe q.b.
perché tutti questi “q.b.”…semplice i quantitativi sono direttamente proporzionali alla quantità di acciughe che decidete preparare. Questo perché è difficile collocare la ricetta fra i secondi o i fritti in quanto si presta, ad esempio, anche per un antipasto sfizioso.
Nello specifico io ho usato 300 gr. di acciughe, un uovo, 20 cc di latte, 100 gr. di pan grattato e 100 gr. di mais e per finire mezzo litro d’olio di arachidi giusto per rientrare, come tempi di preparazione, nei 10’ della sezione. Vi ricordo anche che per i fritti l’olio d’arachidi è consigliabile in quanto pur non avendo il sapore forte dell’olio d’oliva ha un “punto di fumo” molto alto e quindi sopporta bene le temperature necessarie per fritti croccanti e veloci.
Preparazione:
pulite le acciughe sotto l’acqua corrente tagliando la testa, eliminando le interiora e togliendo la piccola lisca centrale, finita l’operazione le acciughe devono risultare aperte “a libro” ed asciugate con cura.
In una ciotola sbattete l’uovo con un pizzico di sale ed il latte, il latte serve per alleggerire la frittura. A questo punto basta passare le acciughe nell’uovo, e poi impanarle nel pane mescolato con la farina di mais.
Friggete i pesciolini pochi alla volta in olio ben caldo, circa 170/180°, in un recipiente alto e dal diametro ridotto questo perché le acciughe devono “bollire” nell’olio e per pochi secondi, mezzo minuto è più che sufficiente. Scolate su una carta assorbente e servite caldissime.
Penso che pochi di voi abbiano in casa un termometro per liquidi, per sapere quando l’olio è pronto esiste un modo semplice ed efficace, basta immergervi un pallina di mollica di pane, se questa schizza subito verso l’alto ricoperta da decine di bollicine sfrigolanti la temperatura è ottimale, se al contrario rimane sul fondo del recipiente o sale lentamente bisogna aspettare ancora.
E’ importante immergere poche acciughe per volta, al massimo 4 o 5, per non abbassare la temperatura dell’olio di cottura.
Nella foto vedete anche il limone ma è una semplice esigenza cromatica, non vi sognate di spremere del limone sul fritto in quanto è il modo migliore per perdere la croccantezza dell’impanatura.
L’acidità de limone serve per “sgrassare” il piatto ma si può raggiungere lo stesso scopo bevendoci sopra, come ho fatto io, un paio di bicchieri di prosecco ghiacciato.
La farina di mais dona a questo fritto un croccante irresistibile, mangiate rigorosamente con le mani e, come nella nota pubblicità, se non vi leccate le dite godete solo la metà…
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