Posts written by CrazyMullet

Grazie Gio!

Grazie a tutti!

Grazie ragazzi!

Ottimo, sono contento.

Sì, è quello.

Le ruote, se guardi qualche immagine del carrello in questione, sono più basse rispetto al pianale e "in linea" con lo schienale, quindi non c'è il rischio che, mettendo attrezzatura che debordi, la stessa vada a toccare le ruote. La stessa cosa vale anche per quello più basico, senza pianale.

Io ho il tuo stesso panchetto e, quelle volte che l'ho messo sul carrello, non mi pare di aver avuto problemi di questo genere; generalmente a bolo utilizzo quello senza pianale (al quale però dopo un po' l'ho aggiunto, in legno), mentre a surf quello con il pianale.


Indubbiamente quello con il pianale è il "definitivo"; più comodo e spazioso.

Confermo comunque che ora costano qualcosa in più rispetto a qualche anno fa; post covid, tutta la buffetteria, i carrelli, gli ombrelloni ecc costano almeno una decina di euro in più (se non qualcosa in più). C'è da dire, però, che ultimamente stanno facendo cose di buona qualità a prezzi comunque più bassi di quelli di marchi più blasonati. Ho anche i vari portacanne, sia rigidi che morbidi, gli ombrelloni, ecc e per me sono ben fatti, più che ottimi.

Ciao, io ho entrambi i modelli del Decathlon, sia l'entry level che quello con il pianale; li uso per il surfcasting e per la bolognese se devo fare tragitti medio-lunghi, li trovo ottimi. Considerando che il panchetto che vuoi trasportare non è pesante e ingombrante, dovrebbe bastare anche il modello che costa meno (non ha il pianale, ma non è di per sé un problema, lo puoi usare senza o fartelo con una tavola di legno, come ho fatto io). Se hai un Deca vicino, ti consiglio di andare a vederli.

Ti consiglio i modelli carp della Preston; hanno la maglia scura e fitta, sono ottime e valgono quello che costano.

Tanti auguri Gianki!

Se il filo si brucia, il problema spesso risiede nell'esecuzione stessa, non tanto nella qualità del filo.
L'uni lo uso in moltissime tecniche, anche a bolo per collegare 0,10-0,11 ai micro ganci o micro girelle e il filo è perfetto.
L'accortezza sta nello spostare a mano il barilotto che si forma, accompagnandolo a battuta della girella/microgancio e poi serrare in maniera definitiva il nodo; mai tirare per portare a battuta il nodo.

Il no nodo per me è un'ottima soluzione, ma in tal caso consiglio di prepararsi le lenze pronte con una micro girella o piccolo gancio munito di girella a monte, così risolvi il problema dei grovigli (pesco su fondali importanti e soprattutto con forti correnti, anche a distanza, è difficile che così si aggrovigli).

Il mio consiglio, dunque, è di prestare maggior attenzione in fase di esecuzione del nodo.

Anche secondo me sono belle canne, per il rapporto qualità/prezzo che hanno; fossi un novizio e dovessi prendermi svariate bolognesi tutte in una volta partendo da zero (tipo un paio di 7mt, una 8mt ecc), sceglierei le Falcon.
Io ho un debole per la Luvias, perché per il mio modo di pescare calza a pennello e sono in generale fatte bene, però costano di più; le Falcon si riescono a prendere a prezzi veramente onesti e nel complesso sono ottime.

Per quanto il bilanciamento sia un dato oggettivamente misurabile, all’atto pratico il dato nudo e crudo poco importa, perché entrano in gioco altri fattori, come la lunghezza delle braccia, dove si appoggia la canna, l’altezza del pescatore, ecc ecc.
Ho sempre ritenuto i “dati da catalogo” poco probanti, perché alla fine ciò che conta è la sensazione che ognuno di noi prova, che è per forza di cose diversa.
Comunque, a 5 e 6mt è difficile trovare canne realmente sbilanciate; a 7mt il discorso cambia.

Il range fa riferimento ai finali, non al filo in bobina; una Power in genere gestisce finali dal 12 al 20, il che significa che in bobina puoi metterci pure un 22, se necessario.
Il range è “ideale”, nel senso che l’azione della canna esprime il meglio di sé con quei finali, il che non significa che non si possa sforare, specie in basso.
Io ho usato le Power anche con lo 0,10 e 0,11, ovviamente serve un po’ di delicatezza e manico, ma si può fare tutto senza tanti problemi.


Considerando il tipo di attrezzo (power), il 16 in bobina è tutto fuorché al limite; come ho scritto poco sopra, potrebbe mettere pure un 22 in bobina volendo, se pescasse con finali del 16-18-20.
Se in bobina ha lo 0,16 può usare senza problemi finali sottili; io lo faccio quotidianamente in mare e in fiume, anche perché come filo in bobina ho proprio lo 0,16 spesso e volentieri e uso finali dal 0,10 al 0,13-14.

È sempre consigliabile rimanere all’interno del range, non tanto perché la canna possa rompersi, quanto per il fatto che ha un’azione ben precisa che lavora al meglio con quel range di finali. È più o meno la stessa cosa del casting weight: di per sé puoi lanciarci di più o di meno, ma tocca accontentarsi di ciò che viene fuori, con tutti i possibili scenari del caso (lancio corto, difficoltà nella gestione del complesso pescante, canna rotta, ecc).
Se peschi mediamente più grosso, conviene stare su una power, come già dissi in qualche messaggio sopra, proprio perché l’azione permette di imprimere maggior forza e potenza nel combattimento.


Questa è un’ottima osservazione; non so di preciso il diametro, ma consiglio in ogni caso grandi. Se hai la possibilità di parlare con il legatore o con il negozio che poi si affida al legatore, fai notare che la vuoi montata per utilizzarla con lo scorrevole e vedi cosa ti propongono. Io per dire non andrei sotto i 5-6mm di diametro per l’apicale (e di conseguenza per gli altri).

Non dare per scontato alcune cose; il fatto che costi di più e che sia qualitativamente migliore non significa che sia necessariamente più bella. Da possessore di Amorphous e AGS, ti posso dire che la Luvias Regular primo modello la uso ancora con gran piacere e la reputo più bella delle varie top di gamma che ho.

Come dicevo sopra in riferimento alle seghe mentali e al gusto personale, alla fine tutto si riduce a questo; il mio consiglio sarebbe quello di andare su quella che ti piace di più, peccato che tu non possa sbacchettarle.

Sulle varie serie Luvias posso dirti che le ho provate essenzialmente tutte (primo modello che appunto ho, gli altri due grazie ad amici) e in generale sono belle canne, più belle di quel che si possa pensare.

PS a volte la differenza tra una ottima canna media e una top di gamma non è così abissale.

Fin troppe elucubrazioni, fin troppa carne al fuoco e poche idee chiare.

Per quello che devi fare, un buon compromesso sarebbe una 6mt.
Tanto, dalla spiaggia a meno che non ci sia il maremoto di risacca riusciresti a gestire il combattimento e in diga/scogliera, essendoci così tanto fondo, saresti costretto a usare lo scorrevole spesso e volentieri.
Un metro in più potrebbe aiutare in certe situazioni, vero, ma non lo trasformerei in un problema irrisolvibile e non affrontabile.

Per quanto riguarda l’azione, dipende dai gusti sostanzialmente; una medium sarebbe sufficiente, ma non nego che, per esempio, a me piacciono attrezzi con un po’ più di schiena, quindi power o similiari, che al contempo gestiscano bene finali relativamente sottili.

Il vento non distrugge le canne, sono i pescatori che le rompono, pescando male (il più delle volte).

Sulla questione del peso, io non ne ho mai fatto un problema; pesco con bolognesi anche da 9-10mt e fisse da 11mt, spesso in piedi tra l’altro. Una 6-7mt la gestisci per 4-5 ore senza alcun problema da in piedi, a maggior ragione da seduto.

Il mio consiglio è di orientarti sulle Luvias.
A tal proposito, esistono tre modelli di Luvias:

- il primo modello è chiamato solo Luvias ed è una canna nuda da anellare;

- il secondo modello Luvias Evo ed è una canna già montata da Daiwa;

- il terzo modello Luvias EVOLUTION, canna nuda da anellare.

Se non vuoi romperti le scatole con legatori, prenditi la Evo che è già montata; a mio gusto, dovessi stare sulla Evo, prenderei la Evo Power (per i motivi che ho detto sopra) da 6mt, posto che anche la Regular (medium) andrebbe bene.

Per il resto, anche la Falcon fa delle canne oneste a prezzi interessanti; le stesse Atmosphere e Stratosphere già citate secondo me sono belle (se paragonate ad altre canne di quella fascia e considerando il rapporto qualità/prezzo).

In ogni caso, fossi in te mi libererei la mente da tutti quei pensieri che a mio modesto parere non fanno altro che farti desistere dall’acquisto.


Spesso sono tutte seghe mentali, più che altro.
La verità è che non esiste la canna filosofale, tantomeno il mulinello definitivo e nemmeno il filo che non si rompe; il tutto spesso si riduce al gusto personale (e alla questione del portafogli, da non sottovalutare mai).

Ciao Tiziano, devi trovare un rivenditore che tenga Abu Garcia (l’azienda che tiene l’Abu Garcia è la Pure Fishing, da lì puoi risalire ai dealers autorizzati); il consiglio è di appoggiarsi al negozio nel quale l’ha acquistato.