CITAZIONE (G|O @ 19/3/2019, 20:31)
Ciao.
Uso un esempio personale: a me piacerebbe provare il Sile, ma facciamo conto che non frequento PiR. cosa faccio mi metto a spulciare metro per metro il Sile su Google e provo ad andare? O se vedo un video o qualsiasi altra cosa dalla quale individuo il posto, perchè non prenderlo come prima opzione? Poi se pesco qualcosa o se è il momento giusto o se piove o se nevica o se so o non so pescare, diventa un problema minore...ho fatto 200 Km ma almeno so che c'è la posizione in cui pescare!
Son polemico...
Ciao.
Gio
1) il caso non si pone perché conosci PIR e pure qualche persona (non io per esempio
) che bazzica la zona;
2) se uno non conosce il posto e non ha tempo, Google Earth e compagnia bella sono ottimi strumenti per farsi un'idea seppur microscopica dei vari luoghi papabili. Perché non usarlo? Perché criticare sempre la tecnologia e quant'altro? Il vero problema non è la tecnologia ma chi la usa; quante volte ho usato Google Earth per farmi un'idea delle spiagge, dei litorali, delle dighe, di papabili spot comodi lungo il fiume ecc ecc... mi sento in colpa per aver usato questo strumento? No, perché dovrei?
Ho perfino usato carte batimetriche per capire la conformazione del fondale nel sotto costa quando praticavo più spesso il surfcasting.
Non si può tornare indietro e fare troppo i laudatores temporis acti non porta a nulla se non a fegati rovinati.
Badate che non sto andando controcorrente, condivido ciò che si è detto, condivido gli sfoghi perché so che il background non è di stampo puramente e totalmente egoistico quanto di tutela e salvaguardia dei fiumi, però non si può fare niente.
Sta a ognuno di noi comportarsi in una maniera piuttosto che in un'altra; ognuno ha una certa morale e sensibilità.
Che dopo questi strumenti diabolici abbiano aumentato il rischio che accadano queste cose, è vero ma ricordiamoci che è l'individuo che poi ha voluto farne "cattivo" uso, non è colpa di internet...
Un esempio lampante è uno dei racconti di Albertarelli ne l'Amo e la Lenza, quando lui va a pescare se non sbaglio temoli in quella lama, in un posto stupendo fuori dal mondo dove non pescava praticamente nessuno oltre a lui, finché un bel giorno è arrivato un signore, ha visto la quantità e qualità del pescato e da quel giorno in poi sempre più individui hanno iniziato a frequentare quel tratto di fiume, per passaparola.
Se non sbaglio lo stesso Albertarelli aveva cercato di confondere il tipo facendo finta che non fossero temoli, non facendogli capire che cosa avesse preso, non riuscendoci.
Non mi pare che all'epoca ci fosse Google Earth.
3) ci sono posti e posti; alcuni più conosciuti, altri meno. Teoricamente sensibilità (egoistica? Un pochino sì) vuole che sia meglio non diffondere troppe foto/notizie sui posti meno conosciuti, onde evitare che arrivino non tanto pescatori, quanto persone che si fingono tali.