Sabato sveglia presto, preparo l’attrezzatura e …vado a lavoro.
Riesco a raggiungere a Gracciano d’Elsa Pierluigi Contemori, Lore66 ed un altro compagno di pesca solo intorno alle 10:30.
Loro è da molto che sono sul fiume, ma la mattinata non sta andando per il verso giusto, i cavedani non ne vogliono sapere di mangiare bene e le lenze lasciate sul fondale ricco di attacchi non si contano.
Io mi decido per il suicidio programmato, con una tattica disperata e kamikaze, rod pod e due legering a Gracciano !!
Credo già dal giorno prima che non ci sarà un abbuffata di cavedani e con il legering ho qualche speranza solo pescando a method, coi bachi ovviamente, poi, siccome ho due canne con me tento anche con il method e pellets, dopotutto è una tattica che porta a delle catture insperate in posti dove magari i pesci sono esasperati dai bigattini e distinguono benissimo quelli per esca da quelli per la pasturazione.
Mentre preparo i bachi per l’incollaggio e le canne l’amico di Pierluigi e di Lorenzo incanna un cavedano, e dopo un bel po’ getta finalmente il nassino nell’acqua.
Avendo preparato le canne la sera prima è molto veloce per me stendere le lenze, parto ovviamente con quella coi bachi incollati, in cui ripongo gran parte delle speranze, mentre metto ad ammollare il pellets.
Alla fine metto in acqua la canna col pellets, una Shimano Force Master Commercial da 10”, piuttosto dura per essere una commercial di Shimano, con vetta da 3 once.
Non faccio in tempo a lanciare che aggancio un cavedano davvero bello, che combatte come un pazzo e piega la canna fino al calcio, roba mai vista con un cavedano non certo enorme in inverno.
Ovviamente pescando con un finale dello 0,18 ed un amo del 16 forgiato, il ciprinide non ha nessuna chance di strappare, l’unica cosa che può tentare di fare è di approfittare di quello che concede la curvatura della canna per infrascarsi sotto l’altra sponda, oppure, passata la metà del fiume sotto la sponda su cui sto pescando, ma riesco in qualche modo a neutralizzare le sue fughe. Si sa che i cavedani hanno uno sprint micidiale ma la loro resistenza raramente si protrae oltre i 30 secondi, e pure questo non fa eccezione e fa il suo trionfale ingresso nel guadino.
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ImageShack.usIl cavedano è di chilo, niente di che in senso assoluto, ma per un fiume piccolo come l’Elsa a Gracciano è già una buona taglia. Poi nient’altro, nemmeno una tocca, niente di niente.
Pierluigi continua a cambiare geometria della piombatura per cercare quella ottimale e a pasturare con pazienza e costanza, e le catture non si fanno attendere, tutte di taglia piccola purtroppo.
La giornata non decolla e decidiamo di stendere abbastanza presto anche perché loro avevano degli impegni al pomeriggio. Pure io decido di smettere : dopo due ore di bombardamento a suon di feeder i cavedani non abboccheranno più di sicuro. Le mie carte ormai me le sono giocate ed il risultato, visto l’andazzo, non mi fa rimpiangere il fatto di aver scelto il legering.