Vista la penosa situazione degli altri fiumi e la nota capacità dell’Elsa alta di rimanere abbastanza pescosa anche in stagioni e a temperature allucinanti decidiamo con Pierluigi Contemori di farci una bella pescata in Elsa alla passata. Ci sentiamo Venerdì sera e la temperatura è già “mordace”, ma non ci facciamo influenzare, e fissiamo per le 8 al bar della stazione di Poggibonsi. Il posto lo conosco io, faccio gli onori di casa, quindi, anche se risiedendo a Certaldo sono a Poggibonsi in 10 minuti, mi alzo alle 6, mi preparo per la partenza, un occhiata al sito Di PiR e di LBFI e alle 7 parto; alle 7:15 sono sul fiume a mettere i picchetti alla postazione di pesca più comoda che cederò a Pierluigi. Fortunatamente non è occupata, anzi a dire la verità non c’è un cane, meglio così, l’idea di trovare le postazioni occupate mi ha tormentato tutta la notte. Il mio fiume mi accoglie col suo bellissimo colore verde scuro, acqua appena velata, e con il tipico “fumo” dato dall’elevata temperatura dell’acqua dell’Elsa che avvolge tutto : bellissimo. Alle 8 ritrovo al bar, caffé e ci fiondiamo sul fiume. Dopo alcuni minuti il gelo ci attanaglia entrambi, la postazione di pesca è all’ombra quasi tutto il giorno, e cerchiamo invano di riscaldare l’ambiente facendo due chiacchiere. Nel frattempo scorgiamo entrambi, ad una centinaio di metri da noi, un tizio in acqua intento a pescare alla passata coi waders, sicuramente mi dico, stanno iniziando i miraggi dell’assideramento, tra un po arriverà anche la cavalleria cosacca e l’Elsa si trasformerà nel Don…. Invece no perché poi il tizio si farà vivo e ci scambieremo pure due parole, il freddo invece è verissimo. Cominciamo la pesca, io con la mia amata fissa di 7 metri e Pierluigi con la bolo di 6 metri, e nel breve volgere di qualche minuto Pierlu strappa un cavedano e ne prende un altro, io vedo una mangiata, ferro e ne prendo uno bello grosso. Grande inizio ! Ma poi non vediamo nient'altro per più di un ora, intanto il dolore inizia ad attanagliarmi i piedi: ho, di nuovo, stupidamente, indossato gli stivali di volgarissima gomma con un semplice paio di calze di lana, e mi si stanno praticamente congelando i piedi, complice anche la posizione che mi costringe ad appoggiare tutto il (notevole) peso del corpo sul tallone e non sull’intera pianta del piede. Pierluigi avvolge la sua lenza ad un albero aggiungendo il suo galleggiante alla bella collezione di tappi che quel ramo annovera.... Segue pausa di riflessione, e si chiede se non sia il caso di spostarci in un'altra posizione, ma il fango che impera su quest’ultima lo costringe a desistere - mentre dov’è adesso la "situazione fango" è vivibile e “governabile”….. Mentre io sono impegnato a smoccolare con la cattiva qualità del filo con cui ho costruito il trave Pierlu rifà la lenza, giocandosi la carta della bolo 5 metri, nella speranza, se non altro, di non perdere altri galleggianti. Dopo un po i cavedani iniziano a vincere la loro diffidenza e ne infila uno dietro un altro, in un crescendo mozartiano.
Sono presenti anche molti cavedani enormi, che riescono a strappargli diverse volte il finale dello 0,10 !! E lui non è né un principiante né è uno dotato di attrezzatura scadente. Sono cavedani e anche parecchio grossi !! Le catture si susseguono fino al primo pomeriggio, in tutto una decina di chili di cavedani al 100%, zero barbi, zero carpe e zero alborelle, praticamente un cavedanodromo, a costo zero. E temperatura sottozero.
I colleghi pescatori camminano sul sentiero posto alle nostre spalle, in questo tratto di fiume (che prosegue per più di un chilometro) saremo stati 5 o 6 a pescare questa mattina. Che dire ?? Per la temperatura le mangiate si sono viste anche troppo, io nello stesso posto 15 giorni fa avevo preso una quindicina di “chub” pescando sfacciatamente, con un 4x16 arrogante, padellando un infinità di mangiate. Adesso la temperatura è molto più bassa ma il re del fiume non ci ha dato buca. Il posto è bellissimo, soprattutto perché l’alborella non da fastidio nemmeno d’Agosto (anche perché con tutti questi grossi cavedani sarebbe vista e presa)….. Invito tutti gli amici di PiR a farsi una pescata in Elsa per divertirvi e scambiare quattro chiacchiere in compagnia.
Uno "special thanks" al Conte, pescatore dotato di vastissima cultura tecnica e grande sensibilità alieutica.
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