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Un grande che ha segnato l'ingresso della nazionale italiana nell'Olimpo dell'agonismo internazionale, insieme a Milo, Trabucco, Casini e spianato la strada alle sfornate successive di campioni. Ricordo con grande ammirazione una sua vittoria di settore in un'Eccellenza a Calcinaia vecchio, con carassi da mezzo chilo macinati a ruba come avesse tra le mani una bacchetta magica...e poi una sfida di club azzurro in Fonderia, con l'inglese e il polipo di vermi a cavedani... Il tempo passa, ma è molto triste quando per qualcuno non passa fino in fondo. Ciao Giampiero.
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