COLMIC BOLOGNESI 2011 [Recensione]

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view post Posted on 3/5/2011, 10:00
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HARRY LA CAROGNA

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Ho speso tutti i mie soldi in donne alcool e canne da pesca, il resto li ho sperperati.

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Dunque, dalla grammatica alla pratica spesso si perde per strada qualche virgola, anche di quelle importanti a volte, non è questo il caso.

Le canne a mio parere rispettano le premesse, si tratta di attrezzi davvero bene concepiti.


La sensazione per tutte le canne è quella di avere in mano attrezzi estremamente affidabili,

Partiamo dalla mia preferita:

XXT FIUME 180

la recensione iniziale la leggete QUI

Altro da aggiungere: dopo averci fatto qualche gara a cavedani quest'anno con finali dal 0.08 al 0.12 non ho dubbi che quest'attrezzo nasca specificamente per quell'utilizzo.

L'azione rotonda e molto perdonante non presenta problemi nel forzare sui pesci anche usando finali molto sottili.

La sorpresa, ma nemmeno più di tanto, arriva quando a Sandro dico: "la canna non è mia quindi, se si rompe non fa niente".

So in che zampe ho lasciato la canna: sandro sa come forzare e tirare fuori il massimo da una canna...

Ed è così che al primo treno di 3 Kg agganciato il commento s'alza come una ola allo stadio....


"Oh! Massimo, ma non finisce mai sta canna... se è buona anche da cavedani ne compro due!"

Sandro pescava con del 16 con la frizione che slittava appena...


La parte del maiale è toccata a me... quando pescando sulla sua canna, la frizione l'ho proprio chiusa per vedere dove arrivava la canna, ebbene, il 16 si è rotto.

E comunque si , la canna è buona da cavedani



XXT FIUME 250



E' la canna che ho usato io.

E’ un attrezzo che deriva da una stamperia datata e collaudata, il diametro si attesta intorno ai 25-26 mm per una 7 metri e questo la porta abbastanza distante dagli standard attuali che prevedono calci a sigaretta e pesi da oreficeria. E’ un attrezzo che fa del bilanciamento il cavallo di battaglia, in mano si sente pochissimo. La reattività è garantita da tessuti in alto modulo M60-65 che, associati alla conicità abbastanza pronunciata rendono l’azione secca e molto acciaiosa. E’ una canna che ha come limite inferiore un finale dello 0.10 mentre i limiti superiori credo si attestino tranquillamente ad un buon 0,20. La compattezza della fibra è evidente al tatto e, sopratutto, ad un occhio attento non sfugge la lavorazione esterna dei pezzi: la nastratura è piuttosto larga. Questo particolare è sinonimo della densità elevata della fibra, tale tipo di lavorazione origina pezzi più dritti, poichè tensiona meno i tessuti sul mandrino ma è possibile solo con materiali che hanno densità elevate. Decisamente, abbiamo di fronte un attrezzo dalle caratteristiche eccezionali e con un prezzo accordato al valore.

Questo è il commento tecnico:

Il commento in pesca

La canna non ha di certo la grazia della 180 è un attrezzo concepito per correnti forti acque profonde e pesca a distanza, è una canna che quando ferra... FERRA!

l'uso di un finale del 10 richiede molta mano, ma non è è impossibile, anzi. La sensazione di controllo che questa canna sa dare è unica, al pari delle migliori daiwa della stessa tipologia.

Nasce chiaramente con in mente i pesci grossi, l'azione è infatti di punta soltanto finchè le tensioni non si portano a valori elevati.

La canna in seguito piega anche sui pezzi inferiori, ma chiaramente, occorre che le tensioni sviluppate siano abbastanza elevate.

La sensazione che da, tuttavia, anche sotto forti sollecitazioni è quella di un attrezzo molto reattivo ed acciaioso.

E' un botta-risposta continuo, non è una canna che più si piega "più si siede" , è una canna che più si piega, più la reazione diventa rabbiosa.

Decisamente un attrezzo per chi cerca il record a passata, è inoltre uno strumento che, al contrario di altri possiede una certa elasticità quindi l'uso non diviene faticoso con il passare delle ore come accade con canne troppo rigide.




sandrobarboecannacolmic
zellibarbo

biglucabarbo

sandropanoramica


zellibarboinmano



CONTINUA


COLMIC REGAL 250

Dunque.

Questa recensione l'ho ripensata per un pochetto.

Questa canna in fiera non l'avevo guardata se non di sfuggita.

Mi ero detto: una 7 metri da 200 euro montata di solito non mi piace...quindi inutile perderci del tempo.

Quando il buon Collini me l'ha messa fra le mani nella mia recente visita in stabilimento, forse qualcuno dei presenti può raccontarvi la mia faccia.

Il primo commento è stato , "sti cazzi, all'anima della canna economica".

Andrea s'è schermito dicendo, mancano gli anellini di punta , un pochetto perde quando li monti.

Allora, ad Andrea voglio dire che gli anelli li ho montati a spinadesco nella famosa uscita dei test....

Cosa dire.

La canna è assai diversa dalla XXT 250 , ha un azione molto rapida, come questa, è più pesante di una trenitna di grammi ma è ugualmente bilanciata.

In mano si percepisce chiaramente che parliamo di un attrezzo con tanta roba dentro, quindi, una canna che non si spaventa di uno 0,20. Anzi.

Il finale usato è proprio quello, l'azione molto rotonda è lo specchio delle intenzioni di chi l'ha disegnata: parliamo di un attrezzo di certo molto rapido ma votato al pesce grosso senza compromessi.

La maniera di curvare è molto vicina a quella della 180, l'azione secca , di punta che la 250 ha, qui non c'è.

E' una parabolica molto rigida e molto potente per usare i termini esatti.

E' una canna da fiume, da pescioni e da terminali "da fiume" , diciamo che si parte dal 12 per pescare bene-

Quando ci sono metri d'acqua , quando le grammature passano i 5, questa e la canna.

Il test che ho eseguito in seguito, in gara, sul Malgher, non fa altro che confermare le mie impressioni.

Laddove le condizioni di pesca lo consentono, questa è la canna per volare pesci da 3-4 etti al volo su finali del 14.

Una canna da velocità anche per gli amanti del mare.

La affidabilità e la potenza sono al primo posto su una canna che , tutto sommato, ha un azione forte ma adatta all'uso di finali umani.

E' un altro attrezzo di quelli utili a chi passa dai cavedani pescati a distanza con grammature sostenute ai barbi da corsa pescati con finali da macelleria.

Detto francamente la XXT 250 giustifica il prezzo superiore per via dei materiali migliori utilizzati.

La FIUME XXT 250 è percepita in mano come uno strumento più mneggevole di questa canna.

L'azione tuttavia più rotonda ed elastica della regal 250 la rende un'alternativa da considerare non solo per l'economia ma anche per chi predilige azioni più rotonde al posto delle classiche di punta.


COLMIC REGAL 350


Altra canna molto particolare.

Non l'ho usata a sufficenza perchè non ho situazioni che richiedano tale potenza in uso.

E' un attrezzo acciaioso nell'azione, di punta e molto progressivo.

I 35 grammi di casting dichiarato sono reali , non un esagerazione del progettista.

La canna secondo me regge bene lenze da barbo tipo vela da 20 più 50' grammi di piombo.

La brutalità dell'azione è una caratteristica distintiva che la colloca tra le canne specialistiche per finali che partano almeno dal 16.


Somiglia molto ad una vecchia versione della lethal , rispetto a questa è leggermente più progresiva a tutto vantaggio del combattimento di prede di taglia.

Il diametro del calcio generoso la rende piuttosto bilanciata, il peso di questa canna tuttavia non passa inosservato, di certo appare bella , molto bella se messa a paragone con altri attrezzi aventi la stessa potenza.

Decisamente "un interprete" di quelli ignoranti per quando c'è bisogno di "spiegarsi bene" con pesci che non parlano italiano.


LINK ALLA RELATIVA DISCUSSIONE: https://pescainromagna.forumfree.it/?t=55461587

Edited by barbus1 - 15/12/2011, 17:56
 
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