Martina

canna provata un pomeriggio nella versione medium, costruita peraltro con carbonio di modulo inferiore alle altre top di gamma e basta leggere il data sheet sul sito di Torayca.

Per me un gradino (o due) sotto alle top di gamma Daiwa, Tubertini e Colmic. Italica non l'ho provata.

Canna pompatissima su social network venduta ad un prezzo troppo alto secondo me.

Questo è il mio giudizio, onestamente anche ponderato un po' .......dopo aver pescato con un centinaio di bolognesi diverse.

Poi basta bendare un pescatore , mettergli in mano 10 canne da pesca diverse con pesi variabili nell'ordine dei 40 gr e li sfido a riconoscerle.

Ho provato le Medium a 6 e 7 metri e le ho trovate ottime, la Light, prima serie, solo a 7 e, secondo me, è poco light perché, sempre per me, le light devono gestire uno 0,08 senza difficoltà; la Power non l'ho nemmeno vista. Se non esistesse Daiwa, probabilmente, la mia scelta sarebbe Cilrod, ma... Daiwa c'è

Italcanna e Artico mi pare producano in Italia con tanto di fabbrica.

Al di là di tutto, la canna andrebbe quantomeno sbacchettata, prima di comprarla; parlo in generale, marchio e preferenze a parte. L’attrezzo dovrebbe essere il prolungamento del nostro braccio; comprandolo “al buio”, per quante opinioni e recensioni si possano leggere, si corre un grosso rischio.

Io partirei da qui, visto che le canne di CilRod si possono vedere in sparuti punti vendita in giro per l’Italia o in mano a relativamente poche persone (tanto per dire, in Veneto dalle mie parti non c’è nessun negozio che le ha e tantomeno gente che le usa, che io sappia).
Come faccio a capire se la canna è fatta per me, se non la posso vedere e sbacchettare nemmeno facendo 200km di strada in macchina (perché nessuno ce l’ha)?
Per quanto uno possa dire “è una light”, “è una medium”, “è una power”, ogni canna ha la sua azione, la sua curva, la sua potenza, ecc.

Tralascio ciò che ho sentito dire da più di qualcuno su alcuni fatti riguardanti le canne in oggetto, dico solo che non sono in pochi ad avermi detto che le canne in questione non sono così “speciali” come vengono descritte (spesso troppo morbide ed accondiscendenti a livello di azione; relata refero). C’è anche chi si trova bene, ci mancherebbe, ma la questione è come al solito molto soggettiva.

Non conosco la canna, però non credo che le rilegature glamour possano incidere sulle performance di una canna, o più in generale sulla qualità progettuale e/o sulla qualità dei mayeriali. in generale preferisco marchi che abbiano un processo produttivo che parte dalla progettazione ed arriva alla realizzazione, per una 7mt che nuda viene venduta a 350€ mi aspetterei abbastanza e l'hype da social network non mi convince. Di italiano su questa canna credo vi sia solo l'importazione ed il branding, di processo produttivo penso, ma forse mi sbaglio, credo vi sia molto poco

Non mi occupo di carbonio e/o di mandrini quindi lascio lo spazio ai tecnici .. dico solo che sia che vi sia fedeltà al brand, sia che ci sia un coinvolgimento personale nella messa sul mercato di un prodotto, il rischio di valutazioni "partigiane" non è dissimile.