CITAZIONE (enrico.c @ 3/5/2022, 08:29)
Sicuramente i tecnici che progettano i panchetti prevedono la presenza e la disposizione di una bolla come di tanti altri accessori, ma perchè non sfruttare la possibilità di venderti qualcosa in after market. Ti forniscono un prodotto base ad un costo accessibile e con un peso che un pescatore "costretto" a camminare per raggiungere lo spot, ritiene accettabile. Poi ti accorgi che ti serve una bolla o due, un feeder arm, un piatto non ce lo metti? E un cassetto? Già perchè il vano sottoseduta non basta e poi ti devi alzare tutte le volte e via aggiungendo Alla fine ti ritrovi a portare il triplo del peso previsto e ad aver speso il triplo rispetto alla cifra iniziale. Mi domando come sia possibile pagare un panchetto 150 euro e un piatto 100 euro.
A parte tutto, la scelta tra panchetto e sedia sottolinea mal di schiena, dolori lombari e cervicali. Quando avevo vent'anni mi sedevo su uno scoglio e dopo otto ore ero più agile e scattante di prima. Sono costretto ad ammettere che i vent'anni son passati da un pezzo e panchetto o sedia, se parto con un dolorino torno con tre e allora scelgo cosa portare in base allo spot e se per i dolori ci sono le pasticche, per la mia felicità c'è una canna da pesca protesa verso il blu
Buongiorno,
purtroppo i posti per andare a pescare al mare in modo comodo sono stati ridotti a zero, in estate poi... sottozero.
I porti sono chiusi ai pescatori, e sarebbero infrastrutture comode per molte persone, ovviamente regolamentandone il comportamento, sanzionando i cialtroni.
Non esistono (in estate) spiagge riservate ai pescatori, ci sono spiagge per i cani, per i nudisti, per i vari compartimenti dello Stato, per gli stabilimenti privati, e pochissime spiagge "libere" dove sono in vigore una serie di divieti, per non parlare dei parcheggi in qualsiasi località marina che oramai costano come una cena al ristorante.
Tutto questo ci costringe ad andare a pescare in posti improbabili, perché non credo che se si potesse scegliere tra un posto comodo ed una diga foranea fatta di tripodi, si scelga la seconda perché si ama l'avventura e lo stare scomodi.
La nostra passione di stare all'aria aperta ed avere il contatto con la natura, ci spinge ad accettare tanti compromessi, troppi, ma ci scivoliamo dentro piano piano, e non ci accorgiamo più che ci ostinaimo a fare ciò che è oggettivamente difficile.
Quanti anziani o persone con problemi fisici, ma penso anche ai bambini, trarrebbero beneficio dal poter pescare in posti comodi, accessoriati e pensati per far star bene le persone, perché non dovremmo mai dimenticare che il contatto con la natura è la medicina più potente per la salute psichica e fisica.
Tutto questo fa lievitare i costi delle attrezzature, perché si devono realizzare oggetti per assolvere funzioni complesse se non improbabili, come quella di doversi sedere su pietre altamente irregolari rischiando la pelle in caso di caduta.
Quanto costerebbe nel corso della costruzione di una diga foranea fare avamposti per i pescatori o persone che vogliono stare ad osservare il mare?
In altri Paesi queste cose si fanno, quando si realizza un'opera pubblica si pensa alla massima fruizione secondaria, non solo alla funzione primaria che deve svolgere.
La motivazione che si accampa ogni volta è lo scarico delle responsabilità, che è una fandonia totale.
Nel contempo, si permette lo sfruttamento del mare in modo criminale da improbabili "pescatori professionisti", che l'unica professione che esercitano, è quella di distruggere in modo sistematico l'ecosistema marino che non ha alcuna possibilità di difendersi.
Questo realistico sfogo, serve a far capire che i nostri quesiti e la ricerca di soluzioni, spesso hanno origini a monte e noi siamo in fondo alla valle.
Abbiamo parlato del mare, ma credo che in acque interne i problemi siano pressochè gli stessi anche se originati da fattori diversi.