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| CITAZIONE (enrico.c @ 4/11/2021, 08:50) Se non mi sbaglio, con i vari e molteplici regolamenti covid, la pesca era stata infilata tra gli sport per poter consentire agli appassionati di praticarla "liberamente". Ora sappiamo che qualsiasi attività sportiva non può essere definita tale se nel suo compimento arreca danno o morte agli animali. Nel corso degli anni sono stati aboliti i quagliodromi, il tiro al piccione, la caccia alla volpe. Il referendum di cui sopra mira all'abolizione della caccia tout court e della pesca intesa come attività sportiva. Non si parla della pesca ricreativa o pesca di necessità. In altre parole: caccia vietata, ma non quella di selezione e contenimento. Pesca vietata, ma non quella per procurarsi un pesce da mettere in tavola. Un classico sistema politico per tenere il piede in due scarpe. Considerazioni molto interessanti In effetti l'ENPA ha già interpellato il CONI in merito alla questione Nell'immediato la cosa non ha avuto effetti pratici, ma è ipotizzabile che prima o poi si implementi il sistema tedesco (a prescindere dal fatto che si faccia o meno un referendum anti-pesca) dove la pesca è tollerata solo come mezzo di sussistenza e il rilascio del pesce è vietato L'ironia è che ci sono voluti decenni per promuovere il catch and release e il concetto di pesca ecosostenibile, e adesso, grazie alla "modernità", si potrebbe tornare indietro di 40-50 anni Sembra quasi che vogliano trasformare i pescatori in predoni per poi un giorno vietare la pesca ricreativa in toto.
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