CITAZIONE (enrico.c @ 8/7/2021, 12:12)
Complimenti. Fai venir voglia di comprarla. Sei arrivato a scegliere una nuova canna dopo aver provato quella che avevi ed evidenziato pregi e difetti per poter decidere quale fosse la canna più adatta alle tue esigenze.
Penso che la catana sia un tipo di canna più commerciale, cioè una canna di fascia media che accontenta un po tutti e un po nessuno. Manca di personalità, ma resta un valido sostituto.
Sulle anellature avevo letto qualcosa tempo addietro. Alcune aziende legano le canne da feeder all'inglese con molti anelli piccoli o relativamente piccoli. Credo sia per contrastare gli attriti del filo sulla canna in presenza di pioggia, ma se qualcuno ne sa di più, ben venga una spiegazione più accurata
Il vettino da 1.5 va benissimo con i pesi che usi. Ricordati che non è il vettino che lancia. Un vettino più sensibile ti fa vedere anche le tocche più delicate che altrimenti avresti perso, poi dipende dai pesci che hai attorno al pasturatore. Delle volte conviene pescare con le mani in tasca, altre devi essere svelto.
Ora sfruttala a fondo, fino a quando le troverai dei limiti o scoprirai che ti piacciono i manici armlock o le canne in due sezioni......insomma fino a quando inventerai una scusa per una nuova canna
La prima canna da feeder (Milo Kinetix 12 piedi strong), l'avevo comprata nel 2007, intenzionato a ricominciare a pescare nei carpodromi dopo anni di sosta e da esclusiva pesca in mare con la bolognese.
Una canna "economica" che mi ha entusiasmato per il feeling con i pesci, seppure di feeder e di carpe sapessi davvero poco se non niente, sono comunque andato pochissime volte.
Nel frattempo ho ri-iniziato a pescare al mare, ma dalla barca e non più con le bolognesi da riva, ed in barca l'unica canna che avevo per pescare "sul fondo" era la Milo Kinetix, alla quale attaccai il mio pasturatore da bigattini (o maggot feeder che fa più fico).
Scatenai l'ilarità dei miei compagni di pesca che mi ospitavano in barca, che volevano quasi proibirmi di portare i bigattini in mare su fondali da 25-40 m, in quanto (secondo loro), davvero inutili e risibili a fronte delle esche tradizionali per quella pesca.
Per non parlare della canna che era sottile come un grissino a loro dire, o i monofili, in quanto avevo un 18 in bobina ed un 12 come terminale, gli ami poi... allora si che mi prendevano per il culo.
Ma il destino è cinico e baro e le dimostrazioni pratiche possono mettere a tacere chiunque, dopo i primi minuti che calai il pasturatore sul fondo, allamai subito un fragolino "over size" di circa un 1 Kg che non avevano mai visto in anni di bolentinate.
Mi accusarono del "culo del principiante" (seppure vado a pesca da quando ero ragazzino), quindi per metterli a tacere definitivamente, continuai a catturare tanute, pagelli, orate, saraghi... di tutto rispetto, mentre loro continuavano solo ad usare il guadino per aiutarmi, ed a catturare perchie e donzelle.
Dopo un paio d'ore, iniziarono le domande... ed ovviamente a chiedermi un pò di bigatti
che ovviamente concessi, ma che usavano in modo improprio vista la mole delle loro attrezzature.
Dopo questa esperienza in barca con la Kinetix, decisi di acquistare una canna più strong che mi consentisse pasturatori più pesanti da calare sul fondo per via delle correnti che nel canale di Piombino sono frequenti e di forte intensità.
Quindi un negoziante mi propose la Shimano Catana, per la quale io ne facevo un uso del tutto improprio, del feeder conoscevo solo la parola che definisce il pasturatore.
Ho catturato di tutto dalla barca in questo modo, e quando ho ri-iniziato a pescare da terra (sempre in mare), le canne che avevo erano sempre quelle da feeder...
Quindi ho deciso di comprendere meglio questa tecnica ed ho iniziato a leggere e guardare video... e devo dire che questo forum è stato davvero prezioso, ma dopo un anno di uscite abbastanza assidue, ho iniziato a capire alcune cose e mi sono appassionato a questa tecnica.
La nuova canna che ho comprato, è stata dettata da alcune oggettive necessità, che nascono nel praticare un'attività in modo più cosciente, penso sia normale in un percorso di sviluppo, dove ogni giorno ti accorgi che si possono ottimizzare molti aspetti, è questo il bello, se pensi di aver capito tutto di una cosa, alla fine non la fai più perché non è più interessante.