| Tratto dal Corriere del Mezzogiorno del 7/3/2013
IL DECRETO DEL MINISTRO CATANIA Pesca, ora è guerra del tonno rosso: «Governo penalizza marineria siciliana» Diminuita la quota pescabile nel 2013: la Sicilia ha 265 tonnellate contro 1450 del sistema circuizione adottato in Campania
PALERMO - Dopo quella del novellame, ancora aperta, ecco la guerra del tonno rosso. Mentre il comparto della pesca in Sicilia sta affrontando una crisi senza precedenti, torna altissima la tensione tra il Governo regionale e quello nazionale: nel mirino dell’assessore Dario Cartabellotta il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, che avrebbe deciso di non rispettare accordi già decisi ma non firmati prima delle elezioni, modificandoli a svantaggio dei pescatori siciliani e a favore di quelli campani.
QUOTA TONNO - “Nella bozza di decreto preparata ma non firmata prima delle consultazioni del 24-25 febbraio, la Sicilia aveva 300 tonnellate di quota tonno con il sistema palangaro - assicura Cartabellotta -. Ciò sarebbe servito a compensare la perdita di quote subite dalla Sicilia dal 2000 in poi e che ha eliminato i piccoli pescatori a vantaggio di una gestione di grandi imprese nel nome di una moderna concentrazione monopolistica. In quella firmata e che ci è stata comunicata dal direttore della pesca, per presa visione e senza confronto democratico in Conferenza Stato-regioni, la Sicilia ha 265 tonnellate contro 1450 del sistema circuizione adottato in Campania. C'è spazio pure per 40 tonnellate di pesca sportiva”. “Questo - sottolinea l’assessore - è lo stile e il modo con cui vengono usati i poteri dello Stato con arroganza e presunzione istituzionale, anche perché è stata pure soppressa la Commissione Consultiva della pesca”.
PENALIZZATA MARINERIA SICILIANA - A rincarare la dose il senatore Antonio D’Alì, secondo cui il ministro Catania “ha decretato in materia senza attendere l'esito dell'incontro con le Regioni e con gli operatori, nella sostanza penalizzando la marineria siciliana a tutto vantaggio di quella campana dove lo stesso ministro (tecnico?) è stato candidato e, guarda caso eletto. Ognuno ne tragga le relative considerazioni”. Secondo Giovanni Basciano, responsabile dell’Agci Agrital Sicilia, “il decreto ministeriale sulle quote di pesca del tonno rosso per il 2013 penalizza la Sicilia. Per questo - prosegue - siamo soddisfatti della posizione assunta in merito dall’assessore regionale Cartabellotta, soprattutto per quanto riguarda la richiesta inoltrata al ministero perché venga aumentata la quota destinata al palangaro, attualmente al 15%, e contestualmente venga eliminata la quota per la pesca sportiva”.
Fonte Italpress
Caro Assessore, premesso che il lavoro è sacrosanto e che la fatica di chi lo fa va giustamente remunerata, mi da veramente molto fastidio leggere "c'è spazio pure per 40 tonnellate di pesca sportiva". Le vorrei ricordare che le tonnellate riservati a noi pescatori sportivi perditempo negli ultimi 2 anni sono state tagliate a metà stagione per rimpinguare la quota già esaurita proprio dai pescatori con il sistema del palangaro
Edited by guidosuper - 11/3/2013, 14:27
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