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barbo77mn
view post Posted on 21/7/2014, 17:11 by: barbo77mn
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Ancor mi naviga nella testa le parole dette da alcuni esponenti di questo forum i quali asserivano che non conta tanto la quantità spesso o la ricerca esasperata del tanto a tutti i costi ma più arrivare a dire o pensare:

”Cosa mi importa in fin dei conti,ho preso quello che ho potuto magari di taglia mista e ho pescato in un bel posto magari uno nuovo!!“

Più passano gli anni e più mi convinco anchio di questa cosa…

Ho deciso così per quest’anno,oltre che dedicarmi a qualche pescata fuori zona, di dedicare più tempo al fiume a due passi da casa alternando e scoprendo posti e luoghi a me sconosciuti e mai provati, devo dire che mi è stato (e lo è tuttora) molto stimolante con parecchi aspetti da scoprire e provare in futuro.
Sarà per il pesce che non è tantissimo o per la taglia che cercavo limitata ad alcune zone e comunque non di molti esemplari,sarà che ho affrontato spot tanto particolari quanto di difficile interpretazione con un fiume in continuo movimento a complicarmi le cose e io a “lavorarlo ai fianchi” dove riuscivo o potevo sarà.. ma ho scoperto che alcune zone sono tanto belle quanto molto tecniche e limitate nell’approccio ottimale per poter pescare al meglio o farle rendere il dovuto sempre secondo il mio punto di vista, non amando fare le cose a casaccio e dando un continuo stimolo al motore delle mie esperienze da “trafficone“.

Le briglie per esempio sono state una bella esperienza, specie una che si può dire sia un ciclo chiuso dato “l’unghione” a scodella che non lascia spurgare il cibo a valle provocando un certo giro interno particolare,molto differente anche con piccoli aumenti di portata risultando un ambiente direi unico nel suo genere e chi gestisce l’esito della pescata e comanda come affrontarle sono le correntine i flussi che vi nascono che scaturiscono e mutano sempre in base al livello.

All’interno di questo “giro” la prima volta ho osservato bene come son solito fare in un posto nuovo prima di lanciare a fionda lo sfuso perché in tutte le pescate ho cercato principalmente i cavedani nei tratti e usato questo tipo di pasturazione di base per qualsiasi passatista che si rispetti ed è stato fondamentale nell’esito delle pescate









una via d’acqua sulla sinistra antioraria e poi a tornare con una zona morta al centro appena accennata e un’altra che si apriva sulla destra obliqua a correntino per il fatto, suo avendo un po’ di sfogo,lanciando le esche in testa alla prima le larve si aprivano a ventaglio e non a destra e manca arrivando poi di fronte a me e in parte sul fondo, 2 fiondate piene a susseguirsi erano sufficienti per pescare in più fascia d’acqua in calata e leggero a creare scompiglio

le bocche dei pesci dicevano questo e sono anche arrivati subito tutte le volte che ci son stato

Successivamente dal fondo a piluccare son arrivati i plebejus pescando molto leggero sfruttavo la pesca morbida iniziale e in calata, con l’appoggio sempre leggero, ovviamente poi giocoforza un po’ smanettavo lo stesso con la lenza e piombi,se trovavo sporco l’amo di alghe mi regolavo e ogni tanto però uscivo anche ai lati in sopraluogo avendo altre catture

Questo ovviamente in un tratto ma se mi spostavo di 3 metri la briglia era tutto diverso e si resettava tutto, capito il giochino ho sempre catturato

Pesco solo al mattino qualche ora in base al lavoro,guai il pomeriggio troppi rompiballe e troppa gente che guarda e a me non piace e arriva anche un po’ di taglia





Uso sempre due nasse quella da cintura per lasciare i pochi alla volta catturati e l’altra più grossa nascosta fra due massi in favore di corrente con il restante non destando sospetti

Come quel mattino che dopo varie catture si presenta il pesce della giornata, dopo una fiondata più corta e per una buona mezz’ora di strano blocco totale,un pesce si mostra con due salti e un veloce guizzo alla posa del lenzino da 0,50 gr,dall’altro capo il mio esile 0,9... è una trota selvatica e pure bella sul kg e mezzo che dopo vari guizzi in un dietro front trancia il fluocarbon e se ne và…peccato non credo l’avrei ridata al fiume…

Nel pomeriggio devo cambiare zona e dato che il fiume presenta la seconda strizzatina di livello per le irrigazioni abbassandosi di una spanna abbondante,la briglia si presenta completamente diversa e buco solo 5 chub qualche slamata e poi il blocco totale,non mi sembra di aver sbagliato molto anche se perennemente infestato di bagnanti nel pomeriggio il pesce ha sempre risposto alle mie malizie eppure qualcosa non torna,il mio “smacchinare” di idee tentenna così mi vien in mente di salire sulla cascata ad osservare da sopra,voglio capire…

Ho le idee un po’ più chiare ora.. le sagome non molte sono e a stretto ridosso della cascata dove si creano i correntini paralleli appena accennati a giro dai livelli ora più bassi,fuori da qui non escono allo scoperto, tutto da rifare…ora so, devo arrivare lontano e leggero ma si po’ fare, questa me la segno…

Cambio zona e mi trovo in un punto molto più profondo, un’altra cascata con un ambiente veramente complicato,un bucone sotto i piedi da circa 4 metri con annesse tane di sicuro e un fondale a saliscendi difficile da interpretare e da prendere in esame,correntoni paralleli in discesa che scavano corridoi alternati e tratti di morta laterali…








Non ho mai pescato qui, canna in mano e quindi sondo tutto il mio tratto davanti, provo vari approcci ai fianchi fra il vivo e il morto ma senza grandi risultati solo pochi pesci e qualche barbetto poi i 2 correntoni davanti a me mi invitano a qualche “sega mentale” nella mia testa,i due pesci che vengono a riva di danno l’idea e la molla di provarci con un lenzino molto leggero da sbandierare a mezzacqua e gettare in quella rapida vorticosa .

Mi ritrovo a capire che nella pesca spesso non c’è niente da interpretare al volo.. c’è da inventarsi ogni volta a cose sempre più strane… come pescare sopra un fondale a picco sotto i piedi e discontinuo,2 correntoni a rapide ai fianchi e praticamente un tratto di morta in mezzo a triangolo, lanciare le esche nelle rapide a fianco a me vedendole turbinare e schizzare rapite e inghiottite dalle cascatelle,provare in uno o nell’altro correntone alternandoli ogni tanto e la lenza partiva a ruota dietro strattonata da me.

Ci metto un po’ ma poi buco e ci sono anche dei bei pezzi come questo 47 cm

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Perdo molti pesci almeno 7-8 e sono tutti chub con la bocca piena, pesci maturi di un color ottone, un paio di rotture quando prendono il largo con la corrente a scendere in favore loro o quando fanno il zig zag da bastardoni fra le due vene più forti, però nell’ultimo momento con il mio solito colpo..(di reni) mi porto avanti



Peccato per i pesci persi ma ci sta anche e forse ci potevo fare poco in quel contesto, sicuramente aspetti da migliorare e in mente idee da provare ci sono, come preparare con un livello così 3 canne: un mezzo grammo bello aperto da volare nei correntoni a cannone, un grammo per sondare leggero più in basso e un due grammi per la zona di morta nel bucone da 4 e passa metri, dove dovrebbero esserci pure qualcosa di bello sotto (magari barbi) anche questa me la segno…

Il fiume comincia un via vai di sbalzi idrometrici e io a seguire altre zone, la briglia la lascio perdere quando pesco nel pomeriggio e sondo altri spot .

Il mio nuovo spot è un tipico ghiaieto ma da come si vede solcato da varie lame quasi parallele di profondità intensità e correnti diverse, scelgo quella più tranquilla in fuori con la 5 metri e qui cominciano i dolori…





Soffro tantissimo le slamate e ancora qualche rottura, di solito ci trovo da tamponare un po’ la cosa ma oggi sembra proprio che sia così e ci sia poco da fare,becco pure un treno che scende a valle anche questo si fionda nella corrente veloce , son tutti chub e anche belli, il fatto è che occorrono ami piccoli e terminali sottili altrimenti niente da fare, trovo un 0,9 come indice di partenza, con il 10 si vede già molto meno ma prendo solo la metà dei pesci bucati




sicuramente da rifare e magari sondare il correntone più vicino più forte potrebbe dare più pesci a guadino,una distanza minore,niente far pesci da far attraversare nella corrente più forte prima di venire a riva e la velocità di essa giocoforza a mio favore,quindi un gancio e una bava più consona al caso e forse qualche pezzo in più,anche questa me la segno…

Mi sposto a ridosso di alcune vetrici e una piccola massicciata alla ricerca di qualche pezzo sotto riva nelle mia peschetta che a me piace tanto fatta di piccoli tappi e lenze farmaceutiche e il must della pasturazione a mano ma la solfa non cambia e dopo alcune fiondate proprio sulla vetrice a valle il tappino sparisce e il pesce si mette a martellare quando raggiunge il largo,lo conosco bene quel mitragliare.. è un altro chub ed è grosso da come si curva la 5 metri poi si slama anche questo… sono stanco ho le palle che mi girano a manetta e cominciano ad arrivare le madonne…






Ritorno al mattino, la briglia è invitante scende molta più acqua delle altre volte e si può rischiare molto a raggiungerla meglio chi ha famiglia come me non rischi di riempirsi i cosciali e morire annegato e fatto a pezzi dalla cascata,il fiume poi sebbene per sua natura si pulisca velocemente fa una mezza piena ed è sporco.





Oramai sono qui per le mie canoniche 3 ore passo in un punto dove ho già pescato qualche volta ma l’acqua ribolle troppo sotto e becco solo un pesce, trovo un punto che potrebbe essere perlomeno accettabile,una pianta che offre riparo e la solita vetrice sottoriva

Il fiume è al limite del pescabile e riesco a prendere qualcosina,5-6 pesci niente di che,di sicuro meglio del garista con la rouba sopra di me nello spot dove son stato io non se la passa proprio bene...





Passa 3 giorni e sono ancora li a provare,stesso posto di prima, nonostante il fiume sia in fase calante qualcosa a galla si vede ma appena vedono la mia ombra schizzano via sotto la pianta e a monte, ho pescato in parecchi posti Oglio,Adda… murati di pesci o comunque con buone quantità di chub da tutte le parti quasi a sfidarti di petto sotto il naso questi invece sono inselvatichiti e molto diversi è un posto da pochi pesci da sudarseli o da spostamenti a tappe.

Non perdo molti pesci ma nemmeno ne prendo molti, l’incubo carpa stavolta si fa vedere, fa quello che deve fare per un 0,9 di terminale e poi si infila velocemente nelle vetrici sottosponda,mi lascia per più di un ora a non vedere un becco poi cambio modo di pasturare e qualcosina si muove

la pescata non è niente di che perlomeno non ho mai cappottato e i miei canonici 4-5 anche quando andava male me li sono sempre guadagnati.

per ora è tutto a me è andata così così voi invece beccatevi qualche foto che ho raccolto di uno dei posti più caratteristici e affascinanti di questo fiume:

i suoi ghiaieti







Non sono posti che regalano molte catture si gode più la pescata



Assolutamente non da sottovalutare, in questi luoghi resistono gli ultimi mostri di chub di questo fiume





Dietro un masso o un lastrone si preparano all’agguato gli occhi gialli non ha a caso il mio sessantello di chub viene da luoghi simili











 
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20 replies since 21/7/2014, 17:11   613 views
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