| Emergenza ambientale, otto anni di proteste. Raccano, residenti esasperati: «Siamo stanchi» di Mario Tosatti
Pesci morti negli scoli inquinati (Foto Donzelli) Pesci morti negli scoli inquinati (Foto Donzelli)
Rovigo, 5 agosto 2014 - Uno stato di criticità che da anni attanaglia la popolazione residente di Raccano, con i residenti sempre più esasperati di questa situazione d’inquinamento del Poazzo, che non conosce ad oggi ancora i responsabili e non è seguita da soluzioni tangibili. I cittadini lamentano da tempo di essere vittime di questa situazione per colpe altrui, «vogliamo la verità e una soluzione concreta al problema». Negli anni passati e nei giorni scorsi, ripetuti sono stati i sopralluoghi effettuati dai tecnici dell’Arpav, che hanno confermato in maniera consolidata la presenza di inquinamento nelle acque dello scolo.
A questi si sono susseguiti anche rilievi e controlli ai sistemi di depurazione in alcuni impianti privati nel territorio comunale di Occhiobello, tra cui anche il depuratore, gestito dalla Polesine Acque. Nell’ultimo mese rilievi dell’Arpav nello scolo Mainarda ha evidenziato un’alterazione dei valori inquinanti, oltre alla forte presenza di salmonella, quest’ultima derivata da scarichi di natura fecale. Le concause di quest’alterazione dei parametri inquinanti dello scolo Mainarda e Poazzo, possono essere ricondotte, oltre a presenza di scarichi, anche ad alterazioni presunte derivanti da sversamenti, oggetto di controlli, per comprendere da dove derivano.
La vicenda risale a circa 10 anni fa, quando i cittadini residenti nella frazione di Raccano a Polesella, cominciarono ad alzare la voce, amplificando una situazione di criticità ambientale, che si concretizzava con odori fetidi continui, pesci morti. Questo ha generato diverse denunce contro ignoti al comando dei carabinieri di Polesella, con interessamento della Procura della Repubblica, l’eco ha fatto si che i cittadini si organizzassero in un comitato chiamato appunto ‘Salviamo lo scolo Poazzo’.
Tra le iniziative si ricorda alcuni incontri pubblici con l’amministrazione comunale, provincia di Rovigo, a queste si aggiunge il posizionamento di numerose bandiere sul tratto di scolo Poazzo che attraversa l’abitato di Raccano. Il sindaco Leonardo Raito, a tal proposito ha incontrato nei giorni scorsi, Anna Antonella Pitrelli, capo area della Prefettura di Rovigo, per porre all’attenzione la situazione ripetuta d’inquinamento ambientale. A margine dell’incontro è stato chiesto una formale campionatura dettagliata e mirata, per comprendere in profondità quali sono i componenti che generano l’alterazione delle acque nello scolo Poazzo.
«Si dovrà creare una ‘regia’ per vigilare-ha ribadito il sindaco Raito-in maniera congiunta tra i comuni interessati dal passaggio dello scolo». Un problema inquinamento che riguarda direttamente anche lo scolo consorziale Mainarda a Santa Maria Maddalena, dove il suo diretto ricettore è proprio il Poazzo, con odori fetidi e chiazze bianche, che hanno reso l’area irrespirabile per chi risiede nei pressi dei due canali che attraversano i territori di Occhiobello, Canaro e Polesella. Il problema potrebbe presumibilmente essere riconducibile a scarichi industriali e non solo, che confluiscono in questi canali, generando una situazione di criticità ambientale con aria maleodorante.
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