Strana giornata domenica
Il meteo non promette nulla di buono….anzi, dietro i simboli di nuvole, nuvolette e gocce invita a starsene a letto al caldo a sentire il rumore della pioggia fuori
Però non riuscire nemmeno a parlare di pesci e pesca è una faccenda che rosica non poco…ormai sono oltre tre settimane che non si vede l’acqua ( intendo quella nei fiumi…non quella “da sopra”…di questa ce n’è fin troppa !! )
Quindi quale miglior scusa per “tornare al normale” che non trovarsi dal Roby a ritirare le canne legate ?
Io, Leo e Carlo, tre personaggi che se non riescono a parlare di pesci e acqua almeno una volta alla settimana non stanno bene …
Figuriamoci dopo un mese di astinenza !
Eccoci immortalati io e Leo col Roby, uno dei migliori legatori che conosciamo nelle nostre zone ( e non solo legatore, fa anche riparazioni e “inventa” dei lavori con sughero, radica, autocostruzione ecc che ogni volta , quando li vediamo, ci sorprendono )
La scatola di tappi in mano al Leo è l’ennesima copiatura che il losco individuo fa dei miei “giocattoli” da pesca
E intanto fuori c’è un grigio di nuvole basse e minacciose che però , almeno per il momento, si tengono in pancia il loro carico di pioggia
All’alba delle 10 salutiamo il Roby e decidiamo quel che dentro di noi era già deciso….si va a pesca !
Non prima però che una buona colazione ci riscaldi lo stomaco
Poi visita al negozio di pesca ( guarda caso aperto la domenica – pare l’ennesima congiura per “obbligarci” ad andare sul fiume )
Quindi, con la guida esperta di Carlo, che oltre che ottimo pescatore ha anche la fortuna di abitare praticamente sul fiume, visitiamo un paio di posti dell’Oglio uno più bello dell’altro
Il fiume è veramente molto alto, ma l’acqua è di un colore strepitoso, con alcune lunghe sagome nere che ci ricordano quali splendidi pesci abitino queste acque ancora belle e ossigenate
In un canale , sempre derivato dall’Oglio, rimaniamo a bocca aperta nel vedere intere nuvole di cavedani, pighi e barbi muoversi pigramente ai margini della corrente principale, con concentrazioni tali da far “saltare le valvole” anche al più calmo e razionale dei pescatori
Anche se, appunto razionalmente, ci rendiamo conto che allamarli in queste acque che sembrano vetro è già una impresa non da poco e cmq ad ogni pesce catturato occorrerebbe spostarsi subito perché questi pesci sono diffidentissimi e basta un nulla per allarmarli e farli spostare
E non piove……
Dopo esserci caricati come molle nel vedere i pesci del canale ripartiamo alla volta del fiume
Lasciamo la macchina , ci carichiamo di foderi e borse varie, partiamo per la lunga camminata che ci porterà al punto scelto da Carlo e, ovviamente, fatti due metri, INIZIA a PIOVERE cazzo !!!!
Facciamo buon viso a cattiva sorte , ormai siamo troppo in ballo per mollare a iniziamo la scarpinata…..quasi arrivati, sudati come delle capre, accade il miracolo….smette di piovere
Un segnale dal cielo ? …. Qualcuno a cui abbiamo ispirato pena o pietà ?.....semplicemente una botta di culo ? …..chissà !
Sta di fatto che non vedremo più una goccia per tutto il giorno, lì sul fiume
Ormai, quando iniziamo a pescare sono già oltre le 11
L’acqua è uno spettacolo , corrente da 4/5 gr, leggermente opalina, circa 2 / 2,5 metri di fondo …. Alcune bollate che pare ci diano il benvenuto
L’adrenalina è alle stelle, facciamo le montature con premura, la voglia di pescare, che prima era soft, ora è diventata prepotente
Non vediamo l’ora di seguire le astine colorate nel loro viaggio in quelle correnti che chissà quali pesci nascondono….noi non possiamo vederli ma sappiamo che loro sono lì, che aspettano di fregarci i cagnotti e a loro volta di poter dire “ ne ho fregato uno di quelli là sopra con la canna in mano“
Non li vediamo ma li “sentiamo” !
Evidentemente non ci sentiamo mica tanto bene, visto che per almeno un’ora è come pescare senza cagnotto sull’amo
Poi decido che ne ho abbastanza, il cappotto dopo un mese di non pesca proprio mi da fastidio, qualcosa devo inventarmi per svangarla, ma il cappotto no , dai , non in un giorno dove il fiume è spettacolare ed anche il meteo ci sta graziando !
Mi alleggerisco, scendo a 3 gr , apro la montatura, metto un metro di 0,08 con ami prima del 24 e poi scendo al 25
…..e accade il miracolo, l’astina gialla finalmente affonda a 200 all’ora !
Il pesce c’è, è bello, mi impegna e mi fa temere per lo 0,08…occorre canna, frizione e calma ma alla fine arriva a guadino
E’ un bel boccalarga , finalmente , era ora !
Abbiamo rotto il ghiaccio
Anche Leo e Carlo si alleggeriscono ed in effetti pare che sia la soluzione giusta, diversi altri pesci, tutti di taglia veramente notevole, arrivano a guadino
un pigo per lui
Fra gli altri anche dei bei pighi, che hanno messo a dura prova i nostri 0,08 ma che, una volta in nassa, fanno la felicità degli occhi con quel loro color verde smeraldo lucido
Uno addirittura mi fa capire che gli ho rotto le scatole proprio mentre si stava preparando alle nozze … non c’è più rispetto !
Finalmente tutti prendiamo pesci e , si sa, questa è la miglior medicina per malati di pesca
Non piove, freddo zero, il tappo ogni tanto affonda, l’unico rumore è il frusciare del fiume sulla sponda…. Ma esiste qualcosa di più rilassante ?
La nassa alla fine, dopo circa 5 ore di pesca è ben popolata, mancano parecchi pesci sia perché anziché in nassa sono per sbaglio volati nel fiume ( vero Carlo ? )e diversi altri perché presi quando già la rete era stesa ad asciugare quindi subito rilasciati
La taglia è veramente notevole, tutti pesci sportivissimo, “cattivi” di brutto, sudati uno per uno e mai facili, superossigenati che non si sono risparmiati di una virgola nella difesa , i pighi in particolari non hanno mai mollato, nemmeno quando già erano praticamente nel guadino
Contenti come dei bambini, ormai al buio, torniamo alle macchine ed il ritorno ci pare sia cortissimo, la distanza ( tanta ) si è annullata….potenza di una buona pescata !
Non si poteva semplicemente dirsi “ ciao, ci sentiamo e ci vediamo la prossima volta “, la giornata era troppo perfetta per non finire così ! ….
Ciao, alla prossima
PS sulla strada del ritorno abbiamo trovato, fino a casa, un autentico diluvio, ma ci veniva da ridere ….