Buongiorno,
Vi scrivo a nome di diversi pescatori che frequentano il fiume Bisenzio accomunati dalla passione per la pesca che pratichiamo rigorosamente restituendo la libertà ai nostri amici pinnuti e cerchiamo con questa iniziativa di lanciare un messaggio di dolore e di allarme per un fiume meraviglioso ed a noi molto caro. Questo fiume, che ci ha visto crescere sulle proprie sponde ed che ha vissuto un passato periodi bui dovuti all’inquinamento delle aziende tessili nate lungo le sue sponde. Oggi grazie al buon funzionamento dei depuratori, alla crisi che, purtroppo, interessa il settore e all’opera di pulizia e ripopolamento fatta dai pescatori il Bisenzio non solo è tornato a vivere ma è diventato uno dei pochi corsi d’acqua in Toscana dove è possibile ancora trovare pesci autoctoni (barbo canino, broccioli di fiume, gobioni) che richiama ogni giorni pescatori da tutta la regione e non solo. Con questa lettera vogliamo segnalare la presenza di pesci gatto africani (clarius) e, sembra come dagli articoli allegati, la presenza di siluri nel tratto che va dalla pescaia della Madonna della Tosse fino a Gamberame. Si tratta di pesci sicuramente immessi in primavera in quanto sono tutti della stessa taglia da circa 500gr fino ai 2 kg di peso in quanto, pescando spesso nel tratto in oggetto, non ne avevo mai visti prendere o presi. Colui che ha effettuato questa immissione non si rende conto del danno ambientale che può causare questo atto che non esito a definire criminale.
Come forse già saprete la Sieve (nella parte bassa) e l’Arno sono ormai fiumi devastati e desertificati da questi predatori che arrivano (i siluri) a taglie mostruose fino ad oltre 2 metri e si cibano di tutte le specie ittiche autoctone presenti nel fiume.
Visti i danni che causano in fiumi di portata importante è facile capire cosa possa accadere in un fiume dal corso tipicamente appenninico. Ho personalmente avvisato tramite mail, che allego, l’ufficio competente della Provincia della minaccia che incombe sul fiume ed ho ricevuto come risposta la mail che allego dove mi ringraziano per aver segnalato il fatto e ne terranno conto al momento della stesura del piano ittico regionale.
Capisco che la Provincia debba attenersi a determinati protocolli ma la minaccia che questi pesci alloctoni si espandano in altri tratti del fiume è molto probabile ebbene NOI PESCATORI non vogliamo che anche il Bisenzio subisca la stessa orrenda fine di Arno e SIeve, facciamo quindi appello a tutti Voi mezzi di informazione locale affinché sensibilizzate tutte le autorità e enti competenti affinchè vengano prese immediate, estese e tempestive iniziative volte ad ELIMINARE questa minaccia mortale, si ELIMINARE non vogliamo usare eufemismi...se non vengono eliminati il siluro e gatti africani da queste acque sarà questo predatore "STRANIERO" nel senso di estraneo ai pesci autoctoni dei nostri fiumi ed immesso in maniera ILLEGALE ad eliminare TUTTA la fauna ittica naturalmente presente nel fiume. Altro aspetto importante da considerare è che la morte "alieutica" del fiume causerà un considerevole danno economico alle attività ricettive e commerciali della zona quali ristoranti, tabaccai, distributori di carburante e negozi di articoli da pesca in quanto in condizioni ottimali il Bisenzio è frequentato da numerosi pescatori provenienti anche dalle province e regioni limitrofe.
Da parte nostra assicuriamo la massima disponibilità a partecipare ed ad intervenire a titolo di VOLONTARIATO nelle iniziative che confidiamo verranno prese per SALVARE il nostro amato fiume. Cordialmente…..i pescatori pratesi e non.
Questa lettera la invierò oggi stesso alla redazione del Tirreno e la Nazione...Amleto purtroppo devo dirti che proprio nella pescaia a valle del sasso c'è una numerosa colonia di gatti africani c'è stato ieri un mio amico ne ha presi tre e strappati diversi..come dicevo a Pierluigi se non ci muoviamo per tempo sarà difficile levarli[IMG][/IMG]
ecco uno dei tre presiCITAZIONE (Pierluigi Contemori @ 28/8/2016, 20:51)
CITAZIONE (zaccaria.australi @ 26/8/2016, 23:03)
Ci si muovesse anche per la Sieve ...
C'eravamo mossi e come, preparammo una lettera a tutto tondo rivolta a tutti i destinatari che abbiamo recentemente contattato per il Bisenzio, se ne occupò principalmente Lorenzo, poi tutto si concluse in un nulla di fatto per motivi che tutti ricorderanno. Niente vieta, dato che ovviamente in questi anni la situazione non è migliorata
che qualche iniziativa possa essere intrapresa... Mi sorprende che chi frequenta la Sieve costantemente, io quando va bene ci vado due volte l'anno, non l'abbia gia fatto.
Un grazie a Lorenzo per il testo della lettera inviata a suo tempo e rivista per questo nuovo progetto