MONSTER BARB 2!

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hooker1957
view post Posted on 25/8/2010, 20:35




CITAZIONE (angelo rossi @ 25/8/2010, 21:30)
questo è il fratello di poco minore
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di un bel po' minore.....
 
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view post Posted on 26/8/2010, 02:03
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...un fottuto lancia ferraglia.....

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Direi che potrebbe essere il figlio...forse eh eh eh
Comunque bel barbo anche quello complimentoni!
 
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PATREX
view post Posted on 26/8/2010, 06:15




stupendo Angelo! ;)
 
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view post Posted on 4/10/2010, 09:22
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in attesa del big!

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CITAZIONE (PATREX @ 28/7/2010, 10:23)
Questa cattura è stata effettuata 2 settimane fà,ma per motivi che poi,qualcun'altro illustrerà al posto mio la pubblico solo ora :)

riprendo la discussione in questione per caricare le prime 2 pagine dell'articolo di PP in edicola in questi giorni:

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a parzile "risarcimento" del mancato tempestivo caricamento della foto della bestia vi metto il pezzo portante integro, per i box tecnici basta andare in edicola ;)

Incontri ravvicinati del terzo tipo

Siamo soli? Una domanda che in molti si sono posti, una domanda ancora ricorrente senza che nessuno, ad oggi, abbia ancora saputo fornire una risposta sicura ed accettabile, basata su dati certi e non su avvistamenti poco attendibili, sensazioni soggettive o teorie fantasiose, e questo nonostante la tecnologia sempre più avveniristica...

Il pescatore si fa largo a fatica fra i cespugli e i rovi che sono il fastidioso ornamento dello stretto e angusto sentiero che porta al fiume. Il caldo è insopportabile. L’afa, amplificata da un tasso di umidità più consono a una giungla cambogiana, si stende su tutto l’ambiente circostante come un caldo sudario soffocante, avvolgendo nel suo opprimente e umido abbraccio piante e animali, uomini compresi. Con una situazione climatica così avversa molti darebbero di matto ma il pescatore no, ha motivazioni altissime che fanno superare ostacoli che sarebbero insormontabili ai più. Il terreno secco e screpolato del sentiero poco a poco si trasforma in sabbia, i piedi affondano oppressi dal peso dell’attrezzatura. Il pescatore sbuffa, suda, impreca, inciampa, si rialza, stringe con ostinata determinazione le cinghie in cordura della lunga sacca da 12’ delle canne. Continua ad avanzare, occhi, cervello e cuore puntati sull’unico obiettivo prefissato, il fiume ed i suoi muti abitanti. La piccola spiaggia è incastonata fra due grossi e profondi pennelli di sassi. La corrente del fiume, spezzata a monte dal primo pennello, entra nell’ansa smorzata, gira un paio di volte su se stessa quasi disorientata, prima di trovare nuovamente la giusta direzione, accarezzando il secondo pennello di sassi per poi rituffarsi nel letto principale trovando nuovo vigore e impeto. Il pescatore scruta a lungo i piccoli mulinelli creati dai capricci della corrente, soppesa forza e direzione della stessa, osserva soddisfatto il livello invariato del fiume con gli occhi che si posano nei pochi metri dove l’acqua sembra rifiatare prima della lunga corsa verso il mare. Poi ogni gesto assume il sapore di un rito antico. I movimenti sono misurati, precisi, solenni, con la stessa attenzione di un sommo sacerdote pronto a officiare un rito importantissimo e millenario. Gli anelli delle canne sono allineati con cura maniacale, il mulinello è avvitato sul fusto serrando con decisione il robusto piede tra le ganasce in mezzo al sughero del manico. Le dita quasi accarezzano i grossi piombi prima di assicurarli alla girella della “safety clip”. Poi arriva il momento più importante. L’ago da innesco cerca la più bella e la più succulenta fra le boiles nella sacca frigo. Fora con geometrica precisione la pasta indurita e assicura l’inganno al corto “capello” con uno stopper perfettamente in tinta con l’innesco. Probabilmente, se dovesse scegliere la cravatta da abbinare alla camicia per una serata di gala, lo farebbe con meno attenzione. E’ arrivato il momento tanto atteso, il momento in cui tutta la fatica, tutta la preparazione, tutto il lavoro, tutta l’attesa, tutte le speranze, sono affidate a quella piccola pallina, lanciata solitaria in sei metri di acqua ostile. Il filo si tende nell’acqua, il peso degli “swinger” disegna nel nylon una “V” esatta, a picco fra il mulinello e il primo anello della canna, i led dei segnalatori si spengono, comincia l’attesa! L’attesa è il momento migliore o forse il peggiore per il pescatore. Il lento trascorrere delle ore accompagna il susseguirsi di mille fotogrammi nella testa di chi aspetta. Mille dubbi, mille domande, poche risposte, e quelle poche possono arrivare solo attraverso il suono prolungato del segnalatore. Avrò pasturato bene con la giusta frequenza e le giuste quantità? Il rig funzionerà? L’impasto sarà abbastanza adescante? Gli ospiti in questione non sono ospiti comuni. Se hai degli amici a cena puoi sempre chiedere se una pietanza è gradita, oppure puoi cogliere segnali positivi o negativi sul viso dei commensali mentre assaggiano il tuo lavoro. Sul fiume no, i pesci non parlano, e non è possibile vedere il grosso ciprinide mentre passa e ripassa con i lunghi baffi sopra l’innesco. Aspirerà? Non aspirerà? Non è dato saperlo fino a quando l’attesa non finirà, se finirà...Il pescatore è accovacciato davanti al rod pod. Nella testa continuano ad affollarsi tanti pensieri, pensieri che diventano sempre più neri mano a mano che le ore passano andando incontro al tramonto. L’attesa è fatta di colori, di suoni, d’immagini, ma nulla sembra distrarre il pescatore, un unico suono può spezzare l’incantesimo, un BIP prolungato ed insistente. E il BIP arriva. Prima è una nota singola, mentre lo swinger rosso evidenzia un piccolo saltello, poi le note diventano due, con lo swinger che saltella ancora leggermente più convinto. Poi parte una musica deliziosa, continua, trillante, in un crescendo degno della più numerosa orchestra dal vivo o della chitarra elettrica del rock più coinvolgente. Il segnalatore è fisso in posizione alta mentre il filo esce copioso e veloce assecondato dal bait-runner del mulinello. L’attesa è finita, è il momento di ferrare. Sul primo strattone il pesce si stoppa, sorpreso, poi parte verso il centro del fiume sfogando tutta la rabbia e la frustrazione attraverso i potenti muscoli delle pinne. Il fusto piega, curva, flette fino a dove il pescatore pensava non fosse possibile. Il fischio della frizione sembra un rumore inarrestabile. Poi pesce si ferma, rifiata, scuote la testa, cerca la sicurezza del fondo. Il pescatore pompa la canna, guadagnando centimetri, con le fibre del carbonio che disegnano un arco perfetto mentre il nylon vibra nella leggera brezza della sera imminente. Il pesce scatta ancora, è ancora forte, ancora ingestibile. Per qualche interminabile minuto mena ancora le danze, minuti nei quali un ostacolo amico o una slamatura improvvisa possono rovinare tutto. Poi le energie cominciano a scemare limate da rassegnata impotenza. La capace rete del guadino diventa la culla della temporanea sconfitta, un materassino bagnato la sua nuova casa. Il pescatore guarda incredulo il grosso barbo, sembra un alieno tanto è grosso, il barbo guarda quello strano essere sopra di lui, è spaventato dalla troppa luce quasi accecante, i piccoli occhi guardano intorno smarriti senza la sicurezza dell’acqua che scorre lungo i fianchi. La sacca si chiude appesa al gancio della bilancia, l’ago si agita indeciso sotto lo sforzo fermandosi pochi grammi sotto alla tacca con la scritta “6 Kg”. Uno, due tre lampi di luce accecante mentre quello strano essere lo tiene ben sollevato verso il flash della reflex. Poi entrambi i protagonisti vanno verso l’acqua, uno massaggiando i fianchi dell’altro mentre riprende a respirare prima che una poderosa scodata lo riporti verso la tana nel fiume.
Siamo soli? Egiziani, Maya, Celti, in tanti prima di noi avevano cercato o semplicemente immaginato civiltà extraterrestri. Senza scomodare UFO e compagnia cantante la presenza di barbi over 5 nelle acque di casa nostra è sempre vissuta su racconti difficilmente verificabili, basati solo su passa parola che via via si arricchiscono di particolari più o meno veritieri spesso frutto della fantasia dei pescatori, niente foto e niente pesi, almeno fino ad oggi. Il fiume non è l’AREA 51, ma quando il grosso barbo riprende la via della tana non sappiamo se sia lui o il pescatore ad avere lo sguardo più stralunato per un incontro che non credevano possibile. Non sappiamo se sia più forte l’adrenalinica paura di un pesce sopravvissuto a un’esperienza pazzesca, o la stessa adrenalina che scorre ancora nelle vene del pescatore per una cattura ancora più pazzesca. Non sappiamo chi dei due potrà dire “ho visto un alieno”, non sappiamo chi dei due potrà vantare un “incontro ravvicinato del terzo tipo”.
 
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Army FC
view post Posted on 4/10/2010, 09:29




Grazie Sergio :thumbup:
 
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view post Posted on 4/10/2010, 19:00

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clap clap clap

al pesce al pescatore e all'artista della penna (e pure in voceci sa fare parecchio)
 
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view post Posted on 5/10/2010, 01:09
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Um pe' ad sugnê...

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Una "celebrazione" degna di cotanto pesce! :clap1: :clap1: :clap1: :clap1:
 
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imola72
view post Posted on 5/10/2010, 07:28




OGNI PAROLA E' DI TROPPO :clap2: :clap2:

COMPLIMENTI AL GIORNALISTA PER AVER MESSO SULLA CARTA TUTTE LE EMOZIONI CHE VIVIAMO OGNI VOLTA CHE CI AVVICINIAMO ALL'ACQUA

COMPLIMENTONI AL PESCATORE PER LA CATTURA

TREMO AL PENSIERO DI QUALE SARA'IL TUO PROSSIMO OBBIETTIVO :roflmao: :roflmao: :furious: :furious: :fishing1.gif: :fishing1.gif: :fishing1.gif: :fishing1.gif: :fishing1.gif: :fishing1.gif: :fishing1.gif: :fishing1.gif:
 
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PATREX
view post Posted on 5/10/2010, 17:52




CITAZIONE (imola72 @ 5/10/2010, 08:28)
TREMO AL PENSIERO DI QUALE SARA'IL TUO PROSSIMO OBBIETTIVO :roflmao: :roflmao: :furious: :furious: :fishing1.gif: :fishing1.gif: :fishing1.gif: :fishing1.gif: :fishing1.gif: :fishing1.gif: :fishing1.gif: :fishing1.gif:

la conquista del mondo :P :D

 
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view post Posted on 5/10/2010, 18:16
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...un fottuto lancia ferraglia.....

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Respect ;)
Complimentoni,grande PATREX.
 
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fabione cast
view post Posted on 5/10/2010, 20:06




appero'.... l'oggetto del desiderio di tante spedizioni... bella bestia, bravo!!!!
 
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imola72
view post Posted on 6/10/2010, 10:15




CITAZIONE (PATREX @ 5/10/2010, 18:52)
CITAZIONE (imola72 @ 5/10/2010, 08:28)
TREMO AL PENSIERO DI QUALE SARA'IL TUO PROSSIMO OBBIETTIVO :roflmao: :roflmao: :furious: :furious: :fishing1.gif: :fishing1.gif: :fishing1.gif: :fishing1.gif: :fishing1.gif: :fishing1.gif: :fishing1.gif: :fishing1.gif:

la conquista del mondo :P :D

BE NON C'E' LIMITE ALLA PROVVIDENZA
 
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Jokerman The Killer
view post Posted on 14/10/2010, 13:50




Mi hai messo di malumore... Mi è venuto il mal di testa dopo la craniata tirata per terra! Grande PAXXXXXX!! :)
 
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Bex65
view post Posted on 18/10/2010, 08:42




Complimenti per la cattura, ma sopratutto per come vivi questa nostra passione

:clap2:
 
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104 replies since 28/7/2010, 09:23   3867 views
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