| Il gioco aperto, pur se spettacolare, non e' la parte comunemente considerata piu' caratteristica del Rugby. Il Rugby vive di raggruppamenti. A seconda di come si forma e di come e' gestita la palla, i raggruppamenti si dividono in RUCK e MAUL.
RUCK Raggruppamento in cui uno o piu' giocatori di ciascuna squadra sono sui loro piedi, in contatto fisico tra loro, sopra il pallone che si trova a terra. Classico momento che fa partire una ruck e' un placcaggio. Un tuo compagno viene placcato, va a terra e deve lasciare il pallone, ci sono degli avversari che cercano di prendere il pallone, tu arrivi e cerchi di spingerli via. Si forma un grumo di gente piu' o meno numeroso, e la palla viene portata indietro dalla squadra che riesce ad impossessarsene.
Lo scopo e' spingere indietro gli avversari, e superare il pallone in spinta per lasciarlo a disposizione del mediano di mischia.
Veniamo alla domanda piu' classica di chi vede una ruck in televisione... Perche' spesso si vede una ruck ferma, con il pallone li' pronto ad essere preso, e sembra che tutti aspettino che arrivino gli extraterrestri? Perche' a chi sta difendendo non conviene fare fatica per niente. L'unico modo per rubare la palla sarebbe spingere indietro tutti gli avversari per trovarsi il pallone tra i piedi. In molti casi non e' possibile, e le difese preferiscono usare meno uomini possibile in spinta, e tenere gli altri staccati dal raggruppamento e pronti a difendere al ripartire dell'azione.
L'attacco normalmente cerca di far ripartire l'azione dopo una ruck piu' velocemente possibile, per evitare che la difesa abbia il tempo di riposizionarsi. Se pero' ormai la difesa e' schierata talvolta rallenta il gioco per rifiatare, scegliere cosa fare, attendere il posizionamento di giocatori chiave in vista dell'azione successiva.
Questa sorta di stallo e' resa possibile dal funzionamento del fuorigioco in ruck. Ci sono due linee di fuorigioco parallele alla linea di meta, una per ciascuna squadra. Ciascuna linea di fuori gioco passa per l'ultimo piede dell'ultimo uomo partecipante alla ruck. O si partecipa al raggruppamento (legati con almeno un braccio) o si sta dietro. Cosi', se il pallone e' tra le gambe dell'ultimo uomo del raggruppamento, gli avversari fisicamente non ci possono arrivare se non spostando tutto il raggruppamento stesso. Se pensate al fisico dei piloni sudafricani potete immaginare quanto sia difficoltosa tale operazione...
La linea del fuorigioco condiziona anche chi vuole entrare nel raggruppamento ed iniziare a spingere. Bisogna aggiungersi al massimo a fianco dell'ultimo giocatore. Se ci si aggiunge dalla parte degli avversari, o davanti all'ultimo compagno di squadra, si e' in fuori gioco. L'arbitro in questo caso fischia un'entrata laterale.
Questa e' la base... vediamo una veloce carrellata di alcune regole di dettaglio...
Tutti coloro che formano o si aggiungono ad una ruck devono avere testa e spalle non piu' basse del bacino (altrimenti ci si trova in posizione pericolosa, con laschiena troppo esposta ai colpi degli avversari e il culo troppo esposto ai colpi dei compagni). Bisogna stare sui propri piedi, altrimenti se cadi e' calcio contro, anche se non si va giu' volontariamente.
Mentre il pallone e' in ruck non si puo' compiere alcuna azione per far credere agli avversari che il pallone sia uscito. Insomma... niente finte.
La palla si puo' spingere indietro con i piedi, non con le mani. Si puo' grattare con i piedi solo nelle vicinanze del pallone, cercando di non grattare volontariamente sui giocatori a terra. Allo stesso modo bisogna cercare di avanzare passando oltre i giocatori a terra, senza volontariamente camminarci sopra. Chiaro che se uno e' a terra (e non dovrebbe esserci) e io da li' devo passare... non e' fallo! Se pero' c'era modo di passare senza dargli un pestone l'arbitro puo' fischiare. I pestoni ci sono. Si danno e si ricevono. Ho avuto sempre un sacco di segni di tacchetti su gambe e schiena. Pero' ci si limita... nessuno si mette sopra un polpaccio avversario in spinta. Si pesta, si va oltre, e in spinta ci si mette arando il campo.
A proposito... pochi rugbisti tengono i calzettoni abbassati... meglio far capire di che colore sono, almeno ti pestano solo gli avversari e non i compagni (si spera...)
Torniamo al momento di stallo... l'attacco ha la possibilita' di scegliere il momento buono per ripartire, ma occorre fare attenzione e dimostrare all'arbitro che la palla e' giocabile. L'arbitro infatti appena giudica che la palla non e' giocabile fischia una mischia ordinata, a favore della squadra che stava avanzando o se il ruck era fermo, in favore della squadra che aveva il possesso al formarsi del raggruppamento.
L'arbitro deve concedere un tempo ragionevole in modo che il pallone esca, specialmente se una delle due squadre sta avanzando. Se il raggruppamento smette di avanzare o se l'arbitro decide che probabilmente il pallone non emergera' nei limiti di un tempo ragionevole, l'arbitro deve fischiare per ordinare la mischia. Sul concetto di tempo ragionevole l'arbitro ha piena discrezionalita'.
Ora... stiamo entrando nei punti piu' tipici di questo sport, i piu' belli (soprattutto per me che sono uomo di mischia!) ma anche i piu' ostici per alcuni aspetti. Non so se il mio modo di esporre queste regole e' chiaro davvero per tutti... se non lo fosse segnalatemelo per favore! Che provo a correggere il tiro. O se dalla lettura nascesse qualche dubbio... possiamo approfondire aspetti particolari.
Ad esempio... spero di aver almeno in parte chiarito il dubbio di G sul raggruppamento che lui ha descritto, che se ho ben capito e' proprio una ruck.
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